Risultati della Ricerca: Terra Dino

Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 9 – Khiva, la Zona Desertica, un Minareto Incompiuto e delle Mura di Fango

Khiva, Hotel Xiva Atabek Lunedì 27 aprile 2015 ore 23:40 La sveglia suona presto stamattina, la giornata sarà lunga e abbiamo molti chilometri da percorrere per arrivare a Khiva. Facciamo colazione rapidamente, il tassista è già fuori che ci aspetta. Il nostro mezzo per oggi è un minivan semi-nuovo dotato di sedili comodi e perfino di aria condizionata, il che va aldilà delle nostre più rosee previsioni. Con...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 7 – Bukhara, un Minareto Millenario e un Massaggio Molto Intenso

Bukhara, B&B Rustam – Zuxro sabato 25 aprile 2015 ore 23:46 Svegliarsi a Samarcanda è un piacere: anche oggi mi alzo di buon umore e sento di aver dormito benissimo. Il nostro treno per Bukhara parte verso mezzogiorno, abbiamo quindi il tempo per visitare un ultimo monumento di Samarcanda: il mausoleo di Gur-E-Mir, dove riposa il celebre Tamerlano, di cui tanto abbiamo sentito parlare negli ultimi giorni...CONTINUA...

Piretto Gian Piero

Indirizzo: Unione sovietica. 25 luoghi di un altro mondo

"Indirizzo Unione Sovietica" segue di tre anni "La vita privata degli oggetti sovietici", sempre dell'ottimo Gian Piero Piretto; ma questa volta l'autore sembra aver approfondito ancor di più le peculiarità di una cultura e di usi e costumi solo in parte condizionati dal regime comunista. Come scrive Marco Belpoliti nella prefazione, qualsivoglia analisi non può prescindere dal paesaggio russo, dalle immense distese di terra che si contrappongono agli spazi angusti della vita sociale. Un contesto che ha predisposto ad un'atavica malinconia ("sentimento struggente che promana dallo spazio immenso")...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 4 – Samarcanda, un Treno ad Alta Velocità e le Madrase

Samarcanda, Emir B&B giovedì 23 aprile 2015 ore 23:58 Il risveglio alle cinque di mattina si rivela meno tragico del previsto e, dopo una rapida colazione, arriviamo senza troppi problemi alla stazione dei treni. Prima di entrare nell’edificio vero e proprio dobbiamo passare un primo controllo di sicurezza, mostriamo così i passaporti e i biglietti ai poliziotti di guardia. Il secondo controllo avviene...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Mamma Vado in Uzbekistan: Parte 2 – Tashkent, il Macellaio Cambiavalute e il Bazar

Tashkent, Topchan Hostel martedì 21 aprile 2015 ore 23:01 Il nostro sonnellino rigenerativo dura fino alle nove, quando ci svegliamo tutti e tre in rapida successione. Ora che sono un po’ più lucido ho modo di guardarmi intorno e noto che l’ostello è stato chiaramente aperto da poco: i muri sono ancora puliti, tutti i mobili sono in perfetto stato e i letti odorano ancora di nuovo. La struttura non è molto...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: Ganja e le Zone del Confine Militarizzato – Parte 2

CAMERA PICTURES25 marzo 2015 ore 21.53 Hotel Ganja, Ganja Dopo aver visitato le ben poche attrazioni offerte dalla città di Ganja decidiamo di prendere una marshrutka e dirigerci verso Göy Göl: questo villaggio venne fondato intorno al 1819 da un gruppo di famiglie di agricoltori tedeschi. Tedeschi? Nel Caucaso? Tutto trova spiegazione nella volontà dello Zar di diffondere la nota tenacia lavorativa...CONTINUA...

Cinnella Ettore

Ucraina. Il genocidio dimenticato (1932-1933)

Nazionalismo e imperialismo, e non solo comunismo e collettivizzazione, sono alcune delle parole chiave presenti nell'ultimo libro di Ettore Cinnella dedicato al genocidio dei contadini sovietici. Parole che, come ha subito evidenziato l’autore, assumono un particolare significato alla luce anche della guerra non dichiarata tra la Russia di Putin e l’Ucraina di Porošenko. Le ricerche di Cinnella, non ci svelano soltanto le premesse e gli esiti devastanti dell’holomodor, ma anche le colpe degli storici e dei paesi occidentali che non vollero vedere o non furono in grado di comprendere cosa stava...CONTINUA...

Filali Azza

Ouatann. Ombre sul mare

Pagina 317. Nota 12: "La parola araba ouatann (che può essere scritta anche watan) significa 'patria', ma anche, in senso più ampio, un sistema di valori e tradizioni condivisi". Una parola che, nel dipanarsi della storia intessuta da Azza Filali, scorre via veloce tra i tanti dettagli che raccontano l'identità di una terra. Il senso dell'ouatann è insegnato a scuola, durante la lezione di educazione civica imposta da un insegnante ai suoi piccoli allievi che, ovviamente, non sanno neppure cosa sia. La forza di "Ouatann. Ombre sul mare" è nelle impressioni che lascia trapelare...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: A Piedi Attraverso le Montagne Più Isolate – Parte 4

Baku, 23 maggio 2015 I primi timidi raggi del sole che filtrano attraverso la tenda ci svegliano dolcemente. Dato il notevole sforzo fisico dei giorni precedenti speravo che oggi sarebbe stato dedicato semplicemente al viaggio di ritorno a Baku, ma Cavid ha altri piani. Vuole esplorare la zone vicino ad Afurca ed in particolare desidera vedere se riesce a trovare un sentiero che porti fin sopra la cascata....CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: A Piedi Attraverso le Montagne Più Isolate – Parte 3

Prato nei pressi del villaggio di Afurca, 22 maggio 2015 Mi sveglio con la tipica sensazione di umidità che si prova dopo aver passato la notte in tenda ad alta quota. Uscendo dalla tenda vedo che in cielo non c’è nemmeno una nuvola e che l’aria tersa del mattino ha reso il paesaggio ancora più bello della sera prima. La colazione prevede tè e frutta secca, con qualche pezzo di cioccolato. I pastori sono già...CONTINUA...