Categoria: Letteratura

Montanelli Indro

Senza voce

"Noi volevamo fare, da uomini di destra, il quotidiano di una destra veramente liberale che si sente oltraggiata dall'abuso che ne fanno gli attuali contraffattori": era l'aprile del 1995 e così scriveva Indro Montanelli nell'ultimo editoriale del quotidiano "La Voce". Poche righe che ben sintetizzano l'anomala avventura editoriale del quotidiano: De Bortoli, l'autore della prefazione, ci ricorda come quei pochi mesi che videro "La Voce" nelle edicole, furono l'ulteriore dimostrazione della difficoltà, se non dell'impossibilità di fare in Italia un giornale senza un padrino o un patrono. Montanelli...CONTINUA...

Travaglio Marco

Montanelli e il cavaliere

Certo, per un direttore di giornale, avere sottomano un Travaglio, che su qualsiasi protagonista, comprimario e figurante della vita politica italiana è pronto a fornirti su due piedi una istruttoria rifinita nel minimo dettaglio è un bel conforto. Ma anche una bella inquietudine. Il giorno in cui gli chiesi se in quel suo archivio, in cui non consente a nessuno di ficcare il naso, ci fosse anche un fascicolo intitolato al mio nome, Marco cambiò discorso" (dalla prefazione di I.M. al "Il pollaio delle libertà" - Vallecchi 1995). Su una cosa sia gli estimatori che i detrattori di Marco Travaglio...CONTINUA...

Oliva Gianni

Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria

"A quasi sessant'anni dagli avvenimenti, le foibe e gli infoibati restano ancora una strage negata, esclusa dalla coscienza collettiva della nazione, una tragedia che emerge di quando in quando per essere oggetto assai più di polemiche e di contrapposte strumentalizzazione che di ricerca scientifica e di memoria comune". Così Gianni Oliva nell'introduzione al suo libro "Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria": l'autore, malgrado l'estrema complessità delle vicende e dei drammi che si sono sviluppati nel XX secolo al confine orientale dell'Italia, in meno di 200...CONTINUA...

Highsmith Patricia

Gente che bussa alla porta

Sorprende che il nome di Patricia Highsmith sia stato coinvolto in un'operazione editoriale dal sapore vagamente truffaldino; ma andiamo per ordine, non anticipiamo troppo, malgrado il rischio di svelare l'epilogo di un thriller non sussista affatto (proprio questa la fregatura cui è esposto l'ignaro lettore). La nostra scrittrice, a buon titolo autrice di culto, per usare un termine fin troppo abusato, nasce nel 1921 a Fort Worth, Texas, ma presto si trasferisce a New York. Una giovinezza difficile, con genitori divorziati, e che probabilmente influenzerà carattere e la sua predisposizione per...CONTINUA...

Ungaretti Giuseppe

L’Allegria

Ho sempre amato il Maestro fin da quando,adolescente, lessi a scuola alcuni suoi componimenti e ne parlai poi all’esame di terza media. Vi ritornai più volte in seguito nel corso degli anni e rileggere dunque ora “L’Allegria” è un ritrovare sia liriche conosciute, memorizzate, addirittura quasi entrate nel linguaggio comune, sia liriche meno famose e che avevo riposto in angoli della memoria divenuti un poco polverosi con il passare del tempo. CONTINUA...

Pietrangeli Enrico

In un tempo andato con biglietto di ritorno

È un romanzo generazionale di formazione, ma soprattutto di rievocazione di quella che sembra ora un’epoca lontana, tecnologicamente e ideologicamente diversissima da oggi, ma in realtà distante meno di trent’anni. Un’epoca di grandi fermenti, quando i dischi erano ancora in vinile e si registravano su cassette per poi passarsele e non esistevano ancora i pc in casa, internet, i telefonini. Rai Tre stava per nascere e il...CONTINUA...

Corona Mauro

Nel legno e nella pietra

 Questa prova narrativa di Mauro Corona, lo scultore del legno e scalatore di Erto in Friuli, si presenta come una raccolta di novantatre brevi racconti e un epilogo. Corona ci narra in prima persona storie di paese, aneddoti, credenze popolari (come il Mazzarual, spirito dei boschi particolarmente dispettoso, che, con qualche variante fonetica – Mazzariol – era presente anche nelle campagne venete), storie personali di scalate...CONTINUA...