Amos Oz, uno dei più importanti autori israeliani contemporanei, è morto a Tel Aviv, “nel sonno ed in pace”, come ha scritto la figlia Fania su Twitter. Lo scrittore era malato di cancro da tempo. Narratore, saggista, professore, giornalista, impegnato attivamente in politica, aveva sempre sostenuto la soluzione dei due stati per il conflitto arabo-israeliano.
Tradotto in tutto il mondo, nel nostro paese i suoi libri sono stati pubblicati nel tempo da varie case editrici, da Mondadori a Bompiani, Datanews e, per la maggior parte, da Feltrinelli. Il suo libro più famoso è “Una storia di amore e di tenebra” in cui ripercorre la storia della sua famiglia e della nascita dello stato d’Israele.
I suoi ultimi libri, usciti nel 2017, sono il romanzo “Tocca l’acqua, tocca il vento” e “Cari fanatici”, che raccoglie tre riflessioni sul fanatismo (argomento già trattato anni prima in “Contro il fanatismo): entrambi sono tradotti da Elena Loewenthal e pubblicati da Feltrinelli.
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