Ammetto che dal titolo mi aspettavo qualcosa di diverso, una sorta di raccolta di cronache realmente accadute di appunto persone normali che si sono distinte per gesti e azioni speciali. In effetti questo è il concetto del libro, con la differenza che si tratta di racconti e quindi di personaggi e storie inventate e chissà, forse solo in parte ispirati da fatti di cronaca letti o ascoltati dall’autore.
Il libro si presenta fisicamente sottile, la bella copertina ruvida permette di tenerlo saldamente in mano e al suo interno raccoglie dieci brevi storie. Si parte lontano dall’Italia, con una prima ambientazione in Afghanistan e la seconda in Corea del Nord, per poi tornare successivamente in patria per tutti gli altri racconti, con la sola l’eccezione dell’ultimo, nella quale non è specificato il luogo.
Molto positiva è la costruzione dei personaggi, con poco spazio a disposizione essi vengono ben delineati e risultano perfettamente credibili e coerenti con sé stessi. Anche le descrizioni, soprattutto dell’Afghanistan e della Corea del Nord, luoghi lontani e che la maggior parte di noi non ha mai visitato, sono ben formulate e denotano una buona ricerca preliminare per la stesura dei racconti.
Molti i temi trattati, alcuni non brillano certo per originalità (violenza domestica, ecologia, terrorismo, infedeltà, disabilità), e per quanto siano comunque importanti, forse non avrebbero retto una forma narrativa più estesa. Ovviamente ognuno alla fine avrà opinioni diverse sul racconto migliore e su quello peggiore, personalmente non mi è piaciuto “Quadrifoglio”, l’ho trovato poco significativo, così come ho trovato stucchevole il paragrafo finale in cui il protagonista spiega la morale della storia, neanche si trattasse di una favola. Al contrario ho trovato eccellente “Centoventisette secondi”, dove il protagonista è un soccorritore della Croce Rossa rimasto paralizzato alle gambe dopo un incidente in ambulanza e che ha un’occasione per sentirsi di nuovo come un tempo.
Il vantaggio di una raccolta di racconti come questa è che la si può leggere un po’ alla volta senza paura di dimenticarsi qualcosa. La loro brevità e il loro essere tutto sommato eterogenei e non legati da personaggi o temi comuni rende questo libro un’ideale lettura serale, quando si ha giusto voglia di poche pagine da leggere per concludere la giornata, oppure mentre si è in spiaggia sotto l’ombrellone, tra un bagno ed un gelato. lo consiglio quindi a chi andrà in villeggiatura in spiaggia, o anche in montagna, con il semplice obiettivo di rilassarsi e a chi non ha molto tempo, voglia o concentrazione da dedicare alle storie lunghe e colme di personaggi e vuole semplicemente intrattenersi con storie piacevoli e facili.
Edizione esaminata e brevi note
Marco Caneva, nato a Monza, trascorre la prima infanzia in estremo e medio oriente, dove impara ad apprezzare paesi e costumi diversi, per poi tornare in Lombardia, ora vive a Lissone. La sua occupazione lo porta a contatto con paesi e persone da tutto il mondo. Ama da sempre raccontare. Si è classificato finalista in più d’un concorso letterario nazionale.
Marco Caneva, “Storie Speciali Di Persone Normali”, Caosfera Edizioni, Fano, 2018.
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