Luciano Troisio

Pubblicato il: 2 Giugno 2018

Mercoledì all’improvviso ci ha lasciati Luciano Troisio, caro amico, poeta, romanziere, globetrotter, uomo di grande cultura , così lo ricorda Ilde Menis:

Ai più, il suo nome non dirà nulla. Ma Luciano Troisio (1938-2018), mancato qualche giorno fa, è stato un valente narratore e poeta: ho avuto la fortuna di leggere tante sue cose – anche in anteprima – e di poterne scrivere (con i miei tempi biblici). Luciano era una persona gentile, ci teneva ci ricordassimo del suo onomastico, l’amore per l’Oriente non lo ha mai portato a rinnegare le sue autentiche radici cristiane, era un solitario in perenne ricerca di compagnia, ringraziava chi gli scriveva ricordandolo, era amareggiato da chi lo dimenticava. Una personalità poliedrica, forse poco gioiosa, eppure grata alla vita e al Cielo per quanto gli avevano concesso. Amava la Bellezza in tutte le sue forme e la celebrava nei suoi scritti. L’ironia pungente era alla base dei ricordi di viaggio, ma anche della sua poesia. Colto, di quella cultura che però non guarda gli altri dall’alto in basso, la sua scrittura talvolta caustica mescolava ricordi e rimpianti. Era sempre se stesso, non temeva di mostrare le sue debolezze, le piccole idiosincrasie dovute forse alla solitudine. Condivido il post dell’amico Gianfranco Franchi e lo ringrazio perché attraverso di lui ho potuto conoscere Luciano Troisio, che adesso vola leggero in quel cielo all’aurora “dalle dita di rosa” che amava tanto.

[fotografia ripresa dal sito mangialibri.com]