I social network e i loro gruppi, sottogruppi, conversazioni, pagine tematiche eccetera sono stati un terreno praticamente nuovo per le scienze umanistiche come la psicologia e la sociologia.
Questo libro si occupa di uno di questi fenomeni, quello delle “mamme pancine”: molto in breve, si tratta di giovani madri che si caratterizzano per una serie di idee assai anacronistiche come una vera e propria divinizzazione della maternità, la totale devozione al marito, la sottomissione ai figli e un odio radicato verso tutte le altre donne con idee diverse dalle loro.
Probabilmente queste donne esistevano già prima dell’avvento dei social, ma grazie soprattutto a Facebook sono riuscite a trovarsi e a “fare tribù”, creando gruppi privati, dove si entra solo tramite raccomandazione di un altro membro, in cui condividere le esperienze, idea, dubbi e riflessioni. I numeri sono abbastanza significativi, 440mila iscritte secondo l’autrice.
Questo fenomeno è venuto a galla qualche anno fa grazie al famoso blogger Vincenzo Maisto, in arte “Il Signor Distruggere”. Da allora ha pubblicato diversi libri sull’argomento e in pratica ci ha costruito sopra la sua carriera, il tutto grazie anche a qualche “infiltrata” nei vari gruppi che ha potuto passargli le conversazioni e i commenti.
L’autrice, Cristiana Boido, affronta l’argomento nella maniera più scientifica possibile: le note e i riferimenti sono copiosi e variegati, così come la bibliografia. Alla fine abbiamo anche una postfazione di Paolo Francesco Peloso e Giuseppina Romeo, due eminenti studiosi di psicologia e maternità. L’intento del libro è quindi quello di analizzare il fenomeno cercando di staccarsi il più possibile dalla patina di umorismo datagli da Maisto ma che è effettivamente difficile da ignorare.
Nei primi capitoli l’autrice ci presenta una sorta di censimento, una lista dettagliata dei gruppi Facebook presi in considerazione per la ricerca, effettua poi un’analisi più generale dell’impatto che internet ha avuto sulla società, passando dalla costruzione sociale della maternità, dagli stereotipi femminili nella società italiana, dalla morale sessuale per poi arrivare infine ai problemi quotidiani che vengono a galla dalle conversazioni delle pancine.
Spesso sono riportati spezzoni proprio di conversazioni presi da gruppi di pancine e questi sono i momenti in cui anche il lettore più imparziale si trova in difficoltà nel non prendere il fenomeno sottogamba e farsi una risata: ortografia da scuole elementari, gioielli fatti con il latte materno, utilizzo improprio della placenta, metodi anticoncezionali originali, il potenziale per farsi una risata c’è tutto e in certi punti l’autrice lo ammette pure. Ciò non toglie che il fenomeno meriti di essere analizzato in modo ordinato, come fatto in questo libro, per cercare di capire come è nato e quali ne possono essere le cause.
Un saggio molto interessante, che analizza un fenomeno altrettanto interessante ma anche preoccupante, di certo non imputabile solo alle mamme pancine visto che i figli non li hanno fatti da sole, e l’autrice giustamente sottolinea che dietro ognuna di queste mamme c’è un uomo che potenzialmente ne abusa, psicologicamente e fisicamente. Tra gl’imputati anche il sistema scolastico, in particolare un’educazione sessuale quasi inesistente: “l’ignorante oggi è colui che non è in grado di comprendere correttamente ciò che lo circonda, l’analfabeta funzionale, chi non dispone degli strumenti intellettuali che gli consentono non solo di partecipare alla vita lavorativa, ma anche di agire con consapevolezza ed esercitare il proprio diritto a una cittadinanza attiva.”
Consiglio questo libro a coloro a cui interessano i fenomeni social e a coloro che vogliono uno sguardo più scientifico sul fenomeno delle mamme pancine.
Edizione esaminata e brevi note
Cristiana Boido, laureata al “grande Dams” di Bologna, un diploma di Master Universitario in Sviluppo di contenuti per la multimedialità e i new media, dopo aver profetizzato “internet non avrà alcun successo”, si è appassionata allo studio delle communities virtuali. Questo è il suo secondo saggio sulle narrazioni mitiche nei social network. È autrice di Fenomenologia di Manuel Agnelli (Dissensi, 2016).
Cristiana Boido, “Pancine Fantastiche”, con postfazione di Paolo Francesco Peloso e Giuseppina Romeo, Edizioni Paginauno, 2021, Lissone (MB).
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