Wenxuan Cao

La scuola dal tetto di paglia

Pubblicato il: 6 Febbraio 2018

Cao Wenxuan è uno scrittore cinese, nato e cresciuto nelle campagne dello Yancheng, una poverissima regione della Cina orientale. È un autore per ragazzi e vanta una ricca produzione di romanzi e racconti che nel suo Paese d’origine sono divenuti ormai dei classici. “La scuola dal tetto di paglia” è stato tradotto e pubblicato in molte lingue e letto da milioni di giovani. Come riportato in un’indicazione sulla quarta di copertina, questo è un libro adatto a persone che abbiano dagli 11 ai 99 anni e, in effetti, si tratta di una lettura che chiunque, anche chi non è più un ragazzino, può trovare interessante, vivace e stimolante.

“La scuola dal tetto di paglia” è articolata in nove capitoli ognuno dei quali potrebbe essere considerato una piccola opera a se stante. I personaggi principali dei racconti sono spesso gli stessi e tra tutti spicca Sang Sang, il piccolo ed esuberante ragazzino al centro delle vicende narrate. Sang Sang può essere serenamente considerato l’alter ego di Cao Wenxuan bambino. Lo scrittore cinese, infatti, in questi racconti descrive contesti e situazioni che probabilmente ha visto e vissuto quando aveva l’età di Sang Sang. La storia è ambientata a Campodilino, un piccolo villaggio in cui esiste una scuola elementare di cui il padre di Sang Sang, Sang Qiao, è il preside. Siamo tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60 e le avventure di Sang Sang prendono il via proprio nella scuola dal tetto di paglia che frequenta insieme a tanti altri ragazzini come lui.

Una realtà sicuramente molto diversa da quella che vivono i ragazzini di oggi. Campodilino è un villaggio povero, circondato dalle risaie, vicino a paludi e corsi d’acqua. È un luogo in cui Sang Sang e i suoi amici si muovono e giocano liberamente, in cui nessuno possiede un’auto, in cui tutti i ragazzini invidiano la bicicletta mezza scassata di Du Xiaokang. Un luogo in cui i più giovani e scapestrati giocano a palle di fango o nuotano nello stagno: bambini che imparano tutto e in fretta, anche a muoversi in barca da soli. Sang Sang va in giro perennemente sporco di polvere e fanghiglia ed alleva colombi che ama veder volare sui tetti del villaggio. Leggendo le avventure dei ragazzini de “La scuola dal tetto di paglia” mi sono chiesta quanti giovanissimi, oggi, possano permettersi di fare quello che fanno i personaggi dei racconti di Cao Wenxuan. Lo scrittore cinese descrive un mondo lontano sia dal punto di vista geografico che temporale. La Cina raccontata in questo libro è sicuramente diversa dalla Cina contemporanea e differisce ancora più profondamente dall’Occidente contemporaneo.

Nonostante ci sia un divario importante tra il mondo narrato e quello odierno, Cao Wenxuan riesce comunque ad appassionare e coinvolgere chiunque legga le sue storie perché è capace di toccare temi che non hanno tempo e sono gli stessi in ogni Paese del mondo. Tutti i bambini sanno commuoversi e sanno capire, tutti i bambini sanno provare empatia e compassione, tutti i bambini sanno sorridere e sentirsi solidali con gli altri. E sono esattamente queste le tematiche universali che si ritrovano nei nove capitoli-racconti de “La scuola dal tetto di paglia”. C’è una “didattica” del vivere insieme e del conoscere gli altri. Ogni esperienza vissuta, ogni compagno in difficoltà e ogni disuguaglianza diviene in queste vicissitudini motivo di confronto e di crescita. Si tratta, in sostanza, di una serie di piccole storie di formazione che, alla fine, insegnano sempre valori importanti: scorgere la bellezza anche in chi non è bello affatto, ammirare la buona volontà di chi fa fatica ma non si arrende, avvertire la necessità di condividere quel che si ha per sentirsi migliori. Ma c’è anche l’opportunità di capire sulla propria pelle che le azioni cattive o un destino avverso possono condizionare la vita e inducono sempre a fare i conti con la propria coscienza.

I ragazzini che oggi leggono le storie di Sang Sang si ritroveranno immersi in un’atmosfera avventurosa e divertente, molto diversa da quella che li circonda nelle città in cui vivono. Nelle semplici ed umili esistenze dei protagonisti de “La scuola dal tetto di paglia” sicuramente mancano tante comodità, mancano tecnologie e beni di consumo che per noi sono divenuti primari. Eppure in tanta semplicità si può rilevare una libertà maggiore, ci sono meno paure e meno angosce, ci si muove in una dimensione più essenziale, misurata e serena rispetto a quella dei ragazzini contemporanei. Questo libro, tra le altre cose, insegna a chi lo legge (indipendentemente dall’età) che probabilmente abbiamo perso o stiamo perdendo l’equilibrio oltre che il contatto con quello che ci circonda, con le persone che ci sono prossime e, soprattutto, con la parte più autentica e preziosa di noi stessi.

Edizione esaminata e brevi note

Cao Wenxuan è nato nel 1954 nella provincia del Yancheng, in Cina. E’ autore di più di cinquanta di romanzi e racconti per ragazzi molti dei quali in Cina sono considerati dei classici. Lo scrittore cinesa ha vinto tutti i più importanti premi e riconoscimenti cinesi e i suoi libri sono stati tradotti in una decina di paesi del mondo tra cui Francia, Gran Bretagna, Russia, Corea e Giappone. Insegna letteratura cinese all’università di Beijin, una delle più importanti istituzioni culturali cinesi ed è considerato uno dei protagonisti della nuova stagione culturale del paese.

Cao Wenxuan, “La scuola dal tetto di paglia“, Giunti, Firenze, 2018. Traduzione di Francesco Milo.