Categoria: Altri Mondi

Gilliam Terry

Tideland. Il mondo capovolto

Per la serie belli, indipendenti, mal distribuiti, dunque invisibili o quasi, ecco arrivare in Italia l’ultima pellicola dell’ ex Monty Python Terry Gilliam, a due anni dall’insuccesso di pubblico e critica ottenuto con I fratelli Grimm e l’incantevole strega. In realtà Tideland, nuova incursione nel fantastico del regista di Minneapolis, è pressoché coevo a I fratelli Grimm (2005) ma talmente mal distribuito da arrivare in Italia circa due anni dopo la sua ultimazione. Non solo, è arrivato anche in pochissime copie (uscito il 31...CONTINUA...

Nuti Francesco

Caruso Pascoski, di padre polacco

Quando Nuti era sulla ribalta. Quando era, probabilmente, il comico più geniale dell’italico panorama cinematografico. Quando eravamo alla fine degli Ottanta. Ecco quando. Quando Caruso Pascoski arrivò nelle sale e fu tra i campioni d’incasso della stagione. Vogliamo fare un parallelo con i campioni comici del cinema attuale? Con i Boldi, De Sica e Salemme? Con gli Aldo, Giovanni e Giacomo? Con l’intermittente Verdone (che ultimamente azzecca un film su tre, quando va bene – e che all’epoca in cui furoreggiava Nuti era notevolmente più ispirato). Domande retoriche...CONTINUA...

Coppola Francis Ford

Un’altra giovinezza

Una folgore. Proprio come una folgore arriva nelle sale il nuovo film di Francis Ford Coppola, a dieci anni di distanza da L’uomo della pioggia, suo precedente lungometraggio. E come una folgore acceca. La stessa folgore con cui prende vita la storia del suo protagonista, un lampo che annienta per rigenerare, le cellule morenti come la coscienza. L’ispirazione, dalla quale il regista americano attinge a piene mani, arriva da un visionario ed evocativo romanzo del rumeno, storico delle religioni e studioso dello yoga e dello sciamanismo CONTINUA...

Ponzi Maurizio

Io, Chiara e lo Scuro

Singolare la carriera di Francesco Nuti, attore e regista toscano classe 1955, uno di quelli che può ben affermare di esser passato dalle stelle alle stalle, come si usa dire in certi casi. In realtà il personaggio Nuti è un po’ più complesso di questa affermazione di comodo, perché a differenza di altri artisti che pur sono riusciti a trovare improvvisa fortuna e successivo oblio, il comico toscano non è stato una meteora. Per circa un decennio ha dettato legge al botteghino, con commedie sentimentali mai inclini al turpiloquio e al pecoreccio, aggraziate da una certa...CONTINUA...

Verdi Giuseppe, von Karajan Herbert

Il Trovatore (Salisburgo 1962)

Gli studi verdiani sul “Trovatore” sono innumerevoli, le interpretazioni dell’opera altrettante, sintetiche guide all’ascolto per neofiti non mancano: fiumi d’inchiostro sono stati spesi per quella che è stata considerata (anche) un’opera regressiva, più arretrata rispetto Rigoletto e Traviata, una sorta di precipitato dell’immaginario melodrammatico popolare e nel contempo un capolavoro, nonostante gli eccessi fra il sanguinolento ed il melò. L’impeto emozionale del Trovatore non ha fatto velo a discutibili ma non sempre banali disamine di tipo "psico-...CONTINUA...

Puccini Giacomo, Metha Zubin

Turandot (1973)

La Turandot, frutto di un progetto talmente ambizioso che forse frenò lo stesso impeto compositivo di Puccini, proprio in virtù di questa sua complessità, più di altre è stata definita opera ricca di molteplici possibilità espressive. “Possibilità” non significa che concretamente, da quel lontano 1926 ai giorni nostri, teatri e sale d’incisione non ci abbiano offerto molte concertazioni che si distaccassero da una visione interpretativa tradizionale, tutta sfarzo e potenza vocale. Fermo restando che contraddittorietà non è necessariamente sinonimo di negatività ma semmai può essere motivo...CONTINUA...

Bergman Ingmar

Sussurri e grida

Su uno sfondo rosso, senza musica d'accompagnamento, cominciano a comparire i titoli di testa; nel silenzio, solo un lieve rintocco, davvero impercettibile, sembra echeggiare - è un orologio ornamentale, quasi vivisezionato da Bergman, che ne insegue ogni più piccolo dettaglio. Passeranno circa sette minuti, dai titoli di testa, prima che la voce faccia il suo ingresso nella pellicola. In questi sette minuti sospesi nel tempo c’è tanto del cinema del maestro svedese, c’è soprattutto un’idea estetica non vincolata dal rumore, dal suono, dalle parole che spesso distraggono...CONTINUA...

Browning Tod

Freaks

La prima scena si apre con un vociferante imbonitore che, in attesa di mostrare ai presenti il più raccapricciante mostro - umano mai visto, racconta ai convenuti quanto accadde poco tempo prima in quel circo. Un guardiano, sconcertato, riferisce al suo ricco padrone di un gruppo di mostri visti all'interno della proprietà: sarà stata un'allucinazione oppure la realtà? E' tutto vero: un'anziana signora, Madame Tetrallini (Rose Dione), accompagna nel giardino i suoi "bambini", gli esseri deformi che lavorano come attrazioni in un circo vicino. Cacciati dall'inorridito possidente, il gruppo fa...CONTINUA...

Ozpetek Ferzan

Saturno contro

Dopo la pessima prova fornita con Cuore sacro, forse il suo picco negativo, il regista italo-turco Ferzan Ozpetek torna sulle tracce de Le fate ignoranti per raccontarci una storia corale i cui motivi narrativi sono sempre centrati sulle diverse facce dell’amore omosessuale. Diverse facce che, nel suo universo di celluloide, paradossalmente, si somigliano fin troppo, non scalfendo mai il livello di superficie restituito agli spettatori ed evidenziando la carenza di un elemento fondamentale per un cinema che ambisca a...CONTINUA...

Puenzo Lucia

XXY

Ogni tanto passano anche per le nostre sale. Passano in maniera fuggevole, ahimè, solo nelle grandi città e in uno o due cinema che fanno scelte di programmazione meno banali. Passano pellicole che ti fanno pensare che non possono esistere solo Neri Parenti o Harry Potter, né lo scialbo minimalismo di celluloide all’italiana, né i Muccino e gli Ozpetek, i Brizzi, gli Accorsi, la Bellucci e gli Scamarcio. Eh si, cari spettatori italiani, voi lo sapete meglio di me quanto sia difficile trovare pellicole di cui innamorarsi, soprattutto se – pur presentendone la possibilità...CONTINUA...