Lo Marco Lucia

La «svergolata» Milano di Carlo Emilio Gadda

Pubblicato il: 4 Marzo 2017

“Avevo gli occhi di fuori, alla sera: sui tegoli e sui comignoli della mia svergolata Milano; tra i camini e i fili e i pali sbirolenti dei tetti arrossati dal tramonto caldo del luglio, o, poi, del settembre: o nell’ombre, giù, tra le viventi, cicalanti immagini di alcuni «terrazzini» più prossimi, o lungo le ringhiere dei terrazzi sui tetti: vicini, lontani, fino al lontano tramonto.” (pag. 103).

La «svergolata» Milano di Carlo Emilio Gadda (Giulio Perrone editore, collana Passaggi di dogana) di Lucia Lo Marco è un saggio che cerca di ricostruire, attraverso testi gaddiani, il rapporto dell’autore con la sua città, in cui ha vissuto fino agli anni Quaranta abbastanza stabilmente e che ha in seguito lasciato, prima per Firenze poi per Roma.

L’autrice fa quindi presente, nella breve introduzione, che “…la Milano descritta nelle diverse opere di Gadda è la Milano del secolo scorso, non più attuale, e sarebbe irragionevole pretendere di tratteggiare oggi un percorso realistico…” (pag. 9). Sceglie così di creare un percorso che duri una giornata, dalla mattina alla notte in cinque stazioni, con un’attenta selezione di brani a fare da guida. Il saggio diviene una sorta di macchina del tempo che trasporta chi legge in una città che non è, come già detto, la Milano odierna, e che forse non è neppure, non del tutto, la Milano reale dei tempi di Gadda, quanto l’immagine di Milano che l’autore ha, che si crea, nelle varie fasi della sua vita. È Milano vista attraverso le lenti dello scrittore, lenti che possono deformare, ingigantire, sminuire, ridicolizzare e esaltare le caratteristiche della città. I testi, presi da articoli, elzeviri, racconti, ci immergono nello sguardo di Gadda, nella sua osservazione degli abitanti, della società, della cucina, delle architetture, degli ideali, dei vizi e dei pregi che grondano dalle nebbie mattutine e sembrano dissiparsi nelle lunghe sere.

Lo Marco è brava a farci svegliare nel caos dei mercati, delle fabbriche, del macello, della Borsa, a rinfrancare la nostra fame nella ghiottoneria crapulona milanese, fissata con le proprie ricette e i prodotti localissimi, ad accompagnarci nella ressa-rissa borghese per una cultura spesso di facciata, per rilassarci poi in una seratina frizzante e compagnona, liberatrice, e ascoltare poi la notte degli umili netturbini. Nel finale “itinerario bibliografico” si nota come i testi presi in esame vadano tra la fine degli anni ‘20 e i ‘70, e all’interno del saggio ci si sposti, oltre che tra i vari luoghi, oltre che tra le diverse classi sociali, anche lungo il tempo, avanti e indietro negli anni. Tutto questo viavai è ben coordinato e compreso dalla scelta di utilizzare le 24 ore come cornice (questo mi ricorda vari romanzi che scelgono di mostrare la vita di un personaggio durante un solo giorno, che fanno di un solo giorno sineddoche di una vita, se non della vita, ma questa è un’altra storia).

E nonostante tutto, la Milano che ci scorre sotto gli occhi è Milano, nonostante l’odio di Gadda per la sua città, nonostante l’amore che lo lega ad essa, nonostante la distanza o la vicinanza, la non esatta corrispondenza tra la città vista e vissuta e quella immaginata e raccontata, la Milano che leggiamo risponde all’idea che la città emana ancora oggi, una città industriosa e indaffarata, tutta protesa verso chissà cosa, ma che riesce a donare “lunghe sere vissute con così felice interezza.” (pag. 96).

Edizione esaminata e brevi note

Lucia Lo Marco si è laureata in Lettere a Bologna. Ha proseguito i suoi studi sui rapporti tra filosofia , letteratura e media all’Università di Lione e nel 2013 ha conseguito un dottorato in filosofia con una tesi su Gadda e Merleau-Ponty. Vive a Lione dove insegna all’Université Lumière Lyon 2 e all’Institut d’études supérieures des arts. Ha curato il volume Il pasticciaccio: Gadda e la filosofia. Riflessioni, ipotesi, sperimentazioni. Atti del Convegno di studi (Bologna, 28 Novembre 2013).

Lucia Lo Marco, La «svergolata» Milano di Carlo Emilio Gadda, Giulio Perrone editore, collana Passaggi di dogana, Roma, 2016. Euro 12.

Approfondimenti in rete:

Lucia Lo Marco su Rai-Letteratura

Una recensione di Marta Elena Casanova su Letti a letto, di tgcom24.

Una intervista di Massimiliano Coccia all’autrice su radioradicale.