Quando sentiamo la parola “finanza” il primo pensiero non è certo positivo, sia che si pensi alla guardia di finanza (con tutto il rispetto per le forze dell’ordine) sia che si pensi alla borsa. Il tutto è abbastanza giustificato considerando che gli stessi esperti del settore spesso ammettono che ormai fare previsioni di mercato è un po’ come azzeccare l’oroscopo. Quante volte poi sentiamo parlare di mercati “altalenanti” o “in ansia”? come se avessero un loro stato emotivo. Per noi cittadini che mediamente ci occupiamo d’altro, tutto ciò crea giustamente timore.

Questo libro tuttavia riesce a diluire un argomento estremamente complicato e a renderlo digeribile ai più. Parte proprio dalla base delle basi, il denaro, com’è nato, perché ancora oggi è fondamentale, cos’è una banca, come funziona e così via. Un crescendo d’informazioni che solo verso la fine del libro si complica, ma se si è prestata la debita attenzione nelle pagine precedenti risulta comunque chiaro.

Quello che forse contribuisce maggiormente a rendere la narrazione più facile è il formato: l’idea stessa del libro è nata da una rubrica radiofonica omonima condotta da Massimo Cirri, Sara Zambotti (già noti per la conduzione di “Caterpillar” su Radio 2), Laura Troja ed infine l’esperto del settore e autore del libro, Ugo Biggeri, fondatore ed ex-presidente di Banca Popolare Etica.

Il libro si svolge appunto come una conversazione radiofonica, con brevi commenti dei conduttori a cui seguono spiegazioni più articolate da parte di Biggeri e non manca una sana dose di umorismo che aiuta a rendere l’argomento molto più leggero e soprattutto di facile memorizzazione.

Veniamo così a scoprire che la finanza è uno strumento che non deve per forza essere negativo, anzi avrebbe un potenziale incredibile se usato bene, il che ovviamente non accade, o accade in modo limitato. Molto interessanti risultano i capitoli sui fondi d’investimento, quelli a cui molti cittadini affidano parte dei loro risparmi nella speranza di ottenere qualche interesse. Dopo aver letto questo libro vi verrà voglia di andare a controllare in quali settori quei fondi investono perché potrebbero esserci sorprese non troppo positive come industrie petrolifere e belliche o comunque settori non proprio amichevoli verso l’ambiente o il genere umano:” Come ogni strumento, i soldi non sono né buoni né cattivi, ma non sono neanche neutrali. Tutto dipende da come, a livello individuale e collettivo, decidiamo di guadagnarli, spenderli, risparmiarli o investirli. Tanti o pochi che siano, l’uso che ne facciamo ha un impatto, oltre che sulle nostre vite, su quelle degli altri e sul pianeta”.

Il messaggio alla base di tutto il libro è appunto che i soldi potrebbero dare felicità, ma vanno usati nel modo giusto, anche se, come buona parte delle persone, non se ne hanno poi così tanti. Consumare in maniera sostenibile e locale, spendere per cose che danno veramente un valore aggiunto alla nostra vita, riscoprire il fai-da-te. Naturalmente si sprecano le citazioni dell’ormai abusato, ma cionondimeno saggio, Pepe Mujica, ex Presidente dell’Uruguay che in materia di denaro e consumi fa sempre una bella figura.

A libro finito si consiglia anche un giro sul sito di Banca Etica, una realtà molto interessante e da considerare per i propri risparmi. Da segnalare inoltre che questo libro è il terzo di una collana chiamata “Ri-creazioni” che ha lo scopo di formare i cittadini di domani.

Consiglio questo libro a coloro che sono in cerca di un modo rapido per capire qualcosa di più sul mondo della finanza senza annoiarsi e farsi venire un mal di testa, ma soprattutto a coloro che hanno dei risparmi in fondi d’investimento che però non hanno idea per cosa vengano usati.