Miracolo a Piombino. Storia di Marco e di un gabbiano, di Gordiano Lupi, è un libro molto particolare, decisamente atipico. È l’alternanza di due storie: quella di un ragazzo, Marco, che cresce sullo sfondo di una Piombino sospesa tra la dimensione scabra della vita e del lavoro e un amarcord poetico popolato da canzoni che hanno segnato la tradizione cantautorale italiana; e quella di un gabbiano, Robert, protagonista anche lui di un percorso di crescita....CONTINUA...
I racconti esistono più o meno da quando esiste memoria umana: ci sono storie narrate da immagini millenarie graffiate sulle rupi e storie che hanno avuto la fortuna di diventare miti o religioni. Raccontare storie è necessario per chi racconta, per chi viene raccontato e per chi si fa raccontare. Le narrazioni ci fanno immaginare e vivere, sognare e sperare, ricordare, pensare e cambiare. Siamo creature parlanti prima, scriventi poi ed è per questo che molte delle storie più belle arrivano dalla tradizione orale, quella che ha attraversato il tempo grazie a parole affidate alle orecchie e alla memoria di chi ha ascoltato e tramandato. Ognuno di noi ha ascoltato racconti, soprattutto chi ha avuto...CONTINUA...
Domenica 10 settembre 2017
Kedougou è una città tranquilla nella quale svegliarsi e noi lo facciamo abbastanza presto, anche per colpa di un tizio che bussa alla nostra porta e che cerca Aliou, il proprietario del campement.
Rimettiamo i nostri effetti negli zaini, alle otto siamo già fuori e prendiamo un taxi per la regional house dei Peace Corps, dove abbiamo appuntamento con Dustin. Lui ci accoglie praticamente in pigiama ma ci ha già preparato tutto quello che ci serve: una tenda, un materassino...CONTINUA...
Da poco più di dieci anni la cosiddetta “Danceability”, grazie ad una tecnica derivata dai principi della Contact Improvisation e grazie all’impegno del danzatore Alito Alessi, pare abbia permesso a molte persone afflitte da handicap fisici di collaborare insieme ai cosiddetti normodotati nella creazione di spettacoli di danza. Il tutto lasciando spazio all’improvvisazione e senza dare luogo a particolari coreografie. Se quindi la “danceability” ha ricevuto un certo riscontro mediatico, situazione ben diversa è quella raccontata dall’insegnante e ballerina Bruna Zarini nel suo “Tango al buio”. È vero che il tango viene considerato capace di stimolare la sfera sensoriale ed emotiva, ma è altrettanto...CONTINUA...
"Idilio di Pulcinella" è una novella scritta da Matilde Serao nel 1914 e tratta dalla raccolta "La moglie di un grand'uomo ed altre novelle scelte dall'autrice", pubblicata nel 1919. Una storia breve e piuttosto semplice nella quale viene affrontato il delicato e profondo tema dell'identità e della maschera, dell'essere e del sembrare. Poche pagine che si leggono in brevissimo tempo e che, per stile e temi, riportano alle atmosfere napoletane del primo novecento. L'ambientazione più adatta, ovviamente, è il teatro. La figura più emblematica è quella di Pulcinella: personaggio carissimo ai partenopei e non...CONTINUA...
Parlare di cannabis in Italia, anche oggi che in molti stati è legalizzata o in via di legalizzazione (vedi Canada), non è facile. Qualche informazione per cercare di contestualizzare la situazione: è legale dal 2013 per uso terapeutico (negli Stati Uniti dagli anni ‘90); da gennaio 2017 è stata autorizzata la produzione di Stato della cannabis terapeutica (Fm2); a CONTINUA...
Sabato 9 settembre 2017
Kaolack è brutta, sporca, trafficata, puzzolente, torrida, basti pensare che i suoi abitanti sono famosi in Senegal per i denti macchiati a causa della pessima qualità dell’acqua.
La città si trova lungo le sponde del fiume Saloum e a soli otto chilometri dalla sua foce. Da secoli è un crocevia commerciale che unisce il nord e il sud del Senegal. I francesi erano ben consapevoli della sua importanza strategica e quando colonizzarono la zona fecero di Kaolack uno dei porti più importanti del paese...CONTINUA...
La critica cinematografica è sostanzialmente concorde nel considerare “Rashômon” un’opera che si discosta dal racconto cinematografico tradizionale e che infatti è stata costruita proprio su una serie di contraddittori flashback: in pratica un modo per soggettivizzare la realtà e nel contempo mostrare come la ricerca della verità sia sempre ostacolata dalla presenza di menzogne, ipocrisie e mistificazioni che nemmeno sono riconosciute come tali da chi le pronuncia. Proprio il film giapponese, diretto da Akira Kurosawa e ispirato da un racconto di Ryūnosuke Akutagawa, potrebbe essere ricordato dai lettori di “Tomàs”, un romanzo dove i sette capitoli rappresentano altrettanti punti di vista su...CONTINUA...
La Svizzera è, nell'immaginario di chiunque, il Paese perfetto. La Svizzera non è l'Italia! In Svizzera è tutto come dovrebbe essere. Eppure Max Lobe, un africano che viene dal Camerun e che in Svizzera ha studiato e vive, ci fa notare che, in fondo in fondo, la Svizzera soffre degli stessi mali di cui soffre un po' tutto l'occidente. Anche in Svizzera si può essere disoccupati. Anche in Svizzera si può essere vittima di razzismo e discriminazione. Anche in Svizzera si corre il rischio che un partito di estrema destra possa arrivare al potere. E, soprattutto, anche in Svizzera i mezzi pubblici non sono mai in orario: proprio come accade in Italia!
Ne "La Trinità bantu" c'è molta della vita...CONTINUA...
La cosiddetta “narrazione”, che attualmente viene tradotta - in virtù del nostro provincialismo - come “storytelling” e messa in cima alle priorità dei politici rampanti, a quanto pare ha fatto danni anche in tempi non sospetti; in particolare nel primo dopoguerra. A farne le spese un mite e coraggioso contadino toscano, Elio Bartolozzi che, nella primavera del 1944, aiutò due partigiani feriti a mettersi in salvo. Quando poi fece ritorno alla sua cascina, i nazifascisti, avvisati probabilmente da un suo vicino, lo arrestarono; e così iniziò un lungo calvario: prima le torture a Villa Triste, poi la reclusione a Fossoli, a Bolzano-Gries, e la deportazione Mauthausen e a Gusen. In questi mesi...CONTINUA...
Follow Us