
“Rosso Africa”, ultimo lavoro del sociologo della comunicazione Ausilio Bertoli è un romanzo breve e ben scritto, dallo stile sempre sostenuto e mai ridondante.
È tutto giocato sulle vicende di un brillante funzionario di banca, il Bassi, che incautamente ha concesso dei prestiti senza sufficienti garanzie a clienti in difficoltà e adesso si trova a pagarne le conseguenze. Viene immediatamente trasferito all’Ufficio Mutui, una specie di cimitero degli elefanti in cui si deve scegliere un “loculo-scrivania”.
Bassi sprofonda in una seria crisi depressiva, complici anche le sventure famigliari che hanno segnato la sua vita: prima la morte dei genitori, travolti da un’auto nel centro storico di Vicenza e poi quella dell’unica sorella, volontaria in una missione umanitaria nel Malawi e dilaniata da una mina antiuomo insieme a una sua alunna.
Stravolto dall’ansia e dalla depressione, Bassi ha un terribile incidente automobilistico, che gli fa vivere un’esperienza di pre-morte :
“Come in sogno, si era infatti sentito invadere da un grande calore e poi strappare fuori dal proprio corpo in una sorta di turbamento. Una sensazione sconcertante e bellissima: poteva muoversi nello spazio, libero da costrizioni corporee e vedere il mondo da una platea privilegiata”. (p.16)
Nello stato intermedio in cui si trova gli appare Corinna, sua sorella, che gli dice che deve portare a termine l’opera da lei iniziata in Africa. Iniziano così per il Bassi una serie di avventure tragicomiche e di incontri con svariati personaggi. Il succedersi degli eventi lo condurrà a cambiare radicalmente la sua vita, spazzando via molte certezze per dedicarsi a una scelta radicale e altruistica. Sinteticamente vorrei indicare alcuni punti di forza del romanzo:
l’esperienza di pre-morte quale esperienza in grado di cambiare la propria visione della vita e le proprie priorità;
l’Africa, continente afflitto da molti mali, in buona parte causati dal sistema economico dei paesi industrializzati. “L’Africa è il continente delle promesse mancate e delle illusioni infrante”. In Africa, Bassi vivrà esperienze fondamentali – anche traumatiche – che lo porteranno a maturare e a compiere delle scelte seguendo l’esempio della sorella e di molti altri volontari, intenti a operare per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali;
il mondo del volontariato e delle associazioni umanitarie, un universo vario e colorato, in cui i più diversi talenti confluiscono;
l’alternarsi di scene tragiche e di scene da commedia, con il Bassi che si autocommisera, fugge allo spietato corteggiamento di una collega, capace d’inseguirlo fino in Africa e che si comporta un po’ infantilmente, pieno di paure e di ansie.
Nell’insieme si ottiene una lettura rapida e vivace, con i suoi colpi di scena – com’è nello stile di Bertoli – e le sue tematiche sociali e antropologiche.
Articolo apparso su lankelot.eu nel luglio 2012
Edizione esaminata e brevi note
Ausilio Bertoli Scrittore e sociologo della comunicazione. Vive a Grumolo delle Abbadesse (Vicenza), dov’è nato, e a Padova. Si è formato negli atenei di Trento, Urbino e Venezia. Scrive testi di narrativa, di saggistica e di critica culturale.
Ausilio Bertoli, Rosso Africa, Milano, Mimesis 2011.
Approfondimento in rete: Sito ufficiale di AB
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