Autori Vari

Asymmetric Thought

Pubblicato il: 19 Febbraio 2024

Secondo Anthony Phillips, docente presso l’università di Londra, i modelli simmetrici, seppur accattivanti non sono interessanti quanto i non-modelli, ovvero quando la rottura della simmetria crea lo spazio ad autentiche innovazioni. Un po’ quello che scriveva Ernst Jünger: “Tutte le forme simmetriche inclinano allo stato inerziale, quindi si troverà che spesso vi corrisponde una tendenza alla corazzatura. Per contro le forme asimmetriche sono delle possibilità pienamente esplicate, sono i veicoli dell’evoluzione, del mutamento, della deviazione”.

Non è un caso quindi che l’ambizioso cofanetto proposto da Davide Ficco sia stato intitolato “Asymmetric Thought”, tale da abbinare in maniera decisamente inedita, e soprattutto innovativa, chitarra contemporanea ed elettronica. Due Cd e un Dvd in cui la “chitarra concettuale” ci permette di ascoltare le composizioni di ben diciotto compositori contemporanei – Alessandro Sciaraffa, Angelo “Motor” Comino, Angelo Benedetti, Azio Corghi, Davide Ficco, Gianluca Verlingieri, Giorgio Li Calzi, Giorgio Sollazzi, Giorgio Zucco, Giuseppe Gavazza, Luigi Giachino, Marco Trivellato, Mirko Andreoli, Patrizio Barontini, Sergio Bertani, Simone Conforti, Stefano Giorgi, Valerio Sannicandro – introdotti però dalla “Fantasia XVI in 5th and 6th tone” di Luis Milan.

In sostanza “Asymmetric Thought” è un progetto, pur nella estrema varietà e complessità delle composizioni, con una sua evidente organicità. Lo scrive nel booklet l’ottimo Davide Ficco nell’evidenziare la struttura della raccolta, in quattro gruppi – “Theacher and Students”, “Evocation”, “Extreme and contrast”, “Electronic and guitar” – due per ogni Cd: Azio Corghi, Gianluca Vergilieri, Giuseppe Gavazza “legati da significativi legami personali e compositivi”; per quanto riguarda “Evocation”, Simone Conforti, lo stesso Davide Ficco, Stefano Giorgi, Alessandro Sciaraffa, dove – nomen omen –  “l’elemento evocativo diventa potente e caratterizzante”; con Mirko Andreoli, Sergio Bertani, Giorgio Li Calzi, Angelo Comino e Marco Trivellato, “Estremo e contrasto”, si nutre del’accostamento di suoni e concetti caratterizzati da tratti decisamente non classici con sensazioni del tutto classiche; infine nell’ultimo gruppo, “Elettronica e Chitarra”, con Giorgio Sollazzi, Luigi Giachino, Patrizio Barontini, Giorgio Zucco e Angelo Benedetti, le composizioni si incentrano sulla realizzazione elettronica e sul suo dialogo con la chitarra. Ascolti impegnativi, come è giusto che sia per dei brani che vivono esplicitamente di complessità, e che altrettanto giustamente, nell’ampio e bellissimo boklet, vengono presentati e descritti uno per uno grazie alle parole (in inglese) dei loro autori.

Per fare degli esempi, Gianluca Verlingieri e il suo “Resonanzas y redobles” (che in tutta evidenza rivela il suo legame con Consonancias y Redobles di Azio Corghi): “Ho applicato ai brani sia di Corghi che di Milan alcuni processi consueti per la mia musica e che definisco “analisi e risintesi”. Sono d’accordo con l’idea di Luciano Berio secondo cui il modo migliore per analizzare un pezzo è scriverne un altro. Il mio pezzo quindi estrae gesti e figure dalla Fantasia di Milán e li sviluppa utilizzando campi armonici derivati da Corghi. L’elettronica tende ad ingigantire la chitarra, potenziandola dal punto di vista tecnico ed espressivo. È come un pedale di risonanza virtuale, simile a quello del pianoforte, che non solo prolunga la durata delle note e degli accordi della chitarra (i cui suoni normalmente decadono rapidamente) ma ne trasfigura anche l’intonazione, il timbro e la qualità del suono, oltre a modificarne drammaturgicamente la spazializzazione […]”.

Oppure Giorgio Sollazzi e il suo “La parete inquieta, for guitar, electronic elaboration and syntetich sound”: “[…]I muri però vengono oltrepassati dal suono, trasformandoli in cordoni dell’universo o della nostra anima (vedi la teoria di Gabriele Veneziano). Esiste quindi la metafora del rapporto interno/esterno, noi/l’altro. La scrittura per chitarra è solista, solista e orchestra, orchestra in sé; infine, la quasi totalità dei suoni uditi derivano dall’esecutore, compresi respiri e sospiri. Il pezzo inizia con un gigantesco riassunto polifonico di tutto ciò che verrà sviluppato […] C’è qualche grido, un coro parlato/cantato come metafora di tutti i muri. Da questo momento in poi il pezzo è sottoposto a forze eterogenee e, per usare le parole di Ficco, inesprimibili. Dopo una stasi polifonica, la musica tende all’infinito, disperdendo le sue diverse fonti: accelera verso gli acuti e il diminuendo, rallenta verso i gravi e il crescendo”.

In sostanza diventa un’impresa riuscire a sintetizzare tutto l’assortimento, in senso tecnico e soprattutto espressivo, che offre l’ascolto di “Asymmetric Thought”; del resto già anticipato dalle parole (in inglese) di Davide Ficco: “il frutto di questa ricerca ha prodotto composizioni che racchiudono le esecuzioni più sofisticate e colte e le contaminazioni etniche più informali, l’influenza di linguaggi pop e non classici, nonché sperimentazioni personali non facilmente classificabili. La chitarra a volte è stata impiegata nello stile più classico e idiomatico, a volte posta al centro della scena, a volte smaterializzandone il suono e scomponendone gli interventi, a volte limitandola a una semplice testimonianza e presenza quasi simbolica”.

Di sicuro per tutti coloro che sono interessati alla musica contemporanea, sicuramente “concettuale”, ma soprattutto più innovativa ed anche sorprendente nell’accostare tradizione ed avanguardia, il doppio Cd, con relativo DVD audio in versione multicanale, “Asymmetric Thought”, vale la spesa.

Edizione esaminata e brevi note

 Davide Ficco è nato a Torino nel 1962. Si è diplomato con il massimo dei voti nel 1982 al Conservatorio di Alessandria con Guido Margaria, ha proseguito gli studi avanzati con John Williams, José Tomàs, Betho Davezac, Jakob Lindberg, Oscar Ghiglia e Alain Meunier, ottenendo , grazie a quest’ultimo, una borsa di studio della CEE e due diplomi di merito dell’Accademia Chigiana di Siena, dove ha studiato tra il 1982 e il 1985. Successivamente ha studiato musica elettronica e pedagogia musicale al Conservatorio di Torino. Nel 1989 gli è stato conferito il titolo di Guitar Performer dal Royal College of Music di Londra. Ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali sia come solista che in formazioni da camera (1978-83). Davide Ficco ha collaborato con il Gruppo di Musica Contemporanea e le Orchestre Sinfoniche della R.A.I. di Torino (1982-2011) e Milano (1990-1993), con il Teatro Regio di Torino, il Laboratorio Lirico di Alessandria, l’Orchestra Sinfonica Italiana e la Filarmonica ‘900. Esegue prevalentemente musica moderna e contemporanea ed ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la R.A.I. comprese molte esibizioni in prima mondiale. Ha inciso per le etichette Naxos, Tactus, Amadeus, Stradivarius, GuitArt e Oliphant prevalentemente con musiche del Novecento. Come compositore ha scritto musica prevalentemente per chitarra, in parte pubblicata da Gendai Guitar di Tokio e Carisch (Milano). 

“Asymmetric Thought”, 1 DVD, 2 CD Da Vinci Classics, 2020

  • Artist(s): Davide Ficco
  • Composer(s): Alessandro Sciaraffa, Angelo “Motor” Comino, Angelo Benedetti, Azio Corghi, Davide Ficco, Gianluca Verlingieri, Giorgio Li Calzi, Giorgio Sollazzi, Giorgio Zucco, Giuseppe Gavazza, Luigi Giachino, Luis Milán, Marco Trivellato, Mirko Andreoli, Patrizio Barontini, Sergio Bertani, Simone Conforti, Stefano Giorgi, Valerio Sannicandro
  • Format: 1 DVD, 2 Cds
  • Genre: Chamber
  • Instrumentation: Electronics, Guitar
  • Period: Contemporary
  • Publication year: 2020

Luca Menichetti. Lankenauta, febbraio 2024