Lab Off Topic

Sblocca Italia. Dalle trivelle agli stoccaggi di gas

Pubblicato il: 6 Giugno 2018

Un giorno gli storici ci racconteranno perché i cosiddetti populisti sono diventati forza di governo, ed allora forse potremo capire meglio gli effetti, a breve e lungo termine, di una strategia politica basata su pop corn e su invettive contro l’elettorato cretino. Di sicuro – e lo possiamo affermare fin da ora – molti nostri concittadini elettori si devono esser sentiti provocati di fronte ad una legislazione che, ben lungi dall’incentivare sviluppo e trasparenza, ha svelato compromessi poco confessabili, superficialità, disinteresse per le reali esigenze dei territori. In merito il cosiddetto “Sblocca Italia”, ovvero il decreto-legge n. 133 del 12 settembre 2014, appare emblematico e in continuità con lo spirito che, in questi anni, ha animato politici di larghe vedute, soprattutto riguardo cemento, petrolio e generosi finanziamenti.

Se però nel caso della “Buona Scuola” o del cosiddetto “Jobs act”, per fare alcuni esempi, le contestazioni sono state tante e mai sopite, il renzianissimo “Sblocca Italia”, forse anche a causa di norme tecniche di non immediata comprensione, è stato sì oggetto degli strali di residenti, di studiosi, di intellettuali, ma non certo argomento particolarmente dibattuto sulle prime pagine dei giornali. Possiamo semmai ricordare “Rottama Italia”, l’ottima iniziativa editoriale di Altraeconomia, curatore Tomaso Montanari, che affrontava la questione sotto diversi punti di vista, anche grazie ai contributi di  Paolo Maddalena, Giovanni Losavio, Massimo Bray, Edoardo Salzano, Paolo Berdini, Vezio De Lucia, Salvatore Settis, Anna Donati, Maria Pia Guermandi, Pietro Dommarco, Domenico Finiguerra, e molti altri. Uno sguardo parzialmente diverso quello del collettivo Lab Off Topic che, con “Sblocca Italia” pubblicato dalla Lu::Ce, si è focalizzato “principalmente sulla questione energetica e in particolare su quello che riguarda gas, metano e le opere infrastrutturali connesse” (pp.10). Materia che chiaramente non poteva prescindere da un iniziale inquadramento critico dell’impianto generale di una legge che difatti, secondo gli autori, “al suo centro non” ha “energie rinnovabili, agricoltura sostenibile, salvaguardia del patrimonio naturale, storico e artistico, ma cemento, grandi opere, infrastrutture, inceneritori, ipersfruttamento del territorio e del sottosuolo” (pp.11). Il tutto “modificando i percorsi amministrativi, rimuovendo controlli e garanzie”, e prevedendo “l’introduzione della figura di nomina ministeriale al quale, per ragion di stato, va l’ultima parola sul destino dei territori […] l’alleggerimento delle norme a tutela del paesaggio, la rimodulazione di procedure edilizie a uso e consumo degli immobiliaristi, il reinserimento del silenzio assenso, la possibilità di riutilizzo di terre di scavo senza considerarle rifiuti, la svendita del demanio pubblico, la rivalutazione degli inceneritori, il rilancio della centralità e della rilevanza nazionale del settore energetico fossile” (pp.12). Proprio quest’ultimo aspetto è diventato argomento principale della ricerca del Laboratorio Off Topic, a partire dall’art. 38 del D.L.133/2014 e dall’attribuzione di “importanza strategica nazionale a tutte le attività connesse allo sfruttamento dei giacimenti di metano e petrolio”; con la conseguenza di non poter “rimediare a eventuali danni ambientali (negli scenari di rischio si prevedono in caso di incidenti misure per compensare i danni irreversibili creati all’ecosistema). Le società operanti nel settore, in alcuni casi dotate di un esiguo capitale sociale, si limitano a ripagare il danno permanente con misure di compensazione pattuite con gli enti di competenza. Al territorio, e a chi lo vive, rimane solo un’eredità di disastri e devastazione” (pp.13).

È chiaro che l’approfondimento di questioni – anche – di politica energetica ha portato gli autori ben oltre i confini nazionali, proprio con la consapevolezza che “nonostante le ambizioni di Eni, di Enel ed Edison, l’Italia resta imbrigliata in una dipendenza energetica incapace di soddisfare persino i requisiti minimi delle promesse retoriche dei nuovi padroni del vapore: niente sviluppo, niente ricerca, niente nuovi posti di lavoro” (pp.46). Il nodo critico, e polemico, è che l’attuale strategia del gas non avrebbe come obiettivo principale l’autonomia energetica dei territori, né il progresso verso tecnologie più sostenibili e accessibili. Da questo punto di vista gli autori di Off Topic hanno dovuto guardare alla geopolitica, ovvero al ruolo continentale dell’Italia e al fabbisogno finanziario dei giganti dell’energia, nella considerazione che oggi “ogni paese sta giocando una sua partita personale per l’egemonia energetica”, con “l’obiettivo della transizione alla finanziarizzazione dell’energia, capace secondo molti di sopperire ai buchi di bilancio e ai guadagni decrescenti causati dalla crisi economica e dalla conseguente diminuzione dei consumi” (pp.78). È un libro che racconta, con linguaggio divulgativo, il sistema gas tra Europa orientale ed Europa occidentale, tra North Stream e South Stream, che coinvolge in pieno la nostra italietta, dotata di leggi malamente arrangiate, e che parte appunto da molto lontano, dallo sfruttamento dei giacimenti in Caucaso e Medio Oriente, dalla Russia via Ucraina, dal caso Castor ai dispendiosi e impattanti stoccaggi previsti in pianura padana, passando per una SEN (Strategia Energetica Nazionale) che non contemplerebbe riduzione di consumi e “nessun ragionamento in chiave di efficienza” (pp.79).

Se vogliamo quindi dare retta agli studi indipendenti, al netto di ogni retorica e facile ottimismo, in una prospettiva futura la denominazione “Sblocca” appare tutt’altro che corretta e dovrebbe lasciare il posto alla più veritiera “Blocca Italia”.

Edizione esaminata e brevi note

Lab Off Topic, è  un laboratorio di ricerca, comunicazione e attivismo nato nel 2011. Dal 2012 ha trovato casa al Piano Terra, spazio sociale autogestito nel cuore del quartiere Isola, a Milano. Nel 2013 ha pubblicato il libro collettivo Expopolis (AgenziaX ed.), periodicamente sforna autoproduzioni sui temi del diritto alla città e al territorio. Sono sul web all’indirizzo http://www.offtopiclab.org/

Lab Off Topic, “Sblocca Italia. Dalle trivelle agli stoccaggi di gas”, Lu.Ce., Massa 2016, pp.92

Luca Menichetti.  Lankenauta, giugno 2018