A Lametia Terme dal 21 al 25 giugno si svolge la settima edizione di Trame – Festival dei libri sulle mafie. Il Festival Trame nasce nel 2011 e si afferma fin da subito come un importante appuntamento di discussione, analisi e confronto sui temi della legalità e del diritto, in una terra complessa come la Calabria. Nel corso delle cinque giornate di manifestazione, scrittori, giornalisti, magistrati e studiosi si incontrano nelle piazze della città per discutere e presentare libri dedicati al fenomeno delle mafie. Non solo un festival, Trame è una testimonianza etica di impegno, dove le storie dei protagonisti, gli approcci storici e scientifici al fenomeno, la contaminazione di generi e linguaggi danno vita a un evento dal forte valore culturale per la lotta alle mafie.
Nella prima giornata di Trame molti gli incontri che si terranno tra il Chiostro e la Piazzetta di San Domenico e Palazzo Nicotera. In serata il magistrato Pier Camillo Davigo incontrerà il direttore artistico del Festival, Gaetano Savatteri, sul tema della corruzione mentre nel pomeriggio il giornalista Peter Gomez sul futuro dei giornali di carta che si confronta con la redazione di Scomodo, la più giovane redazione di un mensile cartaceo degli studenti romani. Attesa anche per l’incontro dedicato al decennale della strage di Duisburg, la strage di Ferragosto che portò in Germania la sanguinosa faida di San Luca con l’uccisione di sei persone originarie della Calabria: sul palco lo scrittore Sandro Mattioli, presidente dell’associazione “Mafia? Nein Danke!” e Bernhard Pfletschinger, autore di un documentario sulla strage. L’incontro sarà coordinato dalla giornalista e scrittrice Angela Iantosca.
Ad inaugurare il 7° anno di Trame due importanti mostre: Trame e me di Guido Scarabottolo, illustratore e grafico – nonché creatore del simbolo del Festival fin dalla sua prima edizione – che vanta collaborazioni con “L’Europeo”, “Internazionale”, “Sole 24 Ore”, “New York Times” e “New Yorker”. E la mostra Le parole rubate, a cura dell’Associazione Treccani Cultura, con le parole della lingua italiana che, a causa della mafia, hanno assunto un doppio significato, negativo.
Tra gli altri incontri della prima giornata di Trame, “Io non ho paura di fare impresa”, in collaborazione con Confcommercio, con Carlo Loforti, Roberto Tagliavia, Giuseppe De Luca e Anna Lapini, “Voce del verbo corrompere” conAngela Iantosca, “I ragazzi della guerra santa” con Anna Migotto, Stefania Miretti e Francesco D’Ayala e ‘Il boss in tv” con Cirino Cristaldi. In serata, al Teatro Comunale Grandinetti, andrà in scena “Il signor di Pourceaugnac” di Molière realizzato dalla Compagnia teatrale Capusutta, l’associazione La Strada, la Comunità di accoglienza per minori migranti “Luna Rossa” con il contributo del Teatro delle Albe di Ravenna.
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