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Altri Mondi
Il monito rivoltoci da Ozpetek invita ad un’assennata cautela agli inattesi incidenti che sparigliano il quotidiano. Avvertenza di discutibile utilità, poiché prepararsi ad un potenziale pericolo è impossibile in assenza di virtù divinatorie. La protagonista della pellicola, Elena, ha dimenticato di allacciare la cintura. Andrà incontro ai bruschi sussulti che il destino le assesterà, dimostrando nelle circostanze più critiche un coraggio singolare. Nelle battute iniziali si presenta ai nostri occhi come l’archetipo della brava ragazza. Intelligente ed operosa, eppur sacrificata negli ingiusti...CONTINUA...
Sfax, martedì 19 agosto 2014 Ore 22:41
Quando apro gli occhi mi ritrovo girato su un fianco, incastrato nello spazio che si è creato tra i due materassi che la sera prima avevamo spostato fuori dalle tende per dormire all’aperto. In pratica sono quasi per terra, oltre a questo durante la notte il vento del deserto ha continuato a soffiare e lentamente ci ha ricoperto di un sottile strato di sabbia. Il materasso...CONTINUA...
Prima o poi doveva succedere, e i segnali, in questo senso, erano stati evidenti già con l’uscita di Ponyo sulla scogliera. Con Si alza il vento, ultimo lungometraggio dello Studio Ghibli da lui diretto, Miyazaki ci annuncia che lascia, che non girerà più film, che quella in questione è l’ultima pellicola che porterà in evidenza la sua firma e che sarà partorita dal suo genio creativo. Miayzaki lascia, dunque, e lascia col suo lavoro più coraggioso e personale; una sorta di racconto biografico sull’ingegnere aeronautico Jiro Horikoshi (1903-1982)...CONTINUA...
Il genere supereroi e affini, tanto amato quanto sfruttato negli States, è certamente il più trascurato alle nostre latitudini, forse perché l’italica tradizione cinematografica repubblicana, cresciuta nella culla del neorealismo fino a trovare la sua piena compiutezza nella grande commedia all’italiana, è troppo distante dal mito del sogno americano in tutte le sue ampie declinazioni, eroi mascherati e dotati di superpoteri compresi. Molto probabilmente, anche perché il nostro cinema dell’ultimo trentennio è un po’ troppo provinciale, rifiuta l’ampio respiro...CONTINUA...
Douz, lunedì 18 agosto 2014 Ore 23:56
Il caldo del deserto che, nonostante l’ombra delle palme, arriva fino al nostro bungalow, ci sveglia abbastanza presto. L’agenzia con cui ieri abbiamo prenotato una visita organizzata ci ha detto che l’autista sarebbe venuto a prenderci alle dieci davanti al camping, abbiamo quindi tempo per la colazione e per farci una camminata tra le palmeraie. Nel prezzo del camping non...CONTINUA...
Tozeur, domenica 17 agosto 2014
Ci svegliamo abbastanza presto, intorno alle sette e mezza: vogliamo sfruttare al massimo la giornata. Scendiamo per la colazione, che ci avevano detto essere dalle otto alle nove. Per un quarto d’ora aspettiamo seduti senza che nulla accada, poi alla fine il ragazzo della reception ci porta qualche pezzo di pane accompagnato da piccole confezioni di marmellata, uguali a quelle che si...CONTINUA...
Esistono luoghi unici, magici, contemplativi; spazi in cui perdersi in solitudine, con la mente, in una quiete profondissima come sull’ermo colle di leopardiana memoria. Un posto in cui ritrovar se stessi a dispetto del mondo fuori. C’è un giardino pubblico nel cuore della metropoli caotica, nel quale cercano rifugio gli spiriti solitari nei giorni di pioggia, un luogo sospeso nel tempo e distante dalle difficoltà e l’inconsistenza della realtà di tutti giorni.
È così per Takao, quindicenne studente che sogna di diventare un fabbricante di scarpe artigianali...CONTINUA...
Introduzione: quella che segue è una cronaca di un viaggio di tre giorni avvenuto nell’estate del 2014, durante un periodo di due mesi trascorsi in Tunisia per partecipare ad uno stage gestito da AIESEC, un’associazione internazionale di studenti universitari che organizza tirocini in tutto il mondo. Lo stage ha avuto luogo a Sfax, una città situata sulla costa tunisina, duecento chilometri a sud di Tunisi. Si tratta...CONTINUA...
La penisola di Absheron, sulla quale sorge Baku, è un luogo ricolmo di storia: per secoli ha rappresentato un punto di passaggio per il commercio e per i viaggiatori sia dall’Europa che dall’Estremo Oriente. Oggi la penisola porta chiaramente i segni di uno sfruttamento selvaggio e indisciplinato delle sue risorse di gas e petrolio. Alcuni tra i primi pozzi petroliferi del mondo vennero scavati in questa zona...CONTINUA...
“Yanar Daĝ” in azero significa “montagna che brucia”, si tratta di una delle principali attrazioni turistiche dell’Azerbaigian, si trova a poca distanza da Baku ed è senza dubbio un raro e bizzarro fenomeno naturale che vale la pena visitare. Yanar Daĝ è a nord di Baku, per arrivarci si può prendere un taxi direttamente dal centro città. Con trenta manat (trenta euro) dovreste essere in grado di andare e tornare...CONTINUA...
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