Libri per l’inverno (e non solo) 2024

Pubblicato il: 31 Dicembre 2024

Arriviamo giusto in tempo per la fine di quest’anno coi nostri Libri per l’inverno (e non solo). Augurando a chi passa di qua una buona fine d’anno e uno spettacolare inizio di quello nuovo.

Parte Luca Martello, che segnala il cofanetto delle “Opere” di Nietzsche della Adelphi. Cos’altro da aggiungere?

Gianfranco Franchi dice che l’autobiografia di Al Pacino, Sonny Boy [Nave di Teseo, 2024] è spiazzante: non c’è intervento di editor, è un lavoro apparentemente “davvero artigianale” e autentico (nei sentimenti, nelle omissioni, nelle ossessioni) ed è una buona opportunità per meditare sul ruolo dell’attore (sul senso della recitazione: sul peso della recitazione) e sulla vecchia Hollywood, e sugli italoamericani, etc. Lettura davvero apprezzabile.

Maria Tortora indica i suoi LIBRI PER L’INVERNO:

L’ultima sirena” di Iida Turpeinen – Traduzione di Nicola Rainò – Neri Pozza (2024)

L’ultima sirena” è uno dei migliori libri che abbia letto negli ultimi anni. Opera d’esordio della scrittrice finlandese Iida Turpeinen. Siamo al cospetto di un testo originalissimo e ben congegnato in cui la storia si mescola con la scienza ma anche con l’ecologia, con la paleologia, con la biografia e con la narrativa. Tutto ruota attorno alla bizzarra esistenza della ritina di Steller, per la scienza Hydrodamalis gigas, conosciuta anche col nome di “vacca di mare”.

L’insaziabile” di A.K. Blakemore – Traduzione di Velia Februari – Fazi editore (2024)

Tarare, il protagonista della vicenda del sorprendente romanzo di Amy Katrina Blakemore, è ricoverato per aver ingerito una forchetta d’oro, sorvegliato a vista da solerti religiose. In realtà Tarare è un mangiatore compulsivo e insaziabile che, nel corso della sua breve e rocambolesca esistenza, sembra abbia ingoiato di tutto: animali, oggetti e persino una bambina. Siamo nella Francia di fine Settecento e nell’intreccio del romanzo non mancano riferimenti costanti a questa complicata fase storica.

Il giovane meraviglioso. Vita di Pico della Mirandola” di Raphael Ebgi – Einaudi (2024)

Breve saggio biografico filosofico su una delle personalità più eccentriche, originali e brillanti del Quattrocento. Giovanni Pico della Mirandola emerge da questo scritto con un’immagine vivida e affascinante, ben diversa da quella convenzionale. Uomo di immensa bellezza in un’epoca che ne aveva fatto un culto, Pico fu al contempo viziato, testardo, protagonista di rocambolesche avventure amorose, sostenitore di tesi ardite che lo misero nei guai con la Chiesa, instancabile viaggiatore, conoscitore di lingue antiche, lettore vorace e scrittore prolifico e geniale.

Luca Menichetti consiglia un piccolo libro – meno di cento pagine – di Gustavo Zagrebelsky, “Il dubbio e il dialogo. Il labirinto di Norberto Bobbio”, Einaudi, 2024. Lettura decisamente poco natalizia, se per natalizia intendiamo tutta baci e abbracci. Ma in fondo chissenefrega. Di questi tempi – o forse in ogni tempo – secondo me di particolare interesse.

Federico Magi consiglia 2 libri editi da Idrovolante. Il primo, al quale insieme a diversi altri autori ho collaborato anche io, è una raccolta di brevi saggi sui diversi aspetti della vita e dell’arte del grande letterato nipponico Yukio Mishima, a 100 anni esatti dalla sua nascita. Titolo: “Yukio Mishima Infinito Samurai”, curato da Selenia De Felice. Il secondo è pura letteratura giapponese, “La stagione del sole”, di Shintaro Ishihara: La Stagione del sole, per la prima volta edito in italiano, vinse l’ambito Premio Akutagawa del Giappone. È molto di più di un’opera di narrativa: è un commento sociale sul Giappone contemporaneo che offre una dimensione inaspettata all’immagine tradizionale dello studente giapponese cupo, diligente e obbediente.

Per me, Andrea Brancolini, i libri di quest’inverno e non solo sono “Revolver”, di Isabella Santacroce, pubblicato da Mondadori, una scrittura folgorante; l’opera d’esordio di Chiara Daino, “La merca”, ripubblicato in autonomia su Amazon, e che è una buona porta d’accesso allo stile e al mondo di quest’autrice (che dovreste già conoscere, a dirla tutta, ma nel caso in cui non la conosciate, potete cominciare da questo libro, passare per “Metallicommedia”, fare un giretto in “Virus 71”, “Diösteria”, “Dea culpa”, poi guardate il link); “La fine del mondo” di Massimiliano Nuzzolo, pubblicato da booktribù, un romanzo veloce, divertente, ironico su questi tempi letterari e non solo.