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De Luca Erri
“Una cima raggiunta è il bordo di confine tra il finito e l’immenso”.
Mosè ha raggiunto la cima del monte Sinai e ha parlato con il Signore.
Mosè è uno scalatore, tornato stordito e confuso all’accampamento dopo cinque settimane...CONTINUA...
Miriàm riceve la visita di un vento e un angelo durante un giorno di marzo. Le lasciano un figlio. Nascerà a dicembre. Miriàm diventa ragazza madre. Luca e Matteo sono i soli a parlarne. Ma Erri De Luca, per una volta, dà voce a lei e a nessun'altro.
Miriàm è promessa a Iosef. Per gli ebrei di Galilea, nel tempo in cui Miriàm visse, era come dire di essere già moglie. Con fiducia e candore, la ragazza parla della visita ricevuta e del suo nuovo stato al futuro sposo. Iosef conosce la legge, come tutti gli uomini, e sa che Miriàm dovrebbe morire lapidata. Lui invece la ama e la sposa lo stesso...CONTINUA...
Le Sacre Scritture parlano al maschile. Non è un difetto né un limite, è solo nelle regole dei tempi. I ruoli di uomo e donna sono distinti e separati anche se indissolubilmente fusi qui e altrove: i testi si rivolgono al “maschio” riescono a farlo servendosi di lettere “femmine”. “Le lettere ebraiche sono femminili. Il corpo scritto della Torà, affidato all'albero di trasmissione maschile, è composto di cellule femminili, perciò è vivo e mette fuori getti nuovi a ogni lettura, in ogni generazione. Perfino la scrittura sacra, l'ambito più strettamente maschile, è costituito di vita femminile grazie...CONTINUA...
A distanza di undici anni da “Una nuvola come tappeto” Erri De Luca propone una nuova serie di episodi biblici, come di consueto da lui stesso tradotti e interpretati, sulla scia di una tradizione risalente ai Padri della Chiesa.
Vi sono però alcune novità rispetto al primo libro: innanzi tutto qui vengono proposti, essenzialmente nella prima parte, CONTINUA...
“Questa lettera non indica una direzione e non fornisce equipaggiamento. E' un tentativo di scoraggiamento di darsi alla scrittura”. Lo scrittore napoletano incita così a non divenire scrittori. Il testo di De Luca dovrebbe far crollare speranze e frantumare aspirazioni. Riuscirà nell'intento solo con chi non sente la parola scritta come sua carne e suo sangue. Scrivere, a mio modestissimo avviso, non è arte da tutti e De Luca, tra le righe, lo conferma.
Il suo tentativo di scoraggiamento potrebbe articolarsi in una sorta di decalogo. Regole dettate da chi conosce la fatica di narrare...CONTINUA...
Un sottile libretto dal titolo evocativo ed affascinante.
Questo lavoro di Erri De luca contiene una pregevole e approfondita rilettura di alcuni episodi dell’Antico Testamento, tradotti dall’autore direttamente dall’ ebraico, utilizzando come testo base la Biblia Hebraica Stuttgartensia, che è un’edizione realizzata tra 1968 e 1977 della Bibbia ebraica.
CONTINUA...
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