Categoria: Cinema

Shinkai Makoto

5 cm per second

La distanza e il tempo, questi sono gli elementi che Makoto Shinkai mette ancora una volta in opposizione a un amore dell’infanzia e dell’adolescenza che l’età adulta dilata e disperde fino a farlo del tutto evaporare. Dopo il mediometraggio d’esordio La voce delle stelle, Makoto Shinkai torna nuovamente sui territori dell’amore giovane ostacolato dal destino ineluttabile che tocca ai suoi personaggi. Diviso in tre momenti simbolici e significativi, 5 cm per second è il primo vero tentativo di lungometraggio del regista nipponico, che sceglie i motivi a lui cari per confezionare...CONTINUA...

von Trier Lars

Nymphomaniac vol.1

Dall’ossessione orrorifica, onirica e metafisica in Antichrist, passando per il vuoto emotivo e la conseguente distruzione del pianeta in Melancholia, si arriva al porno-soft filosofico ed esistenziale di Nymphomaniac. Si chiude dunque “la trilogia della depressione” ideata da Lars von Trier, tanto più buia e oscura quanto i motivi profondi di questo suo ultimo cinema, ma sempre degna d’ogni ribalta scandalistica prestandosi comunque a dibattito e discussione, risultato finale d’un cinema sempre in cerca di un feedback sensazionalistico...CONTINUA...

Hosoda Mamoru

Wolf children. Ame e Yuki i bambini lupo

Una voce fuori campo ci racconta la storia della sua fanciullezza e di come si sono conosciuti e amati i suoi genitori. La voce di Yuki ripercorre le tappe di un amore puro, sincero, profondo, che porta alla nascita di due fratellini. Ma è soprattutto la storia, in primo luogo, di un amore diverso: quello tra una ragazza umana e un licantropo. Dopo La ragazza che saltava nel tempo e Summer Wars, due interessantissimi lungometraggi animati, Mamoru Hosoda ci regala la sua fiaba più coinvolgente e ricca di emozioni. Wolf children...CONTINUA...

Coen Joel, Coen Ethan

A proposito di Davis

Era l’inizio dei Sessanta, e il Greenwich Village era il cuore pulsante di una Grande Mela in cui Bob Dylan muoveva i primi passi di una carriera straordinaria. Ma per un Bob Dylan che si apprestava a diventare una stella luminosa del panorama cantautoriale d’America, c’erano tanti folk singer condannati a rimanere nell’oblio, per i quali le grandi aspirazioni erano destinate a infrangersi contro la dura realtà delle leggi del mercato discografico. Ad una di queste volatili e malinconiche figure, i fratelli Coen hanno dedicato la loro ultima opera...CONTINUA...

Fogliato Fabrizio

Italia: ultimo atto. Vol. 1: L’altro cinema italiano. Da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri

Sono oltre cinquant'anni di cinema italiano, a partire da "Sole", il film d'esordio di Alessandro Blasetti (1928/'29) per approdare a "Meglio baciare un cobra" di Massimo Pirri (1986), ad essere stati presi in considerazione in "Italia: ultimo atto. Vol. 1". Fabrizio Fogliato, l'autore, non ha inteso scrivere una sorta di dizionario, seppur di opere cinematografiche dimenticate e misconosciute: l'opera rappresenta semmai una rivisitazione storica di un cinema rimasto ai margini della critica ufficiale e più paludata, a volte sbrigativamente derubricato in cinema di genere, spesso davvero indipendente...CONTINUA...

Shinkai Makoto

La voce delle stelle

Può l’amore sopravvivere alla distanza e al tempo che scorre, all’abisso del sistema solare, del cosmo, della lontananza dei pianeti e delle forme? All’assenza della vista e del contatto? E può resistere e perpetuarsi per il solo pensiero di essere nel tempo e nello spazio? Raramente un anime, per quanto breve e fulminante come La voce delle stelle, si era posto quesiti che dilatano così profondamente la percezione della presenza e del contatto, dell’incontro e della congiunzione fisica. Un amore astrale, che diviene quasi metafisico per allontanare l’impossibilità del suo potersi vivere...CONTINUA...

Oleotto Matteo

Zoran, il mio nipote scemo

In questo film sembra esserci un protagonista non umano, che si presenta fin dall’inizio, quando a schermo nero e sala buia, si sente qualcuno che alza il bicchiere, beve, deglutisce…..più volte. È un uomo che tracanna un bicchiere di vino dopo l’altro e poi inizia a parlare con frasi mozze e voce impastata, da vero bevitore abituale. Siamo in uno sperduto paese del Friuli, al confine con la Slovenia...CONTINUA...

Hood Gavin

Ender’s Game

Il futuro, è noto, può sempre riservarci nuove guerre. E se in un futuro prossimo, nemmeno troppo distante, fossero gli abitanti di un altro pianeta a tenere in allerta la terra? Se fossero talmente pericolosi che non gli adulti, ma solo i bambini potessero affrontarli con la possibilità di vincere e salvare l’amato pianeta? Sì, proprio i bambini. Dei bambini soldato, evidentemente. Ender’s Game, fortunato romanzo di Orson Scott Card, datato oramai 1985, ritorna a quasi trent’anni dalla sua pubblicazione per riproporsi in chiave cinematografica diretto dal sudafricano Gavin Hood, salito...CONTINUA...

Okiura Hiroyuki

Una lettera per Momo

Chissà se esistono davvero spiriti destinati a vegliare su di noi. Quando le difficoltà incombono e i dubbi si fanno più cocenti, quando non tutto gira come vorremmo o quando le prove della vita si fanno più dure. Quando perdiamo una persona cara, una costante e amorevole presenza nella nostra vita. Ecco quando, quando ci serve di più. Delle presenze immateriali che ci sorvegliano a mezza distanza tra terra e cielo. Se poi queste presenze si materializzano, come succede a Momo, la vita si fa certamente più movimentata. E nelle fiabe, come logico, tutto è possibile...CONTINUA...