Categoria: letteratura italiana

Bellezza Simone Attilio

Ucraina. Insorgere per la democrazia

Non devono meravigliare le reazioni furiose all’articolo di Roberta Zunini, “L’internazionale fascio-comunista di Putin”, pubblicato sul Fattoquotidiano del 2 settembre 2014. Leggiamo qualche passaggio: “A Yalta, il fine settimana scorso, è avvenuto un piccolo ma intenso capovolgimento della storia, passato inosservato a molti media occidentali. Proprio per il suo valore simbolico, il Cremlino, anche se non direttamente, bensì ‘attraverso strutture parastatali’ – come ha spiegato il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, unico italiano invitato – ha organizzato qui una due giorni intitolata ‘Russia...CONTINUA...

Riba Raffaele

Un giorno per disfare

Il 12 aprile 2004, dodicesimo anniversario di Disneyland Paris, tra la folla delle migliori occasioni, Pluto compie un gesto inconsulto: "Si libera della testa mostrando scandalosamente che nell'animale c'è l'uomo. E l'uomo sfila la sua mano dal guanto di peluche, si apre il torace con la precisione di un tassidermista ed estrae una bottiglietta di Evian. Se la vuota addosso, prende un cerino e si dà fuoco mentre guarda tutti gli altri tra cui ci sono io che lo fotografo come un giapponese davanti a un'opera d'arte". L'io, per inciso, è Jacques Vian, inviato di "Le Monde", e voce narrante...CONTINUA...

Barison Iacopo

Stalin + Bianca

Stalin lo chiamano Stalin per via dei baffi che porta. Ha appena compiuto 18 anni e deve gestire la rabbia, il suo disturbo di sempre. Bianca, invece, è una ragazza coi capelli lunghi e sottili, bellissima e cieca. Entrambi recepiscono il mondo come possono: Stalin lo raccoglie con la sua immancabile videocamera, Bianca lo racconta con poesie che detta ad un registratore. La loro città non ha nome, così come resta anonimo tutto lo spazio in cui i due protagonisti del secondo romanzo di Iacopo Barison si muovono. Non ci sono mai coordinate precise perché, in fin dei conti, non servono. Il mondo...CONTINUA...

Congiu Massimo

L’Ungheria di Orbán

Sappiamo bene che euroscetticismo e crisi della democrazia - o almeno di quella democrazia che abbiamo pensato di conoscere dal dopoguerra in poi - sono due fenomeni di stretta attualità e con i quali ogni nazione del vecchio continente, a seconda della sua storia e sistema sociale, probabilmente ha già avuto a che fare. Uno degli esempi più eclatanti è quello dell’Ungheria di Orbán, il premier conservatore al potere dal 2010. Esempio eclatante di cui si è letto molto sui quotidiani italiani, almeno nei giorni caldi delle polemiche tra...CONTINUA...

Giavazzi Francesco, Barbieri Giorgio

Corruzione a norma di legge. La lobby delle grandi opere che affonda l’Italia

Quando recentemente si è scoperchiata la fogna del MoSE, la grande opera ideata per risolvere il problema dell’acqua alta a Venezia, il nostro premier Silvio Renzi se ne è uscito con una frase del tipo “non è un problema di leggi ma di persone”. Di diverso avviso gli autori di “Corruzione a norma di legge”, Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri. Non sappiamo se per questo finiranno nel mazzo dei gufi e dei  rosiconi, ma tant’è: “Ci sono due tipi di corruzione: la corruzione per infrazione delle regole e la corruzione delle regole stesse […] Il secondo tipo di corruzione è più ambiguo perché nessuna...CONTINUA...

Maraini Dacia

Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza

Sono arrivata a "Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza" di Dacia Maraini per pura curiosità. Onestamente: mi aspettavo qualcosa di meglio. Una famosa autrice che scrive di una delle sante più celebri e celebrate della tradizione italiana mi aveva lasciato immaginare un'opera complessa, magnifica, profonda, sorprendente. No. Niente di tutto questo. "Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza" non è propriamente un saggio perché non ne ha la forza oggettiva né la struttura; non è un romanzo perché non inventa né ricostruisce nulla; non è un'agiografia perché la vita della Santa...CONTINUA...

Dotti Vittorio, Sceresini Andrea

L’avvocato del diavolo

“‘Perché non facciamo qualche trasmissione educativa?’ Lui mi guardò stupefatto, come se avessi detto chissà quale assurdità: ‘Ma ce le abbiamo già – esclamò, - non hai mai visto i programmi di quiz di Mike Buongiorno?’” (pag.48). Nel libro di memorie di Vittorio Dotti, una delle prime “colombe” di Forza Italia ad essere state impallinate, ne troviamo parecchi di questi siparietti tra l’attuale padre costituente Silvio Berlusconi e il suo ex avvocato e stretto collaboratore. Scritto in collaborazione con Andrea Sceresini, è la storia di un lungo rapporto professionale ed umano, dal 1980 al 1996...CONTINUA...

Ferrarese Lapo

Vecchi amici. Racconti horror

Sono undici i racconti che compongono la nuova opera di Lapo Ferrarese “Vecchi amici”: un libro breve per altrettanto brevi incursioni nell’incubo e nell’insolito, che per lo più non lasciano spazio ad un vero e proprio epilogo. Siamo dalle parti del cosiddetto finale aperto, molto in voga nei romanzi “di genere”: quelli che vengono definiti “squarci improvvisi su mondi ignoti” non si chiudono quindi in maniera compiuta e lasciano il lettore in un limbo di voluta incertezza. Probabilmente il modo migliore per dare forma all’irrazionale che non vuole spiegazioni e che si nutre appunto di incubi...CONTINUA...

Capecelatro Giuliano

Passeggiate d’autore

Nell’introduzione al suo libro Giuliano Capecelatro scrive che “saltabeccare di targa in targa, porgere un occhio a quelle iscrizioni che ricordano il soggiorno romano di personaggi illustri, la nascita o la residenza di chi vi era nato o solamente vi era vissuto, tentare una Spoon River della fama, non è che uno tra i mille e mille modi di ricomporre quel puzzle che è una città, che è particolarmente Roma” (pag. 11). Saltabeccare ma non troppo visto che l’ex inviato dell’Unità, cil suo “Passeggiate d’autore”, ci ha proposto quattro percorsi: da Piazza del Campidoglio a Piazza Farnese, da via dei...CONTINUA...

Meotti Giulio

Ebrei contro Israele

Andrea Consonni, nel regalarmi "Ebrei contro Israele", è stato previdente: "Meotti non è propriamente amato a sinistra", mi ha scritto. Non conosco Meotti quindi, dopo aver letto il suo ultimo libro, ho deciso di fare qualche ricerca in Rete per capire chi sia. Nato ad Arezzo, laureato in Filosofia, giornalista de "Il Foglio" dal 2003, autore di alcuni libri, curatore di un sito personale in cui scrive solo in inglese, non ebreo, strenuo difensore delle politiche di Israele, sembra occupare posizioni ultraconservatrici e, giusto per aggiungere un pizzico di pepe al tutto, non molto tempo...CONTINUA...