Giunto alla sua sesta edizione, il festival cambia prospettiva: la contemporaneità e i percorsi possibili per il futuro saranno il filo conduttore di quest’anno. Attraverso un approccio di contaminazione tra le diverse discipline, scrittori, artisti, illustratori, giornalisti, filosofi e performer, racconteranno il nostro tempo e la loro idea di futuro.
Quattro giornate di incontri, reading, workshop e proiezioni, a conclusione di un lavoro annuale, secondo l’ottica applicativa che da sempre caratterizza il festival, per avvicinare letteratura, arte contemporanea, musica, scienze sociali, nuovi linguaggi, psicologia, cinema, poesia e interattività. L’anima multidisciplinare della kermesse si è dispiegata negli scorsi anni attraverso gli incontri e le lectio magistralis con scrittori, giornalisti, grandi intellettuali e creativi: da Annamaria Testa a Oliviero Toscani, Aldo Cazzullo, Edoardo Albinati, Derrick De Kerkhove, Patrizia Cavalli e molti altri hanno accompagnato le incursioni di “Pazza Idea” nei territori della creatività e dell’arte.
L’indagine sul futuro possibile è dunque al centro del festival di quest’anno, per provare a capire dove stanno andando i singoli e le collettività, quali sono i nuovi fenomeni che raccontano l’evoluzione dei sentimenti, dei modi di comunicare, delle mutazioni avvenute o “in divenire”. Come ci hanno cambiati i social network, nel linguaggio e nelle relazioni, o come si evolve il concetto, la forma e sostanza del lavoro; cosa è successo ai rapporti tra le generazioni, o ancora l’arte come instancabile rivelatore della realtà, i linguaggi alternativi della musica e del cinema che raccontano di storie e persone in un futuro già immaginato molto tempo fa. C’è anche il tema delle migrazioni e del tentativo di erigere nuovi muri, naturalmente: il futuro non può prescindere dal confronto con le culture “altre”, di un mondo che diventa sempre più vicino e quotidiano.
Si comincia dunque giovedì 23 con l’anteprima della nuova mostra del pittore Salvatore Garau. Costruzione di identità, avanguardia e visionarietà della musica saranno i temi dell’incontro con Luca Scarlini, a partire da un’icona quale è stata David Bowie con il suo alter ego Ziggy Stardust; di musica, cantautorato e nuovi linguaggi si continuerà a parlare con i musicisti Andrea Appino e Francesco Pellegrini di Zen Circus; chiuderà la giornata Massimo Cirri di Caterpillar-Radio 2 con le sue sette tesi sulla magia della radio.
Venerdì 24 l’arte contemporanea sarà al centro dell’incontro con Adrian Paci: l’artista ripercorrerà le tappe principali del suo lavoro artistico, che dalla natia Albania lo ha condotto a Milano e all’affermazione internazionale. A seguire Mario Baudino dialogherà con Stefano Salis su pseudonimia, eteronimia e identità molteplici nell’arte, nella letteratura e nella vita moderna. Il “Profilo Futuro” è anche quello dei sentimenti e delle relazioni, qualche volta delle identità misteriose: la letteratura ci viene in soccorso attraverso le parole di Mario Desiati eElena Stancanelli sulle nuove forme di relazioni emotive e sentimentali, mentre il cinema con l’invenzione del reale sarà al centro dell’incontro con il critico e produttore cinematograficoDario Zonta.
Sabato 25 si parlerà di nuovi linguaggi e mondi digitali con la sociolinguista Vera Gheno e il filosofo Bruno Mastroianni. A seguire, Umberto Ambrosoli racconterà dei mutamenti in corso nella società interconnessa, del diritto all’oblio e del dovere della memoria, a partire del suo ultimo saggio firmato con Massimo Sideri. La fine delle illusioni di una generazione, quella che di colpo si scopre “disagiata”, e lo sradicamento come normalità nel prossimo futuro saranno al centro del dibattito con Raffaele Alberto Ventura e Chiara Barzini, partendo dalle loro recenti opere, di cui si è molto discusso negli ultimi mesi. Chiuderà la serata la proiezione del documentario Ferrante Fever, dedicato al fenomeno letterario che ha animato il dibattito culturale sui media italiani e internazionali.
L’evoluzione del lavoro è il focus dell’incontro, domenica 26, con Marta Fana, a partire del suo saggio sulle nuove forme di precariato e di sfruttamento legalizzato. A seguire, Andrea Ferraris e Renato Chiocca, in dialogo con Igort, racconteranno di frontiere chiuse e ferite aperte, di com’è nata la loro graphic novel ambientata lungo il confine tra Messico e Stati Uniti, dove sono stati testimoni di una diaspora che nemmeno il muro voluto da Trump è in grado di fermare. Il linguaggio come atto creativo per definire il mondo che ci circonda, le nuove parole per definire i mutamenti della società, anche a tavola: il saggista MassimoArcangeli e lo chef Alessandro Falchi saranno i protagonisti dell’ultimo incontro del festival con uno spettacolo finale all’insegna della contaminazione delle arti.
Le mattine di Pazza Idea – “Profilo Futuro” sono dedicate invece alla formazione di alto livello, completamente gratuita così come tutti gli eventi del festival. Quest’anno lo IED di Cagliari propone agli studenti delle scuole superiori un workshop esperienziale, che partendo dal passato consentirà di immaginare, attraverso gli strumenti grafici e i social, come sarà il futuro degli oggetti che popolano il nostro mondo. Il workshop di twitteratura, dedicato a Cesare Pavese, stimolerà i partecipanti ad avvicinarsi all’autore e ai contenuti della sua opera attraverso il metodo di TwLetteratura. Narrazione digitale e vissuti migratori saranno al centro del laboratorio coordinato da Lavinia Bianchi. Un esperto di letteratura e media digitali come Antonio Prudenzano (IlLibraio.it) racconterà nel suo workshop come cambiano le riviste letterarie nell’era dei social e degli ebook. Vera Gheno e Bruno Mastroianniapprofondiranno un argomento quanto mai attuale: il bullismo e l’odio sui social network. Mentre l’artista contemporaneo Adrian Paci terrà un workshop con un gruppo di giovani artisti operanti in Sardegna, che avranno la possibilità di presentare i propri progetti e confrontarsi sulle prerogative, le criticità e il significato del fare arte oggi.
Pazza Idea – “Profilo Futuro” è un progetto dell’associazione Luna Scarlatta. Sul sito pazzaidea.org è possibile consultare anche il programma completo del festival.
Centro d’arte e cultura il Ghetto, via Santa Croce 18, quartiere Castello, Cagliari
Ingresso libero per incontri, lectio e workshop
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