Categoria: Letteratura

Cocchi Michele

La cosa giusta

La cosa giusta, primo romanzo di Michele Cocchi, è, in sintesi, la storia di alcune persone che cercano di fare “la cosa giusta”. O meglio, che cercano di fare ciò che loro pensano sia “la cosa giusta”. “- Non credo sia la cosa giusta. - Forse dovresti far decidere agli altri cosa è giusto e cosa non lo è.” (pag. 105) “- Questo non è giusto – disse Gabriele avvicinandosi. - Cos’è che non è giusto? - Quello che stai facendo. La ragazza lo guardò...CONTINUA...

Giusti Gianluca

La mente non oscura

Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà? (Lana e Lilly Wachowski, “The Matrix”; Stati Uniti, 1999) Sono passati diciotto anni dall’uscita nelle sale cinematografiche del film cult “The Matrix”, eppure il ricordo di Neo e della sua assurda realtà virtuale ritorna spesso, per esempio quando si parla di verità nascoste. È proprio così, come una nuova versione dell’ignaro...CONTINUA...

Quiroga Horacio

L’aldilà

“Nella vita l’amore può non essere necessario, ma è indispensabile per poter bussare alle porte dell’aldilà. Se avessi ucciso per amore, la mia creatura sarebbe ora su quel divano, viva ho e palpitante. Ma ho ucciso senza amore, solo per l’ambizione di creare una vita, ottenendone solo il più rozzo simulacro: uno scheletro” (pp.47). Così don Guillen de Orzúa y Rosales nel racconto “Il vampiro”. Affermazioni di un personaggio ormai prossimo ad abbandonare questa vita ed anche sintesi di quanto possiamo leggere nell’opera dell’ecuadoregno Horacio Quiroga: morte, amore e follia. Pensiamo anche al...CONTINUA...

Conte Benedetto

Il ferro e le muse

Della Sicilia possono parlare solo i Siciliani? È la domanda che inevitabilmente sorge al termine di una lettura intensa, talvolta aspra come certi tratturi di riserve naturali che attraversano questa terra dai forti contrasti, quella che Enzo Biagi definì in un suo pezzo degli anni Novanta “l’isola degli italiani esagerati”. Il siciliano Benedetto Conte, musicista sedotto dalla letteratura (a proposito di muse) racconta il lato peggiore dei suoi luoghi d’origine, quasi a voler far pace una volta per tutte con il loro volto meno splendente, con una “colpa” atavica e radicata che ha incatenato...CONTINUA...

Bertelli Diego, Rocchi Silvia

I giorni del vino e delle rose

Questa graphic novel di Diego Bertelli e Silvia Rocchi affonda chirurgicamente nel cuore di un’esistenza dimenticata da molti. Si tratta della vicenda umana e artistica di Ernest Christopher Dowson, poeta inglese di fine Ottocento, morto a neanche 33 anni nel 1900 e tormentato per gran parte della vita da un’ossessione amorosa. Tra le sue opere, ci rimangono impressi – in una memoria, per così dire, residuale – versi ispirati a un’ode oraziana, citata nel titolo, Vita summa brevis spem non vetat...CONTINUA...

Cannelli Natalia

Dimentica come eri

Poteva essere – lo speravo, quasi per una forma di solidarietà con le protagoniste - una storia a lieto fine questa vicenda raccontata da Natalia Cannelli e invece ci lascia un sapore amaro per i sentimenti irrisolti, per le parole non dette e che non potranno mai più essere pronunciate e ascoltate, per i destini rimasti in sospeso e che possiamo solo immaginare in senso positivo o negativo. Il romanzo ci narra le storie parallele...CONTINUA...

Serra Gianluca

Salam è tornata

Zugunruhe. È a pagina centoquarantaquattro di “Salam è tornata” che leggiamo una delle parole chiave del libro: l’inquietudo migratoris – tradotta così in un termine scientifico tedesco – che ha motivato il biologo naturalista, e ora scrittore, Gianluca Serra a prendere armi e bagagli, abbandonare la prospettiva di una tranquilla carriera accademica e a dedicarsi concretamente alla conservazione della natura nei paesi in via di sviluppo. Lo “zugunruhe” lo ha portato quindi ad occuparsi di un progetto di cooperazione internazionale finalizzato a creare una riserva naturale nel deserto di Palmira...CONTINUA...

Grossman David

Qualcuno con cui correre

“Non aveva idea di come avrebbe fatto a cavarsela. Forse, una volta lì, si sarebbero risvegliate in lei forze nuove e sconosciute. Per ora poteva contare solo su questa fragile speranza. In ogni caso tutto appariva difficile, quasi impossibile, e se si fosse messa a meditare sulle probabilità di farcela si sarebbe lasciata vincere dallo sconforto ancora prima di cominciare. La paura l’indusse a muoversi un po’ lungo la rotta. Non doveva pensare. Tutto quello che doveva fare era non pensare alla logica, lasciarsi un po’ prendere dalla follia. Come un soldato che parte per una missione rischiosa...CONTINUA...

Jabès Edmond

Uno straniero con, sotto il braccio, un libro di piccolo formato

Più leggo Edmond Jabès più ho l’impressione di trovarmi davanti a un gigante dell’immaginazione poetica, un autore capace di aprire varchi per le possibilità stesse della scrittura, anche in questo testo sublime, dal titolo minimale di Uno straniero con, sotto il braccio, un libro di piccolo formato - semplice ma vedremo quanto pregnante - scrivendo poesia in prosa che, però, è anche riduttivo definire tale, essendo molto vasto il territorio che Jabès esplora, con precisione filosofica, regalando a piene mani intuizioni come questa: “Se lo scrittore è uno straniero ciò è dovuto precisamente...CONTINUA...

Singer Israel Joshua

Di un mondo che non c’è più

A quanto pare Israel Joshua Singer avrebbe voluto scrivere un'autobiografia in più volumi. A quanto pare "Di un mondo che non c'è più" doveva rappresentare il primo di tali volumi. A quanto pare, però, di volumi non ce ne sono altri e l'autobiografia dello scrittore polacco nato a Biłgoraj nel 1893 termina con la sua infanzia ossia a pagina 276 di questo libro. Che è un ottimo libro. Una lettura affascinante e trascinante fin dalle primissime pagine. D'altro canto l'arte di raccontare storie è una prerogativa incontestabile...CONTINUA...