George Saunders con Lincoln nel bardo (Lincoln in the bardo), tradotto da Una separazione (tradotto da Costanza Prinetti Castelletti per Bollati Boringhieri), Andreï Makine, con L’arcipelago della nuova vita (tradotto da Vincenzo Vega per La nave di Teseo), Lawrence Osborne, con Cacciatori nel buio (tradotto da Mariagrazia Gini per Adelphi) e David Szalay, con Tutto quello che è un uomo (tradotto da Anna Rusconi per Adelphi).
per Feltrinelli, ha vinto il premio Von Rezzori per la migliore opera di narrativa straniera tradotta in italiano. Presenti Andrea Bajani, Ernesto Ferrero, Beatrice Monti della Corte e Edmund White. La rosa dei candidati comprendeva anche Katie Kitamura, con
La cerimonia si è svolta nella Sala d’arme di Palazzo Vecchio alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella.
Nella motivazione del Premio si legge: “Pur essendo uno scrittore divertente, George Saunders è il grande poeta del dolore. Persino la sua definizione di umorismo è tanto accurata quanto sobria: “Umorismo è quando la verità ci viene svelata più rapidamente e in maniera più immediata di quanto siamo abituati”.
Qui parte del suo discorso di ringraziamento.
Il premio per la traduzione, assegnato dalla giuria composta da Susanna Basso, Ilide Carmignani e Bruno Ventavoli, è quest’anno andato a Claudio Groff, “per le mirabili traduzioni di Rilke, Kafka, Bernhard, Schulze, Handke e Grass”.
Assegnato anche il premio Von Rezzori Giovani Lettori alle migliori 5 recensioni fatte da studenti delle scuole superiori della provincia fiorentina. I vincitori sono: per il libro di ANDREÏ MAKINE vince CELINE JOUDIOUX Scuola Militare Aeronautica Giulio Douhet, per quello di DAVID SZALAY vince GABRIELE VITO MAZZARA Scuola Militare Aeronautica Giulio Douhet, per il romanzo di KATIE KITAMURA vince ISABELLA DOLFI Liceo Classico Michelangelo, per quello di GEORGE SAUNDERS vince Federica Menaldi Liceo classico Michelangiolo, e infine per quello di LAWRENCE OSBORNE vince GAIA PAZZAGLIA Scuola Militare Aeronautica Giulio Douhet.
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