Categoria: opera prima

Setz Clemens J

Figli e pianeti

Complesso e scorrevole. Pensando e ripensando a delle parole adatte a raccontare “Figli e pianeti” di Clemens J. Setz non sono andato molto oltre questi due aggettivi. Possibile che come recensore non mi senta molto in forma, oppure che questa mancanza di fantasia riveli la mia scarsa frequentazione della letteratura contemporanea. Comunque sia, limiti o non limiti del sottoscritto, la lettura dell’opera prima del giovane scrittore austriaco mi ha confermato che “complesso “ e “scorrevole” non rappresentano necessariamente parole antitetiche. E nel caso non lo siano è probabile vogliano significare...CONTINUA...

Cambor Kate

Gioventù dorata

Se è vero che di “Gioventù dorata” un critico severo come Harold Bloom ha scritto “si legge come un romanzo di Balzac [….] è una narrazione meravigliosa e insieme una visione oscura sull’inquietudine dell’influenza famigliare” e “Le Figaro” ha citato Henry James, diventa davvero difficile non accostarsi con curiosità a questa opera prima di Kate Cambor. Interesse che nasce anche dal fatto che “Gioventù dorata”, malgrado le autorevoli citazioni, non è affatto un romanzo: è semmai una biografia, magari una sorta biografia collettiva, un libro di storia seppur sui generis. Non saprei darvi una definizione...CONTINUA...

Ramsay Lynne

Ratcatcher

Immaginatevi un quartiere degradato all’inverosimile, affollato di famiglie che vivono in abitazioni fatiscenti al cui interno è facile incontrare topi di tutte le dimensioni. All’esterno, invece, il panorama offre immondizia su immondizia, sacchi di spazzatura tra cui giocano i bambini e un canale ricco di sporcizia e detriti, pericoloso più di quanto non dica la quieta apparenza. Non siamo in una città del così detto terzo mondo, ma in un sobborgo periferico di Glasgow, nel 1973. Ratcatcher, letteralmente l’acchiappatopi, e l’opera prima, datata 1999, della...CONTINUA...

Bruck Edith

Chi ti ama così

"Chi ti ama così" è l'opera prima della Bruck: "Ho cominciato a scrivere questo racconto autobiografico alla fine del 1945 in Ungheria, nella mia lingua. Ma durante la fuga in Cecoslovacchia persi il mio quaderno marrone che conteneva anche poesie scritte nell'infanzia e dedicate a mia madre. Ho cercato poi di riscriverlo più volte nei vari paesi dove sono stata. Solo a Roma, tra il 1958 e il 1959, sono riuscita a scriverlo fino in fondo in una lingua non mia". Edith Bruck è una sopravvissuta alla Shoah. E' nata in un piccolo villaggio ungherese che si trova tra l'Ucraina e la Slovacchia...CONTINUA...

Sepetys Ruta

Avevano spento anche la luna

"Avevano spento anche la luna" è il romanzo d'esordio di Ruta Sepetys. La scrittrice è nata negli Stati Uniti ma ha origini lituane. Come capita a molti autori, di recente, anche la Sepetys deve aver deciso, un bel giorno, di mettersi a scavare nel passato della sua famiglia, probabilmente alla ricerca di quelle radici che, prima o poi, chiunque vuole recuperare e comprendere. Ebbene, dalla storia della sua famiglia, Ruta ha recuperato la vicenda si suo nonno, il padre di suo padre. Un soldato dell'esercito lituano che, quando l'URSS di Stalin invase la Lituania nel 1940, fu costretto a fuggire...CONTINUA...

Khan Shubnum

Le radici altrove

Ecco il romanzo di un'esordiente. L'autrice, Shubnum Khan, è nata in Sudafrica nel 1985 ed ha origini indiane. Il titolo originale del libro, pubblicato da Penguin Books nel 2010, è un molto più appropriato "Onion Tears". D'altro canto le cipolle sono un elemento fondamentale della storia, proprio come le lacrime. Khadeejah Bibi Ballim è una donna dalla personalità forte e dedita prevalentemente all'arte culinaria. Appartiene alla seconda generazione di immigrati indiani giunti in Sud Africa: i suoi genitori erano giunti dall'India e si erano stabiliti a Bronkhorstspruit, cittadina non molto...CONTINUA...

Scibona Salvatore

La fine

“La fine” - romanzo d'esordio dello scrittore italo-americano Salvatore Scibona, che ha impiegato 10 anni per portarlo a compimento, nominato al National Book Award (2008) statunitense, vincitore di vari altri premi letterari, per cui il suo autore è stato indicato come uno tra i 20 migliori scrittori under 40 degli U.S.A. dalla rivista CONTINUA...

Roveredo Pino

Capriole in salita

La prima edizione di "Capriole in salita" è stata pubblicata dalle Edizioni Lint, Trieste, nel 1996. Si tratta dell'opera di esordio di Pino Roveredo, scrittore che nel 2005, grazie a "Mandami a dire" è riuscito a conquistare il Premio Campiello. "Capriole in salita" è un racconto autobiografico, la cronaca di un lungo viaggio esistenziale che ha portato lo scrittore ad attraversare i territori sconfinati e desolanti dell'alcolismo e di tutte le aberranti conseguenze che l'abuso di alcol può comportare. Giuseppe (Pino) è nato da genitori sordomuti. Quando lui e suo fratello gemello Guerrino...CONTINUA...

Bonazzi Nicola

Ninnaò

"... infatti, ve lo ridico, il mio non è solo un giallo ma un memoriale giallo, ovvero una storia di maturazione con in mezzo della sàspens, più che un giallo un bildungsroman, che bella questa parola me l'ha insegnata il dottor Cesenatico grande amante del bildungsroman". A parlare o, meglio, a scrivere o, meglio, a tentare di scrivere è Viller Maurizzi, voce narrante/sognante del primo romanzo di Nicola Bonazzi. Viller è un giovane uomo che, un po' come lo Zeno di sveviana memoria, è invitato a scrivere, a mo' di soluzione terapeutica, dallo psicologo che lo ha in cura (il dott. Cesenatico...CONTINUA...

Scandolin Matteo

E’ tutto qui

Storie di giovani, di amori, di alcool, storie di pendolarismo o di corse in autostrada da Venezia a Trieste, storie minime di vita quotidiana o di straordinaria follia, di tradimenti – dell’amore, dell’amicizia - di viaggi e di permanenza. “È tutto qui”, essenziale anche nel titolo, è una raccolta di racconti del veneziano Matteo Scandolin, classe 1982. Alcuni pezzi sono in versi, altri sembrano sperimentare la prosa, saggiarne le possibilità e le capacità. CONTINUA...