“Vent’anni fa si spariva dalla vita politica per un avviso di garanzia. Oggi nemmeno una condanna in Cassazione viene considerata quanto basta (e avanza) per levarsi di torno […] Con il lupo che fa la vittima, e l’agnello già mangiato e digerito da un paese smemorato, ipnotizzato, incapace di ritrovare il bandolo della propria dignità”. Così Michele Serra il 28 agosto 2013 su "Repubblica". Tutto giusto, salvo quella frase iniziale. Pochi tra coloro che vent’anni fa hanno ricevuto un avviso di garanzia, nel pieno delle inchieste sulla corruzione e sui finanziamenti illegali ai partiti, e magari...CONTINUA...
Potrei scrivervi di federalismo, di devolution, dei celti, del popolo padano, ma leggendo “L’Illusionista”, ovvero la storia vera di Umberto Bossi – non so perché e spero il Principe De Curtis mi perdonerà- il pensiero è andato in direzione del tutto diversa: “Totò truffa ’62” quando Antonio Peluffo, in compagnia del fido Camillo, vende la Fontana di Trevi ad uno sprovveduto italoamericano. Soltanto che nel film Peluffo, peraltro napoletano e non di origine celtica, alla fine restituisce il maltolto ai truffati, mentre nella nostra realtà italo-padana niente di tutto questo: i quattrini sono...CONTINUA...
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