"La nuit sacrée", la notte sacra: la ventisettesima del mese di Ramadan, la notte della "Discesa" del libro per i musulmani, la notte "nella quale i destini degli uomini vengono suggellati". E' la notte dei bambini e dell'innocenza. Nella notte "fatale" un uomo ormai prossimo alla morte chiama a sé sua figlia. Circa venti anni prima, alla nascita di quell'ennesima femmina, aveva deciso che la bambina sarebbe stata cresciuta come fosse un maschio. Nella notte "in cui i bambini ricevono gli angeli mandati da Dio", l'uomo confessa alla figlia la sua colpa: ammette di aver commesso l'errore più grande della sua vita. Poco prima di morire le chiede perdono e le suggerisce di lasciare...CONTINUA...
“Alla politica spetta allargare le proprie orbite, raccogliere obiezioni soggettive e impolitiche; e alla letteratura invece tocca essere sleale e irriducibile sino in fondo: insistere definitivamente nel dire di no” p.187.
Esce quest’anno, 2017, la prima monografia integralmente dedicata al più importante scrittore sardo vivente, Salvatore Mannuzzu. L’autore di questo studio è Alessandro Cadoni, letterato che poco tempo fa dava alle stampe l’ultimo libro possibile che possa essere scritto su CONTINUA...
I giorni passati, che lentamente affiorano, si fanno vicini per Johanna, figlia unica che ha assistito fino alla fine, in lunghe veglie ospedaliere, la madre malata.
Dopo che tutto si è compiuto, Johanna, ancora con il sacco della biancheria materna, rientra nella vecchia casa dei genitori, in quella casa che era stata anche sua. Compie gesti minimi: entra, fa partire la lavatrice, decide dove stendere la roba, valuta se si asciugherà o meno e intanto, quasi suo malgrado, lembi del passato, spesso dolorosi, ritornano....CONTINUA...
Decisamente un gran bel libro “Confessionali” di Michael Kenna: bello grazie alla veste grafica, agli scatti del fotografo riprodotti su pagine di ampio formato, ed anche alla presenza di contributi che svelano molto di una traccia eloquente “nella ricerca tra uomo e Dio”; oppure, come scrive ancora Tiziano Ghirelli, di un manufatto che è anche “il luogo delle misericordia, lo spazio in cui si fa carne la misericordia”. L’opera fotografica prende spunto da uno scatto datato 2007: Michael Kenna, artista celebre per i suoi paesaggi in bianco e nero ottenuti con esposizioni di molte ore, si trovava a Reggio Emilia per una sua mostra antologica e gli capitò di cogliere l’immagine di un confessionale...CONTINUA...
"Our Souls at Night". Se ne è parlato parecchio di recente per via del film presentato nel corso della 74esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ed interpretato da Jane Fonda e Robert Redford. Tanti apprezzamenti, tanto clamore certo, ma non mi sembra di aver letto o sentito alcun riferimento a Kent Haruf. E' lui l'autore di "Our Souls at Night", "Le nostre anime di notte", il libro dal quale è stata tratta la pellicola diretta da Ritesh Batra oltre che...CONTINUA...
Da quello che abbiamo potuto capire, anche leggendo attentamente l’ampia bibliografia presente del libro edito da Tre Editori, l’opera di George M. Young sui cosiddetti cosmisti rappresenta il contributo più completo e più organico che fino ad ora sia stato pubblicato nei paesi occidentali. In poco meno di trecento pagine Young è riuscito infatti a delineare, con grande chiarezza e con uno stile accessibile anche ai non esperti, le origini remote e lo sviluppo diversificato di un movimento che non è possibile comprendere davvero se non immergendosi in quella che viene definita la “geografia spirituale” della Russia. Salvo aver sempre presente un contesto religioso, spirituale, esoterico che ha...CONTINUA...
Il risveglio è umido a diversi livelli: a livello del letto il materasso è ancora bagnato a causa della pioggia che ha gocciolato dal soffitto per buona parte della notte, a livello del corpo, il caldo mi ha fatto sudare copiosamente durante il sonno e a livello dell’aria, già carica d’umidità anche così di buonora.
Questa è la stagione delle piogge in Senegal: tre mesi in cui violenti temporali rovesciano piogge torrenziali su un terreno arido e spoglio che in breve diventa di un verde così brillante da ricordare molto i prati...CONTINUA...
“Compito dell’indagine storica nel campo della gastronomia non può essere soltanto quello di assegnare sterili primogeniture o certificati di residenza quanto invece di tracciare linee diacroniche, ipotizzare influenze, comprendere meccanismi, testimoniare presenze e infine contestualizzare in un ordito storico più ampio e articolato quello che, nei fatti, può essere considerato come uno studio della morfologia di un piatto e l’evoluzione del gusto nei secoli” (pp. 69). Così Marco Blanco nel suo “Quaderni di Archestrato Calcentero”, monografia che intende “raccontare alcuni aspetti della cucina siciliana aristocratica e conventuale ma anche del gusto attraverso l'evoluzione di alcune celebri...CONTINUA...
A Palermo, al centro dell'Albergheria, tra le abbanniate dei mercanti di Ballarò e il campanile di Santa Chiara, c'è la piazzetta delle Sette Fate. Tutti conoscono la leggenda: "la notti cci vinìanu sette donni di fora, tutti una cchiu bedda di 'n'àutra. 'Sti donni si purtavanu quarchi omu o puramenti quarchi fimmina chi cci parìa a iddi, e cci facianu vidiri cosi mai visti: balli, sònura, cummiti, cosi granni. E vonnu diri puru ca si li purtavanu supra mari, fora fora, e li facianu caminari supra l'acqua senza vagnàrisi. Ogni notti faciànu 'stu magisteriu, e poi la matina spiriànu e un si nni parrava cchiu". Sette femmine, una più bella dell'altra, appaiono di notte e rapiscono...CONTINUA...
Il titolo, da solo, mi ha richiamato alla mente Emile Cioran. Ma il libro di Cocteau è altro.
"Sento una difficoltà di essere. Questo risponde Fontenelle centenario mentre sta per morire […] Solamente che la sua è dell'ultima ora. La mia è data da sempre". Essere comporta difficoltà. Soprattutto quando si è spiriti complessi ed eclettici come Cocteau. Perché l'artista parigino ha cercato molteplici e differenti forme per esprimersi? E' lui stesso a spiegarlo: "Senza dubbio perché la mia semente voli un po' dovunque. Il soffio che abita in me io lo conosco male, ma non è tenero. […] Non è ispirazione, è espirazione che bisogna dire. Perché questo soffio viene da una zona in cui...CONTINUA...
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