L’Isola Della Sentinella: gli appassionati di geografia e i viaggiatori incalliti forse ne avranno sentito parlare, gli altri invece probabilmente no.
Situata a circa mille chilometri dalle coste indiane, paese di cui formalmente fa parte, e appartenente all’arcipelago delle Isole Andamane, è lunga circa otto chilometri e larga sette. Questo piccolo pezzo di terra in mezzo all’Oceano Indiano è famoso perché abitato dall’ultimo popolo ancora isolato dal resto del mondo, i Sentinellesi appunto.
Molte poche cose sono sicure su di loro, non si sa esattamente come e quando sono arrivati sull’isola, che lingua parlano, che religione praticano, com’è organizzata la loro società. Una cosa però almeno è sicura, non gli piacciono gli stranieri: sono secoli che il mondo esterno cerca di entrare in contatto con i Sentinellesi e questi oppongono una feroce resistenza. L’ultimo caso è del 2018 quando un missionario statunitense sbarcò sulle coste dell’isola nel tentativo di convertire gli abitanti al cristianesimo, finendo brutalmente ucciso e scatenando un caso internazionale.
Oggi l’accesso all’isola è proibito dalle autorità indiane, anche solo avvicinarcisi non è consentito e la Guardia Costiera pattuglia regolarmente le acque circostanti. Il timore principale è che un qualsiasi contatto con il mondo esterno possa esporre i sentinellesi a germi e virus contro i quali non avrebbero nessuna protezione. In pratica ripetendo quello che è successo in Sud America quando sono arrivati i Conquistadores.
L’autore, Benjamin Hoffmann, professore universitario francese che oggi lavora negli Stati Uniti, ha chiaramente studiato la materia: il libro infatti alterna capitoli con la storia dell’isola a capitoli incentrati su un’altra vicenda, quella di Krish e Markus: il primo è un antropologo di origine indiana, sposato con Eleanor, una donna texana con cui ha una relazione che possiamo tranquillamente definire tossica: “Mi vedeva prendere su di lei un sopravvento che non poteva tollerare e piuttosto che contestarmelo elevandosi, attraverso i successi che avrebbe potuto ottenere a suo profitto, e che purtroppo per lei e per noi hanno sempre finito per sfuggirle, si impegnava in mezzucci meschini, cercando di sminuirmi, infantilizzarmi, convincermi che ero incapace di svolgere tale o talaltro compito; «lascia fare a me» diceva con impazienza.”
Markus invece è il figlio di un importante imprenditore del mercato dell’arte, scrittore in erba che probabilmente un giorno prenderà le redini degli affari di famiglia. L’unica cosa che li accomuna è la passione per l’Isola della Sentinella.
Il libro segue la storia della loro amicizia a partire dagli anni universitari: assistiamo alle loro ferie insieme nella villa della famiglia di Markus, ai problemi di coppia di Krish e al dipanarsi delle loro carriere. La storia inizia forse lentamente senza farci ben capire dove andrà a finire, ma svolta lentamente a metà del libro e da là diventa un crescendo di emozioni e colpi di scena che rende difficile smettere di leggere. Il tutto narrato in prima persona da Krish stesso.
In generale, una storia interessante, ben costruita e ben narrata con un finale assolutamente degno delle aspettative. Il tutto accompagnato da un’analisi dettagliata sull’Isola della Sentinella, ancora oggi ultimo baluardo dell’esplorazione umana su questo pianeta, impossibile non essere anche solo un po’ romantici a pensarci.
Consiglio questo libro a tutti gli appassionati di viaggi e storie curiose.
Edizione esaminata e brevi note
Benjamin Hoffmann (1985), ha studiato letteratura e filosofia in Francia, conseguendo poi un dottorato di ricerca alla Yale University. Docente presso l’Ohio State University, ha al suo attivo romanzi e saggi pubblicati in Francia e negli Stati Uniti, tra i quali American Pandemonium (2016), L’Amérique posthume (2019) e Les Paradoxes de la posterité (2019). L’isola della Sentinella è il suo primo libro tradotto in Italiano.
Benjamin Hoffmann, “L’Isola Della Sentinella”, traduzione di Fiammetta Dipaolantonio, Gremese Editore, Roma, 2023.
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