Categoria: Letteratura

Trasciatti Alessandro

Il dottor Pistelli. Una vita in ritardo

A un decennio o poco più di distanza dalla loro prima uscita tornano disponibili per i tipi di Tralerighe (con il titolo Il dottor Pistelli. Una vita in ritardo) alcuni racconti di Alessandro Trasciatti, apparsi originariamente in rivista tra il 1999 e il 2003 e successivamente in una plaquette (Quattro pistelli, Zonafranca 2008), accompagnati per l'occasione da un testo inedito (Il mistero dei gatti) e dalla prefazione di Sebastiano Mondadori. Protagonista...CONTINUA...

Della Porta Donatella

Guerra all’antisemitismo?

Molti di noi credevano che l’Italia, ormai definitivamente berlusconizzata, avesse un primato assoluto di servilismo e di conformismo. Invece, leggendo l’ultimo libro di Donatella Della Porta, che ci racconta in particolare il rapporto tra la Germania attuale e Israele, ci rendiamo conto che probabilmente così non è. Almeno in relazione al cosiddetto “panico morale”, inteso come “paura diffusa ed esagerata che la cultura e il benessere di una società siano sotto attacco da parte di individui o forze malvagie. Gli imprenditori morali – dai giornalisti ai politici, dagli opinionisti ai legislatori...CONTINUA...

Bardin John Franklin

L’enigma dei tre omini

Un rebus di nome passato alimenta l’incubo del presente Un capolavoro di una modernità stupefacente, in gran parte tutt’oggi misconosciuto. All’epoca (la seconda metà degli anni quaranta) incompreso e solo qualche decennio più tardi parzialmente rivalutato. CONTINUA...

House Silas

Il punto più a Sud

Qualche intelligente interprete delle Sacre Scritture ha più volte ricordato come i fondamentalisti cristiani – che pure la materia dovrebbero conoscerla a menadito – ignorano grossolanamente la parabola della zizzania e del grano; il cui senso possiamo tradurre con le parole di Papa Francesco: mentre i servitori sono impazienti di estirpare la zizzania, “Dio invece sa aspettare. Egli guarda nel campo della vita di ogni persona con pazienza e misericordia”. Ammesso, ma soprattutto non concesso, che tra i protagonisti del romanzo di Silas House ci fossero delle persone assimilabili alla zizzania...CONTINUA...

Kremo B. Lukha

Quantum Cluster

Capita spesso di sentire giustamente deplorare la narrativa italiana contemporanea: scarse idee che ruotano sempre intorno agli stessi temi esausti, stile assente, perché ricalcato su linguaggi televisivi, in nome del culto di una ridicola fruizione di massa istantanea, appiattimento sull’attualità, nessuna follia sintattica, banali intrecci psicologici o sociologici da giornale scandalistico, polpettoni di storia moderna che circuiscono un target ingenuo, inchieste giornalistiche, vendute per romanzi epocali, che delineano l’ombra di questo totem venerato nella recente letteratura italiana: la...CONTINUA...

Mello Valerio

Hypsas

Ecco un poemetto denso di echi di una classicità lieve e al tempo stesso imponente, che non si lascia facilmente registrare criticamente, perché sembra sfuggire, prodigiosamente, ai codici in cui s’inscrive la poesia contemporanea. Atto di sfida a una poesia minimale, quotidiana, basata sulle puerili disavventure dell’ego, “Hypsas” di Valerio Mello, vive di un suo respiro intatto e primevo e fluisce come il fiume che dà il titolo all’opera, Hypsas, fiume dell’antica Agrigento, che è nome della divinità che a esso presiede e in esso si confonde. Già a rigirarselo fra le mani questo esile libricino...CONTINUA...

D’Angelo Peter, Valle Fabio

Il figlio peggiore

Io leggo (e scrivo) spesso in treno, ormai da anni, ma non mi succedeva da molti lustri di saltare la mia quotidiana fermata perché troppo presa dalla lettura, credo dai tempi dell’università. È accaduto di nuovo tre giorni fa, mentre leggevo Il figlio peggiore di Peter D’Angelo e Fabio Valle (Fandango Libri). È accaduto perché sono...CONTINUA...

Cervia Alice

La coda delle lucertole

Il weird non è il mio genere, le lucertole già di più. Mi hanno sempre incuriosita. Scattanti, veloci, capaci di infilarsi in ogni anfratto, in ogni crepa di muro di campagna. E questo libro è stato per me una piccola lucertola, come promettono la bellissima copertina e un incipit perfetto: «Vincenzina Montefiori ha ventitré anni, una - quasi - laurea breve in Lettere, uno scantinato senza riscaldamento in cui vive da tre mesi e sette scatolette di tonno nella dispensa. Ha anche un nome da primi del Novecento...CONTINUA...

Racine Jean, San Guedoro Lodovica

Ifigenia. Traduzione in rima

“Tradurre poesia non è arido esercizio accademico e filologico sulle complicazioni grammaticali e sintattiche di una lingua. Tradurre poesia è sforzo per comprenderla, è quasi riviverla. Basta solo (ma è indispensabile) avere col poeta il denominatore comune della posizione dell'uomo nei confronti della vita”.  Probabilmente le parole di Joyce Lussu potrebbero esprimere l’impegno che Lodovica San Guedoro che si è procurata con la sua ultima traduzione. Ovviamente ce ne guardiamo bene dal proporre una banale recensione per un grande classico come Iphigénie di Jean Racine...CONTINUA...