Categoria: Letteratura

Balducci Ernesto

Francesco d’Assisi

Non è facile raccontare Francesco d’Assisi senza farne un’icona devozionale e senza privarlo della sua potente carica innovativa, non solo per gli anni in cui è vissuto, ma per gli uomini di tutti i tempi. Padre Ernesto Balducci evidenzia il forte spirito profetico che animò il povero d’Assisi, che diventa così non un uomo del passato, ma un uomo del futuro, capace di prospettare in tutti gli atti della sua vita un’immagine completa di uomo nuovo, in perfetto stile evangelico. ...CONTINUA...

Kiš Danilo

Dolori precoci

Sono diciannove i racconti di “Dolori precoci”. Il libro fa parte di una trilogia che comprende anche “Giardino, cenere” e “La clessidra”. Tutti pubblicati per la prima volta nel 1969. Kiš ha iniziato a scrivere da bambino, a nove anni, in ungherese, ma la sua lingua letteraria è il serbo-croato. La memoria, il suo inarrestabile flusso, il suo inesorabile culto è quanto trasuda da “Dolori precoci”. L’infanzia di Kiš, tracciata in frammenti, in minuscole porzioni di ottima narrativa. La presenza di una madre povera ma determinata a non farsi sopraffare dalle piegature della storia. Una sorella...CONTINUA...

Tinti Bruno

La questione immorale

Un anno dopo il successo di “Toghe rotte” si replica. Questa volta però Bruno Tinti, ormai ex magistrato e fresco collaboratore del quotidiano “Il fatto”, possiamo definirlo autore a tutti gli effetti, mentre nel precedente saggio-pamphlet appariva soprattutto come curatore di un’opera corale dove alcuni giudici e procuratori si raccontavano (anonimi) alle prese con lo sfascio della macchina giudiziaria. “La questione immorale” segue a ruota, e il nostro Tinti, come volendo passare “dalla protesta alla proposta”, continua a proporci un tema che pare essere ancora oggetto misterioso presso tutti...CONTINUA...

Zweig Stefan

Amok

Amok è una parola in lingua malese. Potrebbe essere tradotta, sinteticamente, dal termine raptus. Ma forse è qualcosa di ancora più complesso: Dunque, l'amok... sì, l'amok è così: un malese, un uomo molto semplice, assolutamente bonario, si beve il suo intruglio... se ne sta lì seduto, apatico, indifferente, spento... come me ne stavo io nella mia stanza... e all'improvviso balza in piedi, afferra il pugnale è corre in strada... corre sparato come una freccia, sempre diritto, senza deflettere... senza sapere dove... Chi gli si para davanti, essere umano o animale, viene trafitto dal...CONTINUA...

Vargas Llosa Mario

Appuntamento a Londra

Una pièce teatrale. Due soli personaggi ed un abile, intrigante gioco di identità. Perché, come Vargas Llosa vuole farci intendere, chiunque può essere chiunque e, soprattutto, chiunque può immaginare di essere chiunque. Londra. Prestigioso hotel cittadino. Chisaps, un ricco uomo d’affari peruviano, è nella sua stanza. Apre la porta ad una donna. Lei è Raquel. Dice di essere la sorella di Pirulo Saavedra. Una donna piacente ed affascinante che giunge improvvisamente: Ho visto sul Financial Times che eri qui, per questa riunione. E all’improvviso ho avuto voglia di vederti, di ascoltare la...CONTINUA...

Roth Philip

La macchia umana

Noi lasciamo una macchia, lasciamo una traccia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore, escremento, seme: non c’è altro mezzo per essere qui. Nulla a che fare con la disobbedienza. Nulla a che fare con la grazia o la salvezza o la redenzione. E’ in ognuno di noi. Insita. Inerente. Qualificante. La macchia che esiste prima del suo segno. La macchia che precede la disobbedienza, che comprende la disobbedienza e frustra ogni spiegazione e ogni comprensione. Ecco perché ogni purificazione è uno scherzo. Uno scherzo crudele, se è per questo. La fantasia della purezza è terrificante...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

Radiohead. A kid

 I Radiohead erano sempre stati per me un puro nome, almeno fino a quando non ho iniziato a conoscere Gianfranco Franchi, che li citava nelle sue opere di narrativa, collegandoli ad alcune sue esperienze biografiche. Ne avevo ascoltato qualche pezzo spinta soprattutto dalla curiosità, ma non mi ero mai posta eccessive domande sui loro testi. Adesso Franchi se n’è uscito con questo librone dettagliatissimo e si è aperto un...CONTINUA...

Trigell Jonathan

Boy A

“Condivisero quel che restava del giorno. Da fuorilegge, con piccoli furti e atti di vandalismo inutile. Piccole imprese che nondimeno li legavano uno all’altro, li confondevano uno nell’altro. Separati del mondo si avvicinavano tra loro. Chi li vide, mentre camminavano verso casa, avrebbe giurato che fossero una coppia. Stavano bene insieme, quei due bambini, con lettere al posto dei nomi. A e B, uniti dalla loro diversità, intrinsecamente connessi, come carta e penna, sale e pepe, pronto e soccorso ” (p. 20). Credo che non esistano colpe per un...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

Trilogia dell’identità (Disorder-Pagano-Monteverde)

Dopo vari anni Franchi porta a compimento la sua “Trilogia dell'identità”, comprendente "Disorder. Unknown pleasures", "Pagano" (editi da Il Foglio, di Piombino) e "Monteverde" (il cui titolo in bozze era "New Order", edito da Castelvecchi). “Trilogia dell'identità”, definizione che mi era rimasta impressa, senza sapere dove l'avessi letta, poi lo stesso autore mi ha detto che era stato lui a coniarla, in “una qualche intervista”: qui. (aggiornamento 2019: ora non più disponibile) I tre romanzi si possono leggere come un unico viaggio del/i protagonista/i...CONTINUA...

Fitzgerald Francis Scott

Tenera è la notte

Nell’accensione dei colori della riviera francese, a mezzogiorno, una giovane attrice americana, Rosemary Hoyt, si reca alla spiaggia, luogo elegante, riservato a pochi negli anni Venti. Rosemary è bella e fresca, ancora “coperta di rugiada” e ha compiuto un viaggio in Italia accompagnata dalla madre, una donna scaltra che, rimasta vedova per due volte, si è dedicata all’educazione e alla tutela della figlia. Rosemary incontra due gruppi di americani, ma è attratta soprattutto da un uomo dai capelli rossi e gli...CONTINUA...