Cutolo Umberto

Ebbrezze

Pubblicato il: 17 Gennaio 2025

Un libro particolare che gira intorno ad una sola parola, da cui poi si diramano una serie di analisi, ricerche e aneddoti, personali e non, e che cercano d’investigare a fondo una sensazione che accompagna l’umanità fin dai suoi albori, l’ebbrezza per l’appunto.

L’autore, Umberto Cutolo, giornalista e scrittore, ci porta in un viaggio attraverso il mondo dell’alcol, focalizzandosi tra le altre cose, sul sottile confine tra ebbrezza ed ubriachezza e come queste abbiano nei secoli influenzato l’arte, la letteratura e la cultura in generale: figure come Edgar Allan Poe, Charles Bukowski, Winston Churchill, hanno utilizzato l’alcol in un modo o nell’altro, che fosse musa ispiratrice, calmante o tonico. Molti di loro hanno finito per abusarne, che è ovviamente un rischio sempre dietro l’angolo e che l’autore ovviamente riconosce.

Un focus particolare viene dedicato al famoso cocktail “Martini”, probabilmente perchè è il preferito dell’autore, ma si tratta comunque di un’analisi ed una ricerca molto interessanti che spazia da Hemingway a James Bond e che ci fornisce anche un rapido manuale d’istruzioni su come prepararne uno.
Con una nota probabilmente nostalgica, l’autore inserisce anche delle pagine dedicate alla sua gioventù nella Roma degli anni ’60, che definisce come un luogo ed un periodo carichi di “ebbrezza” dove lui, giovane astemio, cominciò a scoprire l’alcool proprio grazie ad un primo cocktail Martini:”Mi resi conto che il mio percorso era stato compiuto al contrario: non era stato l’alcol a portarmi all’ebbrezza, ma l’ebbrezza a portarmi all’alcook. Anzi quell’ebbrezza che avevo indistintamente dentro di me da tempo, quel mio primo cocktail Martini me l’aveva restituita immediatamente tutta insieme, facendomi sentire che la vita poteva essere più bella: poteva essere piacevole”.

Queste pagine, per quanto interessanti e ben scritte, forse non s’inseriscono perfettamente nel tessuto narrativo del libro, e fanno quasi sembrare che la ricerca intorno all’ebbrezza, sia un pretesto per poter scrivere della propria giovinezza.

A livello divulgativo invece, molto interessante è il capitolo finale, dove si descrivono diversi esempi di tendenze all’ebbrezza nel mondo animale.

L’autore chiaramente non istiga all’alcolismo, anche se ammette di non disdegnare un buon bicchiere. Tenendo questo in considerazione, possiamo quindi vedere questo libro come un saggio sull’alcol, un’esplorazione della condizione umana, delle sue fragilità e delle sue aspirazioni.

Lo consiglio agli appassionati del Martini e a chi sta pensando di diventare astemio.

Edizione esaminata e brevi note

Umberto Cutolo, autore di saggi e romanzi, si è distinto con la serie comico-poliziesca “I delitti della Costiera” (Edizioni Clichy): Omicidi all’acqua pazza (2017), La scapece assassina (2018), Capitoni coraggiosi (2019). Giornalista professionista dal 1968, è stato direttore responsabile dell’AdnKronos e dei mensili dell’Aci, L’Automobile Club e HP Trasporti. È stato anche capo ufficio stampa del ministero per il Mezzogiorno e del ministero per i Trasporti e docente di Comunicazione presso l’Istituto Diplomatico.

Umberto Cutolo, “Ebbrezze”, Jimenez Edizioni, Roma, 2024.