Una raccolta di dieci racconti legati tra loro da tematiche, personaggi e universo narrativo. “Incantesimi nelle Vie della Memoria” è un titolo che attira l’attenzione perché piuttosto criptico. Lo si legge di sfuggita, lo si trova interessante ma poi se ci si ferma un attimo ci si chiede cosa voglia dire e la risposta non è per niente semplice.
C’è molta fantascienza, del fantasy sparso qua e là ed una chiara passione per l’onirismo e i funzionamenti della mente umana. Viene subito in mente il celebre film del 2010 “Inception” di Christopher Nolan che che ha segnato un punto di svolta nella narrazione dei sogni. In certi momenti si può intuire anche una certa ispirazione dal Ciclo dei Sogni dell’americano H. P. Lovercraft, il quale aveva creato un intero universo onirico dove si muoveva il suo alter-ego Randolph Carter.
La narrazione procede per racconti ambientati tutti nello stesso universo ma non sequenziali dal punto di vista spaziale e temporale. L’idea è buona ma difficile da gestire e rischia di causare confusione nel lettore, il che a tratti succede e ci si ritrova così a dover riprendere le pagine precedenti per capire chi sono i buoni, chi sono i cattivi, come si chiamano, chi protegge chi e da cosa e tutte le altre domande del caso.
La maggior parte di questi racconti descrivono scene d’azione concitate e al cardiopalma, questi paragrafi sono molto ben scritti e scorrevoli e sono forse le parti migliori dell’intero libro. Alla fase d’azione segue spesso una sorta di risveglio in cui si scopre che il protagonista si trovava in un sogno che però era solo un’anticipazione di quello che sarebbe successo. Un espediente che sorprende le prime volte ma che verso la fine del libro risulta prevedibile. Proprio per questo viene da pensare che l’autore, Giuseppe Gallato, l’abbia fatto di proposito: essendo i sogni il filo rosso del libro, ed essendo che tutti i sogni terminano con il risveglio, appare sensato che anche i racconti terminino con un momento di lucidità e di ritorno al mondo reale.
Tra i dieci racconti, quello che ho trovato più appassionante è “Rintocchi di Tenebra”: in questo caso sono evidenti i richiami alla saga cinematografica di “Saw – L’enigmista”, troviamo infatti quattro personaggi sconosciuti tra loro che si risvegliano al buio e scoprono presto di essere stati rapiti da una sorta di maniaco che si diverte a scavare nei meandri della loro psiche e a distruggerli sia psicologicamente che fisicamente: “A ogni rintocco, uno di voi lascerà per sempre questa dimora e questa vita. La sua anima vivrà in eterno con l’unico che riuscirà a sopravvivere alle ineluttabili scelte del fato”. Il finale a sorpresa ci farà tornare alla tematica del sogno e della mente umana ma il racconto si stacca dall’universo narrativo esplorato e sviluppato negli altri e forse anche per questo risulta di più facile comprensione.
Ho trovato questo libro un po’ altalenante tra l’appassionante e il confuso, ci sono le basi per una creazione narrativa più lunga e complessa che leghi insieme i vari spezzoni di quest’universo narrativo, ma servirebbe fare un po’ d’ordine, tuttavia il talento per scrittura e per la narrazione sono ben evidenti. Lo consiglio a tutti gli appassionati di letteratura onirica e a tutti quelli che sono rimasti affascinati da “Inception”.
Edizione esaminata e brevi note
Giuseppe Gallato è nato a Ragusa nel 1982. Laureato in Filosofia, docente, redattore e giornalista, ama liberare il suo estro creativo nella stesura di scritti di genere fantasy, sci-fi e horror. Vincitore di diversi concorsi, ha all’attivo oltre venti pubblicazioni in ambito letterario.
Master di giochi di ruolo, nel tempo libero si diletta a suonare il pianoforte e a comporre musica strumentale.
Giuseppe Gallato, “Incantesimi Nelle Vie Della Memoria”, Caravaggio Editore, 2018.
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