Categoria: Letteratura

Deaglio Enrico

Il vile agguato

E’ alla fine del libro, quando Deaglio si dedica ai “ringraziamenti”, che si coglie in maniera esplicita lo spirito che ha animato l’autore nello scrivere “Il vile agguato”: “ho proposto questo libro a Feltrinelli nel febbraio scorso, colpito dall’oscenità raggiunta dopo vent’anni nell’affaire Borsellino. Innocenti condannati all’ergastolo, un pentito fabbricato tra lusinghe e torture, il più grande depistaggio della nostra storia, lo scempio che è stato fatto del cadavere di Paolo Borsellino, della nostra buona fede, della nostra intelligenza”. “Il vile agguato”  si rivela non tanto il racconto...CONTINUA...

Sinopoli Giuseppe

Il mio Wagner

Chi avesse già letto “Parsifal a Venezia”, il complesso racconto–saggio di Giuseppe Sinopoli, sicuramente ritroverà molto di quel percorso iniziatico anche nelle quattro conversazioni sulla Tetralogia wagneriana che il Maestro tenne a Roma tra il 1988 e il 1991 su invito degli Amici di Santa Cecilia. Conversazioni poi raccolte nel “mio Wagner” a cura dell’ottimo Sandro Cappelletto. Ogni pagina del libro è un tale concentrato di erudizione e di collegamenti tra musica, filosofia, arte, letteratura, psicanalisi...CONTINUA...

Munro Alice

Troppa felicità

Alice Munro è una di quelle scrittrici che mi ripromettevo di leggere da tempo. Sono partita dalla fine, ossia dal suo ultimo libro pubblicato in Italia: "Troppa felicità" (2011). Dieci lunghi racconti grazie ai quali ho potuto conoscere un'autrice degna del successo di cui gode da anni. Sono felice che la Munro sia stata una conferma, una scrittrice di cui non posso che riconoscere il talento e che mi ha colpita sia per la sua capacità di rappresentare un'umanità che sa essere, contemporaneamente, sublime e terrificante, sia per la sua scrittura elegante e lieve, un procedere narrativo in grado...CONTINUA...

Lazzeri Daniele , Grandi Augusto, Marcigliano Andrea

Il Grigiocrate. Mario Monti, nell’era dei mediocri

Ci sono due momenti pubblici della vita del supertecnico Mario Monti che meritano attenzione: una dichiarazione che risale al 2007 e l’altra al recente 6 giugno 2012. Così cinque anni fa intervistato da Dario Di Vico per il Corriere della Sera: “Il giorno dopo la mia nomina nella Commissione europea Marco Pannella, che peraltro ho in forte simpatia, organizzò una conferenza stampa per sostenere che con Monti avevano vinto i poteri forti. La presi a ridere e quando un giornalista mi chiese un commento dissi che di poteri forti non ne conoscevo. Tranne uno, l'Europa e oggi mi fa piacere aver contribuito...CONTINUA...

Travaglio Marco

BerlusMonti

“BerlusMonti” segue a ruota “Colti sul Fatto”  quale raccolta pressoché giornaliera dei corsivi di Travaglio apparsi sul Fatto tra il 2010 e il 2012: in sostanza la cronistoria dell’Italia recente, da quella  berlusconiana conclamata a quella apparentemente de-berlusconizzata. Perché “apparentemente” lo sappiamo in molti ma Travaglio con i suoi editoriali ce lo ha rammentato sempre molto bene e, come suo solito, senza fare sconti a nessuno. “BerlusMonti” questa volta non ha avuto necessità di una prefazione: in coerente continuità col precedente  vale sempre quanto scritto da Barbara Spinelli...CONTINUA...

Gallo Luca

Prossima fermata Trambusto

Trambusto. Tram-bus-to. "Trambusto non si limitava a creare nuovi assetti abitativi capaci di offrire servizi e spazi che favorissero l’incontro, la socializzazione e l’organizzazione di attività culturali. Trambusto era una città solidale, creata per una popolazione rinata dalle proprie ceneri, un’alternativa alla detenzione, un’alternativa alle comunità". Insomma, il progetto vagamente utopico di un architetto, Salvatore Scarpitta, illuminato da una sorta di vocazione filantropica. Più di centocinquanta tram dismessi, trasformati in locali abitativi, dislocati attorno ad una piazza coperta...CONTINUA...

Borges Coelho João Paulo

Cronaca di Rua 513.2

"Cronaca di Rua 513.2" è una sorta di romanzo d'esordio senza esserlo davvero. Perché? Perché non è il primo romanzo scritto da João Paulo Borges Coelho, ma è il primo romanzo scritto da João Paulo Borges Coelho tradotto in lingua italiana, grazie alle Edizioni dell'Urogallo. E' stato per me un onore, quindi, poter leggere la prima opera dello scrittore portoghese, mozambicano di adozione, portata in Italia. Ed è stato anche un piacere visto che nel colore e nelle voci di "Cronaca di Rua 513.2" ho ritrovato quella vivacità, quella magia e quell'energia...CONTINUA...

Fumagalli Valentina, Michieletto Giorgio

The family. Segreti e misteri di casa Bossi

“Ehi Boniver, bonazza, la Lega è sempre armata, ma di manico!”. Già da tempo avevamo capito che l’on. Umberto Bossi non era proprio la reincarnazione padana di Lord Brummel. Meno noti semmai erano gli usi e costumi della stirpe, anche se qualche indizio, ad esempio i nomi della figliolanza, Sirio Eridano e Roberto Libertà, non faceva pensare proprio benissimo. Ma poi venne il Trota e a seguire la faccenda della triplice bocciatura, i dodicimila euro mensili come consigliere regionale, altre dubbie performance; e quindi col tempo è stato naturale interrogarsi se con Renzo e gli altri continuava...CONTINUA...

Morgan K. Richard

Sopravvissuti

Le novità introdotte da Richard K. Morgan in “Sopravvissuti”, e tali da farne un “fantasy moderno”, sicuramente non possono essere comprese soltanto con un breve riassunto della trama: salvo quell’accenno all’omosessualità del protagonista principale del libro, il guerriero Ringil Eskiath, chi si limitasse a leggere la quarta di copertina potrebbe pur sempre pensare di avere tra le mani un romanzo strutturato comunque secondo i più noti cliché del genere. Niente di più sbagliato. L’autore ha voluto giocare pesante e, nel raccontare uno dei tanti mondi paralleli propri del fantasy, ha introdotto...CONTINUA...

Zaslavsky Victor

Pulizia di classe. Il massacro di Katyn

Non credo sia stato facile ricostruire la complicata vicenda del massacro di Katyn in appena centoventi pagine, mantenendo rigore accademico e dando conto di un’incredibile manipolazione storica e politica protrattasi dal 1940 fino ai giorni nostri. Victor Zaslavsky, col suo “Pulizia di classe”, a fronte di una bibliografia su Katin ormai molto ricca, è riuscito a raccontarci l’essenziale: ovvero il bagno di sangue, del tutto autentico, e poi la tutta le serie infinita di bugie imbastite per nascondere uno dei tanti crimini dello stalinismo da parte dei comunisti e degli occidentali garanti degli...CONTINUA...