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Cavina Cristiano
Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio. Ed è proprio a Casola Valsenio che è nato (esattamente il 29 maggio 1974 come Cavina) anche Bastiano Casaccia, detto Bla, l'eroe undicenne protagonista principale ed io narrante di “Alla grande”, romanzo d'esordio di Cavina. Un libro brillante, colorato, divertente. Pieno di super eroi, di avventure, di sogni ad occhi aperti e di una miriade di storie fantastiche, infarcite di invenzioni di ogni genere. Perché, come spiega Bla: “Una qualunque storiella, se la raccontavo bene, era quasi vera. Ma se la gonfiavo a dovere nei punti giusti, allora...CONTINUA...
A Casola Valsenio, il paese di Cavina, ogni anno, durante il terzo fine settimana di ottobre, viene organizzata la Festa dei Frutti Dimenticati. Lì è possibile trovare dei prodotti, al naturale o lavorati, che il mercato tradizionale ha scelto di bypassare per comodità o convenienza. Sono frutti antichi, preziosi, rari, faticosi da coltivare e poco remunerativi. Per questo è facile perderne le tracce: azzeruole, giuggiole, pere volpine, cotogne, mele della rosa, sorbe, corbezzoli, nespole.
Con un parallelismo semplice ed efficace Cavina si associa ai frutti dimenticati. Lui, nato da un padre...CONTINUA...
La mitologia non è sempre e non è necessariamente legata a divinità e creature affini. La mitologia, qualche volta, nasce dalla mente e dai ricordi di una nonna che irriga l'infanzia del nipote con racconti e personaggi incredibili. E così basta poco al nipote per immaginare e trasferire tante e tali figure ed accadimenti in un cosmo fatto di eroi, avventure e sogni.
Ed è per questo che leggere "Nel paese di Tolintesàc" ha significato tornare nel paese di Cavina e nella casa della sua infanzia. Un viaggio spazio-temporale tra facce che ho potuto facilmente immaginare e vite che sanno fondare...CONTINUA...
“Nessun lavoro ammazza la gente. Ci sono le persone a farlo. E se non sono gli altri, lo fanno da sole. Questo mestiere non è peggio di un altro. E nemmeno meglio. Ma certi lavori sono diversi. Scavare una buca dentro una montagna è diverso”.
Coltivare una cava. Sembra un paradosso in termini. Eppure è così. La cava di gesso si coltiva come un pezzo di terra. Non ci sono aratri a scavare ma enormi perforatrici che penetrano in profondità e portano alla luce materiale sepolto da millenni. E' questo il lavoro che svolge il protagonista del quinto romanzo...CONTINUA...
Anche per il suo terzo romanzo Cristiano Cavina resta a Casola Valsenio, il piccolo paese in provincia di Ravenna dove è nato e vive. Credo che la maggior parte degli uomini italiani (e non solo) si ritroverebbero perfettamente in ogni frase, in ogni espressione e in ogni passaggio del romanzo. Perché la maggior parte degli uomini italiani (e non solo), come Cavina, da ragazzini hanno giocato partite di calcio lunghe una giornata, di quegli incontri mitici ed irripetibili tanto simili, ai loro occhi, alle partite più importanti del campionato, coi tiri e i goal proprio uguali a quelli del calciatore...CONTINUA...
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