Vallarino Annina

Drama

Pubblicato il: 12 Luglio 2024

In “Camera con vista” di Edward Morgan Forster possiamo leggere una frase, messa in bocca al reverendo Mr. Beebe, che potrebbe fungere da epigrafe al libro di Annina Vallarino: “È così difficile – almeno, io lo trovo così difficile – capire le persone che dicono la verità”. Verità, o meglio le verità, che in “Drama” diventano uno degli argomenti principali della vicenda in cui si ritrova coinvolta Eva, una giovane italiana espatriata a Londra col miraggio di lavorare nell’editoria. Una Londra che soprattutto la porta a vivere tra serate alcoliche e in ambienti lavorativi fatti di piccole e grandi ostentazioni e altrettante perfidie. In questo contesto il suo amico e collega Daniele è costretto a dimettersi dopo essere stato accusato di aver molestato un’altra collega. Accuse ovviamente respinte in quanto Daniele avrebbe sì avuto un rapporto sessuale con Christine ma, a suo dire, erano ambedue ubriachi e probabilmente lei il mattino successivo si sarebbe offesa al suo rifiuto di avere una vera e propria relazione. Non ci sono indizi, prove o altro se non le parole di Daniele o di Christine per capire quanto realmente accaduto. Eva, d’istinto, crede alla versione del suo amico e, soprattutto dal momento della tragica decisione di Daniele, le cose cambiano anche per lei. Cambiano perché la vicenda mette a nudo la sua situazione di giovane donna che, da tempo, ha voltato le spalle a una famiglia disfunzionale in cui la verità dei rapporti col padre e del padre rimane un mistero; e che adesso vive in una metropoli che sostanzialmente le fornisce non più di “una vita da espatriata” che “si basa su due o tre amici”. Vita da espatriata tanto più insopportabile dal momento in cui il suo amico Daniele, dopo aver perso il lavoro per le accuse di molestie, si vede bersagliato, sottoposto a una vera e propria gogna sui cosiddetti “social”, al punto di fargli svanire la possibilità un’altra carriera. La brutta fine di Daniele, legata ad accuse mai provate e forse impossibili da provare, è ben formulata in uno sfogo di Eva nei confronti degli “haters”: “Nell’immagine profilo stringe tra le braccia un cagnolino. La sua bacheca è un mosaico sulla protezione degli animali, la cinefilia, la contrarietà alla vivisezione. Tutto quello che vorrei dirle: Quanto sollievo provi nell’augurare la morte a qualcuno tra le pareti della tua cameretta da ritardata?” (pp.110). Ovviamente la vicenda di Eva, delle accuse a Daniele, non finiscono lì, ma le sempre più evidenti incertezze sulle reciproche responsabilità, i conflitti con i colleghi e gli ex colleghi proseguono senza sosta, al punto da portare l’aspirante scrittrice a riconsiderare radicalmente la scelte fatte fino a quel momento.

“Drama”, in sostanza, racconta vicende estremamente attuali, fino ad ora probabilmente oggetto di discussioni accademiche o poco più, ma che dovrebbero farci riflettere, sempre che sopravviva in noi un qualche residuo di onestà intellettuale. Culto ossessivo della propria ed altrui immagine, egocentrismi che alimentano i pregiudizi, incredibili leggerezze nel voler giudicare il prossimo, menefreghismi esibiti senza pudore, aspettative sociali che diventano tossiche, un senso di giustizia sempre più precario ed affidato a personaggi a dir poco superficiali, la dittatura degli slogan e dei social che si nutrono sempre più di aggressività: queste ed altre sono le autentiche circostanze in cui Eva – e in fondo tutti noi – si è ritrovata a vivere.

Ma uno degli aspetti più apprezzabili del romanzo, oltre ad una forma realistica che mette a fuoco quanto accade senza divagazioni, sta proprio nell’aver raccontato il sovvertimento – in questo caso assolutamente necessario – di molti ipocriti atteggiamenti che, di fatto, ci mostrano sempre più condizionati e condizionabili da un sistema di vita a dir poco superficiale ed omologante. Omologazione che Annina Vallarino non dimostra affatto nel raccontarci, senza alcuna remora, situazioni che probabilmente qualcuno, o qualcuna, pieno o piena di certezze troverebbe offensive.

Perché, se vogliamo essere onesti, nel nostro mondo contemporaneo, l’aspetto che dovrebbe essere più naturale è proprio lo smarrimento di Eva: “E adesso, seduta sul letto, fracida di sudore, in piena notte, a cosa credo? A chi?”.

Edizione esaminata e brevi note

Annina Vallarino, è nata a Genova, ha compiuto i suoi studi in Italia e a Londra, dove ha lavorato per dieci anni come producer editoriale. Ha collaborato con giornali e magazine scrivendo di cultura e società. Ha una pagina social, maileggera, che non aggiorna quanto vorrebbe. Ora vive nel sud della Francia. Drama è il suo primo romanzo.

Annina Vallarino, “Drama”, Neo edizioni (collana “Iena”), Castel di Sangro 2024, pp. 145.

Luca Menichetti. Lankenauta, luglio 2024