Categoria:
letteratura italiana
"Miniature" e "I fiori di Hong Kong", i primi due romanzi di Paola Rondini (che non ho letto), sono dei noir. Un briciolo di quel mistero che circonda ogni storia noir si è insinuato anche ne "Il salto della rana" che vero noir non è ma che lascia sospesi in una storia dalle tinte fosche che svelerà se stessa solo a tempo debito. La Rondini è molto brava a maneggiare il mistero e a muoversi con disinvoltura tra gli equivoci e le ambiguità che solo un'invenzione letteraria degna di questo nome sa generare. Non è sempre facile intuire cosa verrà dopo e leggere certi libri diventa una sfida che ogni...CONTINUA...
Laza, sabato 18 ottobre 2014. La sveglia suona alle sei di mattina. Puntuali alle sei e mezza usciamo di casa, fuori è ancora buio, ma non fa per niente freddo. La mia compagna di viaggio è S., una ragazza tedesca di origini ungheresi che nell’ultimo mese è stata mia coinquilina. La nostra destinazione sono le montagne del nord dell’Azerbaigin. Abbiamo un’idea piuttosto precisa di cosa vogliamo vedere anche se...CONTINUA...
Prosopagnosia. Più che lecito chiedersi cosa sia. Trascrivo la definizione riportata nelle note de "Gli amori infelici non finiscono mai" di Isabella Borghese: "Con il termine prosopagnosia (dal greco proposon: faccia e agnosia: mancanza di conoscenza) ci si riferisce al disturbo del riconoscimento di volti". Chi è affetto da tale disturbo, quindi, non è in grado di riconoscere e ricordare i volti delle persone, anche quelli più familiari. Ed è proprio la Prosopagnosia uno degli elementi cardine del secondo romanzo di Isabella Borghese poiché il protagonista maschile, a causa di un incidente...CONTINUA...
Non ha tutti i torti il professor Andrea Ungari quando, nella prefazione a “Il mito di Stalin nell’Europa orientale”, scrive: “il clima di sospetto e il sangue versato per la Rivoluzione vengono descritti senza concessioni letterarie, attraverso la descrizione dei personaggi incontrati, molti dei quali successivamente ‘scomparsi’ nell’universo concentrazionario sovietico, e delle situazioni vissute quando ancora Cucchi aveva libero accesso nei paesi oltrecortina. Ma proprio questo distacco e questa stringente descrizione rendono la scrittura di Aldo Cucchi coinvolgente e affascinante, portando...CONTINUA...
Boulevard: questa parola francese fa venire in mente larghe vie cittadine costellate di luccicanti negozi con articoli di lusso, tuttavia a Baku il Boulevard è un’altra cosa: si tratta di un parco cittadino, o meglio di una striscia di verde larga in media 150 metri, che si estende per quasi quattro chilometri lungo il tratto di costa situato davanti al centro città.
Nominato ufficialmente parco nazionale...CONTINUA...
Murmur è un bambino-gatto che vive con la madre, la bella gatta Belinda, nel mondo degli uomini, in cui però i due sono costretti a camuffarsi per non farsi riconoscere. Murmur va a scuola, la mamma gli taglia ben bene il pelo delle zampine, che così sembrano mani, mentre lei esce solo di notte, avvolta in pantaloni larghi o gonne e ampi foulard, che, insieme a grossi occhiali, la nascondono da sguardi curiosi.
La...CONTINUA...
Baku sta diventando rapidamente una metropoli di tipo occidentale e come tale ci tiene ad avere un’anima “verde”. Quest’esigenza è decisamente in contrasto con il boom edilizio degli ultimi anni, che ha portato alla creazione di grandi grattacieli in centro e di enormi condomini e complessi abitativi in periferia. Esistono parchi e zone alberate sul suolo cittadino, ma non sono sufficienti e a Baku manca un...CONTINUA...
Lungo via Monsignor Bagnoli, ad Avezzano, lì dove incrocia Corso della Libertà, c'è un piccolo slargo. Al centro di questo spazio un busto di bronzo ricorda Mario Pomilio a cui la città di Avezzano ha intitolato anche una delle sue scuole elementari. Non è molto, a dire il vero, considerata la valenza culturale e letteraria dello scrittore abruzzese. Eppure Mario Pomilio ad Avezzano ha vissuto a lungo. Qui ha frequentato il Liceo, qui si è diplomato nel 1939 e qui ha insegnato, nella seconda metà degli anni '40, dopo aver conseguito la laurea in Lettere presso la Normale di Pisa. Poi si trasferirà...CONTINUA...
Non c'è nulla che attiri seriamente la mia attenzione. Poi, alla bancarella dei libri usati, noto un libro ben stretto in un foglio di cellophane. Porta dentro il mio nome e, per curiosità, lo tiro fuori dal mucchio. "Il ritratto di Maria". Sottotitolo "Saga di una famiglia carnica al tempo dei cramars". In copertina osservo il dipinto di una donna anziana che solleva la mano destra sul cuore mentre con la sinistra regge un piccolo libro dalla copertina scura. Accanto a lei un tavolo con un altro libro, un calamaio ed un pennino. Questa donna deve essere Maria, mi dico. Non so nulla della...CONTINUA...
Questo è il primo di una serie di miei reportage da Baku, capitale dell'Azerbaigian, nella quale ho trascorso nove mesi da studente universitario, grazie a un Erasmus. Si tratta di un paese del Caucaso ancora poco conosciuto in Italia e che spero possa incuriosire più di qualcuno.
La metropolitana di Baku non ha né l’estensione né la complessità delle metropolitane di grandi città come Parigi o Londra. Pur...CONTINUA...
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