Dante è una di quelle figure che appartengono alla mitologia nazionale e che se si nasce e si cresce in Italia, in qualche modo si conosce da sempre. Quand’è la prima volta che avete sentito parlare di Dante? Ecco appunto, nessuno se lo ricorda, in pratica è come se sia sempre stato nelle nostre vite, un po’ come Garibaldi o Verdi, è stato così per le generazioni precedenti, è probabile che lo sarà anche per quelle future.
Il caso di Dante è però un po’ differente, per un uomo diventato nei secoli così popolare da essere considerato uno dei simboli dell’unità nazionale, l’incertezza che ancora oggi regna su alcuni aspetti della sua vita e della sua biografia, di certo hanno contribuito ad aumentarne ancora di più l’interesse del grande pubblico, moltiplicando quindi gli studi e forse a volte anche la confusione.
Gli autori, Giorgio Gruppioni e Silvano Vinceti, compiono un’analisi che segue in ordine più o meno cronologico la vita di Dante, partendo quindi dalla nascita fino all’improvvisa morte, e proseguendo con la travagliatissima vicenda delle ossa del poeta, una storia che meriterebbe un libro tutto a sé stante.
Questo saggio è quindi una bella occasione per imparare di più su un personaggio storico che appunto è presente da sempre nelle nostre vite ma di cui, a parte i pochi concetti imparati a scuola, in genere sappiamo molto poco. Neanche l’esatta data di nascita ad oggi è del tutto sicura ed è uno dei maggiori dibattiti analizzati nel libro, così come l’altro grande dilemma, le cause della morte.
Una vita, quella del nostro sommo poeta, abbastanza travagliata e che l’ha visto spostarsi spesso nell’Italia dell’epoca, partecipando a molti degli eventi cardine di quegli anni, essendone protagonista in prima linea, letteralmente, considerate le molteplici battaglie nella quale combatté in gioventù. Tutto ciò ovviamente unito alla stesura delle più impressionanti opere letterarie della storia dell’umanità e oggi conosciuta e studiata a livello mondiale. Ma il vero scopo del libro non è soffermarsi su tematiche già analizzate altrove, esso infatti cerca di andare oltre tutto questo e il concetto viene molto ben spiegato nell’introduzione: “Forse il principale mistero che dopo settecento anni non ha ancora avuto una risposta esaustiva si può declinare in un interrogativo: chi era veramente Dante, come ha vissuto, quali messaggi e significati zampillano dalle sue opere.”
Nella seconda parte del libro, molte pagine sono spese sull’argomento dell’aspetto fisico del poeta e sulla tentata ricostruzione del suo viso, basata sul suo teschio. Alcuni paragrafi vanno molto nel dettaglio e sono forse un po’ troppo tecniche per i meno appassionati, risultando quindi piuttosto noiose.
Un libro decisamente interessante e ben scritto, che analizza i fatti con metodo scientifico e ce li ripropone in maniera ordinata e comprensibile. Lo consiglio ai curiosi e ovviamente agli appassionati di Dante e della “Divina Commedia”.
Edizione esaminata e brevi note
Giorgio Gruppioni, Silvano Vinceti, “Dante e i Suoi Misteri”, Armando Editore, Roma, 2021.
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