Pro-Memoria Festival a Mirandola (Modena) dal 31 Maggio al 2 Giugno 2019

Pubblicato il: 28 Maggio 2019

Il Pro-Memoria Festival si svolgerà a Mirandola (Modena), dal 31 maggio al 2 giugno 2019 in compagnia di numerosi protagonisti italiani della cultura, del pensiero e dello spettacolo, il Festival invita il suo pubblico ad arrestare il tempo frenetico dell’immediatezza, della quotidianità, per riscoprire il piacere di concentrarsi e lasciarsi coinvolgere in riflessioni, dibattiti, proiezioni, giochi e attività diverse.

Per tre giorni sono previsti conversazioni, spettacoli e approfondimenti incentrati quest’anno sull’idea di Identità, della quale filosofi e scienziati, storici e scrittori, giornalisti e critici letterari aiuteranno a scoprire i mille volti.

L’identità di ciascuno di noi, come quella di popoli, nazioni e appartenenze, è senza dubbio figlia della memoria: i ricordi individuali, il passato collettivo, le tradizioni di pensiero e dei costumi, i miti fondatori, sono tutti tasselli indispensabili per completarne il mosaico. Gli ospiti di questa seconda edizione del PRO-MEMORIA accompagneranno il pubblico alla scoperta di diverse declinazioni del tema: così, ad esempio, si discuterà dell’identità come spirito critico del tempo e di identità religiosa, passando per il concetto di umanità e diritti umani come nostra essenza identitaria e approfondendo i meccanismi biologici e farmacologici che intervengono sulla memoria e quindi sulla definizione del nostro “io”. Non mancheranno gli aspetti poliedrici dell’identità in amore, con tutte le forme che assume, e di quella personale, alla quale si vorrebbe restare fedeli; si rifletterà sulla più ampia e complessa identità dell’Italia nell’ultimo secolo e ci si immergerà in quella dell’appartenenza regionale espressa dalle armonie musicali, fino ad arrivare alle tante identità che si possono assumere e vivere grazie alla lettura, nell’incontro e nel dialogo con autori immaginari o di altre epoche. Nei giorni del Festival, inoltre, si potrà ripercorrere anche l’identità della stessa città di Mirandola e del suo territorio, la cui storia – intrecciata a doppio filo a quella della famiglia Pico – rivivrà attraverso un video racconto e una mostra.

Così, dopo l’inaugurazione di venerdì 31 maggio (alle 16.30), si entra nel vivo con un ricordo di Leonardo Sciascia a trent’anni dalla scomparsa, attraverso la testimonianza del suo amico e biografo Matteo Collura in dialogo con Mario Patanè (alle 17) e con lo storico Alberto Melloni e l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi che riflettono sull’identità religiosa (alle 19), per chiudere in serata con la proiezione, in prima visione assoluta, del film Le monde de Sorrentino (idea di Jean Antoine Gili, regia di Sandra Marti e Emmanuel Barnault; alle 21.30), accompagnata dal dialogo tra lo storico e critico cinematografico Gian Piero Brunetta e il collega francese Jean Antoine Gili. Sabato 1 giugno, il filologo Maurizio Bettini, in dialogo con Ernesto Franco (alle 11), segue le tracce del concetto di “umanità” nella cultura antica, sulla base di ciò che oggi definiamo “diritti umani”, lo psicobiologo Alberto Oliverio e Patrizia Campolongo, docente di Farmacologia all’Università La Sapienza di Roma, sono impegnati ad analizzare il rapporto fra l’io e i ricordi (alle 15), Gian Piero Brunetta dialoga con la regista e sceneggiatrice Francesca Archibugiraccontando al pubblico Il cinema che ho incontrato, amato e vissuto (alle 16.30) e la scrittrice e critica letteraria Nadia Fusini ripercorre, insieme all’antropologo Marino Niola, la storia dell’identità in amore, da Giulietta a Don Giovanni (alle 17.30). La sera, invece, il critico musicale Sandro Cappelletto dialoga con i cantanti, compositori e polistrumentisti siciliani Enzo e Lorenzo Mancuso (alle 19) i quali, a seguire (alle 21.30), invitano il pubblico nella loro isola natale attraverso il concerto Sfrimma (Apri la serratura dell’anima, dille qualcosa), un viaggio musicale fatto di molteplici modulazioni di accenti, cadenze e melismi che risuonano di antiche memorie.

Domenica 2 giugno spazio in particolare all’universo della narrazione: la docente di letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa Lina Bolzoni si confronta con il poeta Franco Marcoaldi (alle 11) sul tema della lettura come incontro personale e dialogo con gli autori che si leggono, da Petrarca a Machiavelli, da Tasso a Montaigne, lo storico Giuliano Albarani dialoga con il collega Alberto De Bernardi (alle 15) sul racconto di un secolo di vicende italiane, dal 1919 ad oggi, tra storie, memoria e identità, lo scrittore Marco Balzanoesplora insieme a Ernesto Franco l’identità e l’origine di alcune parole, e i motivi per i quali sono così importanti (alle 16.30), e il candidato al Premio Strega Marco Missiroli passa in rassegna le declinazioni dell’idea di fedeltà, intervistato da Ernesto Franco (alle 18). A conclusione del pro-memoria, l’attore e registra teatrale Ivano Marescotti e la Filarmonica “C. e G. Andreoli” propongono il concerto Musica e identità nazionale verso una nuova identità europea (alle 21.30).

E non è tutto: alla vigilia del Festival tre appuntamenti in anteprima il 30 maggio. Alle 17.30presso il Parco di Piazza Matteotti sarà inaugurata la mostra Una Piccola Capitale. Saggi di memoria, visitabile fino al 7 luglio nell’Aula Santa Maria Maddalena (via Goito). La mostra vuol essere un esercizio di recupero o di riappropriazione di identità: nell’esposizione si incontrano infatti opere già in precedenza conservate al Museo Civico di Mirandola e che temporaneamente ritornano nella città, dopo l’evento sismico del 2012, in rappresentanza di un più vasto patrimonio storico, artistico e culturale. A seguire, alle 18.30, la presentazione – con prima proiezione – del breve filmato, visibile fino al 2 giugno, Mirandola. Suggestioni identitarie di una Città, narrato da Carlo Lucarelli: partendo dall’identità più profonda di Mirandola, indissolubilmente legata al nome della famiglia Pico, si ripercorrono alcuni secoli del passato locale, tra personaggi, fatti ed episodi, conducendo il pubblico attraverso le vie del centro urbano e lungo i percorsi di tante storie. Il video sarà proiettato al Parco di Piazza Matteotti per tutta la durata del Festival. Infine, al Parco di Piazza Matteotti, sarà inaugurata la mostra fotografica, visitabile sempre fino al 2 giugno, Le radici del futuro per celebrare il 120° anniversario di CPL Concordia Group.