Nella città di Cuneo, nei giorni 16, 17, 18, 19, 20 e 21 novembre 2016 si svolge Scrittorincittà, festival letterario che vede più di cento autori che incontrano altri autori e altri libri, e presentano a un pubblico partecipe i loro ultimi lavori, freschi di stampa, offrendo la loro personale interpretazione del tema conduttore dell’edizione. Quest’anno Scrittorincittà compie diciotto anni, raggiunge la maggiore età (se così si può dire…) e ha scelto il tema RICREAZIONE, che si presta a molteplici letture.
La prima, la più semplice e diretta, è quella che ci riporta ai tempi della scuola, a quell’intervallo tanto atteso che ci permetteva di riposarci e di stare con gli altri; così come ci riporta a quel sollievo che non è solo fisico ma che può anche diventare spirituale. Anche adesso ne abbiamo bisogno: le giornate sono frenetiche, le cose da fare sembrano non finire mai. E quando finalmente abbiamo un momento per noi o per chi ci è caro è bellissimo. Ecco quindi la meraviglia della lettura, del teatro, del cinema, della televisione, della musica, di una passeggiata (o di un lungo cammino) nella natura, dello sport: una lettura per la mente e per lo spirito… Ma ricreazione ci riporta anche a tutte le situazioni complesse, che hanno bisogno di un cambiamento importante se non radicale. Pensiamo alle guerre, alla violenza sulle donne, ai diritti negati, ai conflitti nelle famiglie, al lavoro che manca o è sottopagato.
Maestri come Massimo Cacciari e Oliviero Toscani condurranno il pubblico di Scrittorincittà rispettivamente nel labirinto del proprio pensiero filosofico e in un viaggio nella creatività, quella possibilità che sta tra il cuore e il cervello come l’ha definita Toscani. L’universo femminile sarà protagonista di una serie di incontri che daranno voce a storie e esperienze di rinnovamento e di rigenerazione come quella delle Funne, dodici ottantenni del Trentino che con la loro tenacia hanno realizzato il sogno di una vita, ossia vedere il mare, raccontato da Katia Bernardi, fresca reduce della Festa del Cinema di Roma dove il suo documentario omonimo ha riscosso un grandissimo successo, o l’esperienza di Marzia Verona, ricercatrice e pastora part time. Giuliana Sgrena indagherà sulle ragioni religiose, culturali e sociali che ancora oggi determinano la subalternità della donna all’uomo, mentre nella serata di venerdì 18 attraverso le parole di Claudio Magris lette da Michela Murgia risuonerà forte dal mondo del mito la voce di Euridice.
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