Categoria: Letteratura

Marrocco Miky

Nicovid

“Restai qualche minuto a guardare i faldoni consunti del mio archivio. Poi pescai il primo fascicolo. Buttai giù le compresse con un sorso di caffè. Regolai l’inclinazione del monitor in modo che la luminosità non mi infastidisse troppo. E iniziai a scrivere” (pag. 13). “La fuga”, il primo dei ventisette brevissimi racconti pubblicati da Miky Marrocco, rappresenta una sorta di prologo nel quale appare uno psichiatra ormai prossimo alla follia (lo rivediamo forse nel conclusivo “La cura”), e il farmaco Nicovid. Da qui un susseguirsi di storie allucinate nelle quali lo psichiatra “rivive le nevrosi...CONTINUA...

Oswald James

Nel nome del male

È probabile che agli occhi di chi è attento ai meccanismi editoriali la notizia dell’originaria autopubblicazione su amazon del thriller di James Oswald possa pure far storcere il naso e suscitare qualche diffidenza. In realtà “Nel nome del male” non dovrebbe deludere i fans del genere, soprattutto in virtù di una conclusione non del tutto ortodossa. La vicenda, ambientata in una Edimburgo di pochi anni fa, vede protagonista il giovane ispettore McLean, un solitario (“si ritrovò all’obitorio. Niente male come vita sociale”), con qualche serio problema familiare, ma soprattutto cocciuto ad insofferente...CONTINUA...

Ernaux Annie

Il posto

Certi libri ti capitano tra le mani. E non sai neppure come. Cerchi solo una nuova scrittrice a cui affidare gli occhi e la mente per un po'. E vuoi proprio una scrittrice perché pensi che dedicarsi alla letteratura delle donne possa aprire strade fin troppo trascurate. O forse dietro a questa ricerca recente e personale c'è una sorta di empatia di genere. Chissà. In ogni caso il libro della Ernaux mi capita tra le mani. Non la conosco. Non ne ho mai sentito parlare. Leggo le prime due pagine de "Il posto" in pochi minuti. Sono in piedi in mezzo ad altri libri e ad altra gente. È solo l'inizio...CONTINUA...

Wiesel Elie

Il processo di Shamgorod

Un processo a Dio. È possibile: giudici umani che mettono sotto accusa il loro creatore. Perché anche Dio può e deve rispondere delle proprie colpe. È onnipotente ma non agisce. È onnisciente ma continua a tacere. Certo è che "Il processo di Shamgorod" di Elie Wiesel è un'opera molto particolare e molto affascinante. Stiamo parlando di una pièce teatrale in tre atti. Una manciata di personaggi ed un pogrom, uno dei tanti. Shamgorod è un villaggio dell'Europa orientale. È il 25 febbraio del 1649, giorno di Purim, la festa ebraica che somiglia al Carnevale. Un giorno di gioia, allegria, maschere...CONTINUA...

Montanari Tomaso

Le pietre e il popolo

“Il primo cittadino di una delle più importanti città d’arte del nostro paese ha recentemente trivellato gli affreschi cinquecenteschi che ornano la più grande sala civica del suo palazzo comunale per tentare di trovare un capolavoro perduto che possa alimentare il suo mito personale, e diventare il feticcio di un super-marketing turistico. Matteo Renzi lo ha fatto contro ogni evidenza scientifica, calpestando il metodo e la comunità della conoscenza, usando il patrimonio storico e artistico come una clava, aggredendo e denigrando i dissenzienti. Ma, in tutto questo, la violenza mediatica è l’unica...CONTINUA...

Montanari Tomaso

Istruzioni per l’uso del futuro

“Istruzioni per l’uso del futuro” segue a distanza di un anno “Le pietre e il popolo” e ne rappresenta in qualche modo il suo naturale completamento: prima il pamphlet e la cronaca di come la politica abbia massacrato la stessa idea di patrimonio culturale, ed adesso un libro che, sempre con bello stile e sempre raccontando di recenti scempi italiani, si svela ancor più propositivo, come una sorta “alfabeto civile”, o meglio come un abbecedario dalla “A” di Ambiente alla “Z” di Zenit, con cui Tomaso Montanari ci invita “a una vera rivoluzione non soltanto contro chi saccheggia le biblioteche o...CONTINUA...

Buoso Barbara

L’ordine innaturale degli elementi

È il 1972 ma, in quella cascina che si trova tra l'Adige e il Po, pare almeno un secolo prima. Nasce Caterina in quell'anno, proprio nella notte dei buoni auspici: il 10 agosto, San Lorenzo. Per ironia, però, Caterina di buone stelle pare non averne. È nata femmina e di per sé è già una disgrazia. Se si nasce femmine in un mondo rimasto impigliato nel passato dove conta solo la terra e la fatica che serve a lavorarla è normale essere considerate una sventura. Servono maschi, braccia da convertire appena possibile al lavoro. Nella famiglia di Caterina di maschi ce ne sono diversi: c'è un padre,...CONTINUA...

Rosenthal Chuck

A Ovest dell’Eden

Leggere A ovest dell'Eden, del famigerato Chuck Rosenthal (Non lo conoscete? Mah, siete proprio degli ignorantoni. Nicola Manuppelli ha tradotto tutta la sua immensa produzione in italiano – compresa quella non ancora scritta, per cui ha avuto una delega immaginativa – e voi nulla. Mah. Sono decisamente perplesso) è come tuffarsi nel Gange durante l'aurora boreale, risalire le cascate del Niagara come un salmone dai superpoteri e fare le parole crociate sulla tazza del cesso. È dunque una lettura che apre porte tra luoghi lontani, porta la mente in un senso unico al contrario, e al tempo...CONTINUA...

Brendel Alfred

Abbecedario di un pianista

La parola abbecedario evoca qualcosa di elementare ed anzi la definizione più corretta è “libro di istruzione per imparare a leggere e scrivere”. Discorso molto diverso invece per l’abbecedario di Alfred Brendel, dove l’abc, da “Accento” a “Zarzuela”, diventa semplicemente il pretesto per ordinare una serie di brani lunghi non più di una pagina: “è il distillato di quanto ho da dire, in età avanzata, sulla musica, sui musicisti e su questioni relative alla mia professione” (pag. 9). Argomenti che si potevano prestare ad un approccio accademico ed anche enfatico. Brendel invece non smentisce la...CONTINUA...

Mukasonga Scholastique

Nostra Signora del Nilo

Nostra Signora del Nilo è un liceo tra le nuvole del Ruanda. L'hanno costruito in un luogo in cui né i maschi né le tentazioni della città possono arrivare. Lontano, lì dove le ragazze è meglio che stiano. "Perché le signorine del liceo sono destinate a un bel matrimonio. Ci devono arrivare vergini, se non rimangono incinte prima. Vergini è meglio. Il matrimonio è una cosa seria. Le convittrici del liceo sono figlie di ministri, di militari d'alto rango, di uomini d'affari, di ricchi commercianti". Nostra Signora del Nilo è a 2500 metri di altitudine, meglio: 2493, come puntualizza suor...CONTINUA...