Risultati della Ricerca: Poli Paolo

Autori Vari

11 settembre. I miti da smontare. Perché le teorie cospiratorie non possono reggere al confronto con i fatti

Tra gli effetti dell’attentato dell’11 settembre 2001, oltre alle migliaia di morti ed il pretesto per una politica di menzogne travestita da guerra contro il terrorismo, uno in particolare ha assunto caratteri di fiorente business: il complottismo. Come giustamente scrivono i curatori del libro: “Le macerie erano ancora fumanti e già nascevano le prime teorie complottiste, una marea che è avanzata negli anni fino a insinuare nell'opinione pubblica la ragionevolezza del dubbio: nessun aereo avrebbe colpito il Pentagono, le Torri Gemelle sarebbero state demolite con esplosivi e il governo Usa sarebbe...CONTINUA...

Barbacetto Gianni

Il Celeste. Ascesa e declino di Roberto Formigoni

E’ di qualche anno fa l’autobiografia di Mino Martinazzoli,“Uno strano democristiano”. Leggendo “Il Celeste” mi è tornato in mente questo titolo e ho capito che in fondo per il buon Martinazzoli ci stava tutto: un politico che si era preso l’onere di archiviare un partito da tempo in decomposizione e che, negli anni del primo berlusconismo rampante, aveva scelto di essere un perdente pur di non intrupparsi con certe compagnie. Considerando il personale politico che  ormai rappresentava la Democrazia Cristiana proprio un democristiano “strano”. Parimenti il titolo del libro di Barbacetto dedicato...CONTINUA...

Barbacetto Gianni, Gomez Peter, Travaglio Marco

Mani pulite. La vera storia, 20 anni dopo

“Vent’anni fa si spariva dalla vita politica per un avviso di garanzia. Oggi nemmeno una condanna in Cassazione viene considerata quanto basta (e avanza) per levarsi di torno […] Con il lupo che fa la vittima, e l’agnello già mangiato e digerito da un paese smemorato, ipnotizzato, incapace di ritrovare il bandolo della propria dignità”. Così Michele Serra il 28 agosto 2013 su "Repubblica". Tutto giusto, salvo quella frase iniziale. Pochi tra coloro che vent’anni fa hanno ricevuto un avviso di garanzia, nel pieno delle inchieste sulla corruzione e sui finanziamenti illegali ai partiti, e magari...CONTINUA...

Barella Guido

La tortura del silenzio

Paolo Rumiz lo ha definito il Simon Wiesenthal dei crimini del comunismo rumeno ma, leggendo “La tortura del silenzio”, Marius Oprea ci potrà ricordare semmai Mizushima dell’Arpa Birmana, votato a dare degna sepoltura ai commilitoni morti durante la guerra. La storia di Oprea ci viene raccontata da Guido Barella, giornalista del Piccolo, che anni fa conobbe questo strano tipo di archeologo, pressoché sconosciuto in Italia, e da allora, grazie a frequenti viaggi in Romania, ha potuto testimoniare la sua attività: già dissidente al crepuscolo della dittatura di Ceaucescu, ha fondato successivamente...CONTINUA...

Pezzoli Nicola

La campagna Plaxxen

Se nessuno mi avesse detto che "La campagna Plaxxen" è opera di Zio Scriba (al secolo Nicola Pezzoli), l'avrei capito ugualmente. Perché leggendo l'ultima fatica dello scrittore lombardo mi è sembrato di essere stata proiettata direttamente nel cuore polemico ed anticonformista del suo blog. Tra le pagine d'invettiva, di denuncia, di dissacrazione che solitamente popolano lo spazio virtuale che frequento da alcuni anni. Il legame tra "La campagna Plaxxen" e la cosiddetta blogosfera è estremamente forte. Non è un caso, quindi, che all'interno dell'e-book (perché di e-book si tratta stampabile solo...CONTINUA...

Carfora Anna, Tanzarella Sergio

Il cristiano tra potere e mondanità. 15 gravi malattie secondo papa Francesco

Il discorso di papa Francesco del 22 dicembre 2014 alla Curia Romana lo possiamo leggere in appendice al saggio di Anna Carfora e Sergio Tanzarella: probabile che auguri del genere, di fronte a cardinali che si sono fatti riconoscere per comportamenti tutt'altro che cristallini, non siano stati troppo graditi. Difatti Bergoglio, in quell'occasione, sulla linea dell’Evangelii gaudium, ha elencato ben quindici "malattie" responsabili di aver condizionato pesantemente la vita della Chiesa e dei fedeli (ricordiamo la malattia del sentirsi immortale, dell'impietrimento spirituale, del funzionalismo...CONTINUA...

Gomiti Sergio

L’ Isolotto. Una comunità tra Vangelo e diritto canonico

Sono passati oltre quarant'anni dal processo a carico dei rappresentanti della comunità dell'Isolotto, ma probabilmente il tempo trascorso non ha ancora permesso una valutazione serena dell'esperienza pastorale di Don Mazzi e c'è da pensare che rimangano tuttora intatti molti dei pregiudizi che hanno colpito la comunità nella controversia con la Curia di Firenze. Proprio per questa ragione, in qualche modo per permettere che i pregiudizi lascino il passo ai giudizi, Sergio Gomiti, uno dei preti protagonisti della vicenda, ha inteso proporci una cronistoria di quanto accadde tra il 1957 e il 1999...CONTINUA...

Nogaro Raffaele, Tanzarella Sergio

Francesco e i pentecostali

Il pastore Giovanni Traettino, in occasione dell'incontro con papa Bergoglio, ha citato S. Francesco: "Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile" (pp.153). La frase non è di semplice circostanza ma rivela una sensibilità - francescana appunto - che ha molto a che fare con il nuovo pontificato di Jorge Bergoglio: a  Caserta, il 28 luglio 2014, l'abbraccio tra il Papa e la locale comunità pentecostale ha in qualche modo rotto un tabù e mostrato cosa vuol dire teologia dell'accoglienza e "diversità riconciliata". Raffaele...CONTINUA...

Wallace David Foster, Costello Mark

Il rap spiegato ai bianchi

Non è necessario essere dei grandi esperti di rap – hip hop per capire che dal 1989, anno di pubblicazione di “Signifying Rappers”, l’opera a quattro mani di David Foster Wallace e di Mark Costello, in quel campo musicale -  ammesso che di musica si possa parlare - sono cambiate molte cose. D.F. Wallace poteva scrivere che “il mondo dei concerti rap, come la musica rap in sé, è ermeticamente chiusa alle facce bianche” (pp.100), salvo poi citare il “rap bianco per le masse bianche (gli esecrabili Beastie Boys)” (pp.131), comunque ancora un’eccezione rispetto un nascente commercio monopolizzato da...CONTINUA...

De Lucia Michele

Matteo Salvini sottovuoto spinto

Dopo “Il berluschino” dedicato al Matteo di Rignano, Michele De Lucia è tornato in libreria con l’altro Matteo della politica nazionale: Salvini. Due pamphlet per due Matteo ufficialmente antagonisti, ma, come hanno capito tutte le persone di buon senso, anche capipopolo che avrebbero molto da perdere dall’assenza del proprio omonimo. Ambedue capaci di parlare alla pancia della gente - De Lucia, sapendo cosa ne esce, parla più schiettamente di intestino -  hanno attinto voti, o comunque hanno ricevuto consensi, da un elettorato che sembrava precluso sia al Pd che alla Lega: il Matteo-premier, il...CONTINUA...