Basta dare un’occhiata alla breve biografia dell’autore per avere un’idea del contenuto di questo libricino. Francesco Gabrieli, morto ormai nel 1996, è stato uno dei maggiori arabisti della storia accademica italiana, molte delle sue opere sono state tradotte in altre lingue e ovviamente ha vinto un gran numero di premi sulla quale però non mi dilungherò.
Questo testo viene oggi ripubblicato grazie al rilancio di una storica casa editrice, la Marietti 1820, nata appunto nel 1820 a Torino. La nuova linea editoriale prevede, tra le altre cose, di recuperare alcuni vecchi titoli del loro catalogo ed ecco come mai ci ritroviamo a leggere un saggio pubblicato come prima edizione addirittura nel 1960.
In questo breve compendio, Gabrieli fa esattamente quello che ci si aspetta da un accademico della sua taglia, rende facile e accessibile ai non accademici una parte del suo sapere. “Lineamenti”, non dettagli e approfondimenti, come un uccello quindi sorvoliamo la storia delle popolazioni di fede musulmana, dalle origini nei deserti dell’Arabia Saudita fino praticamente alla metà del ‘900.
Una narrazione che nelle prime pagine assume dei toni da romanzo e infatti appassiona il lettore: capire come questa nuova religione sia nata in mezzo ad un territorio ostile, desertico, abitato da un popolo di rudi nomadi intenti spesso a combattere tra loro risulta quantomeno interessante. Purtroppo la narrazione diventa un po’ più accademica nella seconda metà e a tratti è più simile ad un libro di testo, quasi come se l’autore si fosse rilassato dopo il buon inizio e abbia lasciato uscire la sua vena di studioso.
Già dalla prima riga Gabrieli ci tiene a spiegare il significato di “arabo-islamica”: un termine che mette insieme la fede e il luogo dove questa è nata. Una volta forse questo aveva senso ma oggi ha perso un po’ del suo significato in quanto l’Islam è ampiamente praticato anche fuori dall’Arabia e dal Medio Oriente e anzi si prevede che un giorno diventerà la religione più praticata al mondo, superando il cristianesimo e forse anche per questo potrebbe essere utile cominiciare a conoscerla almeno in maniera generale.
Il libro è diviso in capitoli che analizzano i differenti momenti storici delle popolazioni coinvolte, particolarmente interessanti sono quelli dedicati alle differenti dinastie, come gli Omayyadi, gli Abbasidi e poi gli Osmanli, che divennero poi gli Ottomani. Tutti nomi che abbiamo studiato a scuola e che qui abbiamo l’occasione di rinfrescare.
La vera perla però si trova nell’appendice: una breve raccolta di testi letterari e storici tutti molto interessanti e di facile lettura. Tra questi un dettagliattissimo e appassionante resoconto della vittoria di Saladino sui Franchi nella battaglia di Hittin, nel 1187.
Questo libro richiede il minimo sforzo ma permette il massimo risultato. In poche pagine si ha l’impressione di aver imparato molto e quando si arriva alla fine si ha quasi voglia di approfondire. Lo consiglio a tutti quelli che non si sono mai interessati all’Islam e a coloro che invece vorrebbero saperne di più ma non hanno molto tempo per leggere.
Edizione esaminata e brevi note
Francesco Gabrieli (1904-1996), professore di Lingua e letteratura araba all’Università di Roma, si è occupato di storia politica e religiosa dell’Islam e di letteratura araba e persiana. Autore di scritti letterari e di viaggio, è stato presidente dell’Accademia dei Lincei e ha vinto nel 1983 il Premio Balzan per l’orientalistica.
Francesco Gabrieli, “Lineamenti della Civiltà Arabo-Islamica”, Marietti 1820, 2018, Bologna
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