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inchiesta
L’esistenza di Greg Stefanoni, caporedattore vicario del quotidiano locale La Notte Padana, scorre monotona: il reporter si divide fra articoli su incidenti stradali e inaugurazioni, rate in scadenza e debiti affettivi.
La routine si spezza quando Greg viene incaricato di seguire il caso del “Serial killer della Provincia Intermedia”, e si ritrova di fronte quattro cadaveri accomunati dalla stessa firma, una croce formata da due rametti di nocciolo assemblati con un filo di ferro.
Le imprese di...CONTINUA...
Nellie Bly è lo pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran, nata il 5 maggio del 1864 a Cochran's Mills, in Pennsylvania. Nellie Bly può essere considerata un'antesignana di quello che oggi definiamo comunemente giornalismo investigativo. Autrice di fondamentali reportages in un'epoca in cui per le donne era complicato anche solo pensare di poter lavorare in un contesto a conduzione prevalentemente maschile come quello dell'informazione. Nellie si fa notare ed apprezzare inizialmente al Pittsburgh Dispatch, uno dei quotidiani più letti...CONTINUA...
Un nome in realtà è il nome di Enrica Calabresi ma è anche il nome di tutte quelle persone sparite e dimenticate durante la tragedia della Shoah. Uomini, donne e bambini normali, comuni, qualunque annientati e persi nei campi di sterminio e di cui non resta nulla, nemmeno il ricordo. Eppure Enrica Calabresi, grazie all'opera di Paolo Ciampi, riesce a riemergere dai fumi di un tempo disperso riacquistando dignità e bellezza. "Enrica Calabresi, zoologa. Nessuna strada porta oggi il suo nome. Non c'è lapide che la ricordi...CONTINUA...
Ho pescato questo libricino da uno scatolone, in fondo allo stand della Sellerio a "Più libri più liberi" nel 2011. Non sapevo neppure che Leonardo Sciascia lo avesse scritto. Leggo il risvolto di copertina: "Questo racconto-inchiesta è stato pubblicato nel 1971, ha avuto dalla critica – non soltanto italiana – un vasto ed entusiastico consenso, è stato ristampato nel 1977: ma resta, tra i libri di Sciascia, il meno conosciuto".
"Atti relativi alla morte di Raymond Roussel", il titolo dice praticamente tutto. Sciascia si limita, per modo di dire, a raccogliere e lasciarci leggere, senza...CONTINUA...
"La felicità araba" è un libro obsoleto. Infatti della rivoluzione siriana raccontata da Shady Hamadi, iniziata nel marzo del 2011 in maniera pacifica, vivace e propositiva soprattutto grazie a tantissimi giovani che scendevano in piazza, oggi, nel 2016, non rimane praticamente nulla. Quando Hamadi ha scritto le pagine de "La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana", probabilmente mettendo insieme testi scritti per ragioni diverse in momenti diversi, la rivoluzione siriana, vista con...CONTINUA...
Alcune affermazioni contenute nel libro Stefano Benedetti forse potranno sorprendere, soprattutto coloro che, iniziando la lettura di "Sognando Messi", avessero pensato innanzitutto all'inchiesta di un purista, di quelli che vivono soltanto di pane e calcio: "non siamo in grado di criticare in modo costruttivo la montatura creata ad arte intorno a questo sport e che trasforma un evento piuttosto marginale, se paragonato alla nostra esistenza, in un fenomeno di vitale importanza" (pp.9). Le pagine di Benedetti, una via di mezzo tra inchiesta e impietoso pamphlet, rifuggono quindi da qualsivoglia...CONTINUA...
Storie di ingiustizie, dolore e riscatti
“Due file di bambini, una di fronte all’altra a salutare chi stava arrivando. Ci trovammo così a passare tra quelle ali spiegate nel segno dell’innocenza. La strada di terra battuta, cosparsa di petali rosa. Le bambine e i bambini cantavano un inno di gioia, tra le mani giunte, fiori di campo e a ogni ospite un inchino con la fronte e un sorriso. […]I bambini sorridevano...CONTINUA...
Spiegare ai tedeschi che le mafie hanno messo radici da anni nella loro terra è un compito arduo. Soprattutto se la stragrande maggioranza dei tedeschi continua a ritenere che la mafia sia lontana anni luce dalla Germania. Ecco perché la missione di Petra Reski non è affatto semplice. E' più che evidente che l'intraprendente ed acuta giornalista e scrittrice, corrispondente culturale per diverse testate, abbia scritto questo libro per illuminare i suoi connazionali.
Le interessanti considerazioni e le circostanziate spiegazioni di cui Petra Reski riempie ogni pagina del libro sono note alla...CONTINUA...
Ho dovuto interrompere spesso la lettura di questo libro. Ho dovuto riprendere spesso fiato. Sospendere. Perché leggere gli articoli che compongono “Proibito parlare” è un’esperienza emozionale piuttosto forte. Cronaca schietta, diretta, puntuale. La Politkovskaja era una giornalista, non una letterata. Al centro di ogni pezzo c’è la ricerca della verità, quella spesso nascosta, infangata, contaminata, annientata dal sistema nazionale russo, dal suo esercito, dai suoi funzionari, dai suoi burocrati.
La Cecenia è protagonista della stragrande maggioranza degli articoli qui raccolti. La strage...CONTINUA...
Sono nata e vivo nella Marsica. Il terremoto fa parte di quella storia sottopelle che trovi fissata in certi muri segnati, nei racconti di chi racconta che c'era e nelle scosse che, a modo loro, da sempre, ricordano che qualcosa di incontrollabile e più grande di te può devastarti l'esistenza.
Alle 3.32 del 6 aprile 2009 dormivo, come tanti. Prima di quel momento anche qui, a una quarantina di chilometri in linea d'aria da L'Aquila, la terra aveva tremato in vari momenti. Nulla di eccezionale, in fin dei conti. Era già capitato. Poi, però, alle 3.32 la scossa più potente ed infinita. Questo...CONTINUA...
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