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Francesco Ricapito
“Come l’economia di mercato è diventata una religione”, recita il sottotitolo di questo che più di un libro è la sintesi di un’opera più estesa sempre dello stesso autore e chiamata “The Market As God”. Questo riassunto si basa sul testo di una conferenza tenuta dall’autore a Trento presso la Fondazione Bruno Kessler ad ottobre 2016.
L’autore in questione è Harvey Cox, pastore battista divenuto uno dei maggiori teologi statunitensi e per anni professore presso l’Università di Harvard. Se si riesce ad andare oltre la prefazione di Paolo Costa, interessante ma non certo semplice, ci si troverà...CONTINUA...
La trama di questo romanzo d’esordio non è certo delle più originali o delle più complesse: un seduttore seriale tra i trenta e i quaranta che finalmente incontra una donna che sa tenergli testa e che per un periodo gli fa cambiare idea.
I punti di forza sono altri: l’accuratezza del personaggio, la ricostruzione fedele dell’ambiente degli espatriati e il particolare interesse verso le scienze sociali che pervade tutta la narrazione.
Il protagonista, che parla in prima persona, è Nick e a meno di non essere dei seduttori seriali, ci si mette poco a prenderlo in antipatia e a giudicarlo un...CONTINUA...
A leggerne la sinossi uno si aspetterebbe un libro sulla fine del mondo: un misto di azione e di tragicità dove la terra impazzisce e il mondo come lo conosciamo arriva al termine, una sorta di parallelo letterario di quel genere cinematografico ormai noto come disaster movie. Aspettative giustificate anche dall’origine del titolo, i “pellegrini del sole” infatti sono descritti come un gruppo di monaci norvegesi che riescono a sopravvivere nutrendosi dei raggi solari, come si fa allora a non aspettarsi un’avventura alla ricerca di questi misteriosi monaci?
La verità è che questi monaci...CONTINUA...
“Cordiale”, questa è forse la parola migliore per descrivere questa prima tappa italiana del tour del rocker canadese: il “Get Up Tour” è partito a gennaio 2016 insieme all’uscita dell’omonimo album e terminerà a dicembre 2017 dopo la bellezza di cento ottantuno concerti in quarantuno paesi diversi. Non male per un signore di cinquantotto anni che ormai calca le scene internazionali da più di quaranta.
Se non c’è il tutto esaurito, ci si è andati molto vicini. Tra le tribune si vedono pochi posti liberi e nel parterre invece sembra non esserci più spazio, in tutto ci saranno all’incirca cinquemila...CONTINUA...
Mercoledì 13 settembre 2017
Ci svegliamo di buon’ora, alle sei e quindici. Moussa, il gestore del campement, ieri ci aveva proposto una gita sul Plateau, l’altopiano oltre la cascata, per visitare delle grotte e a noi era sembrata una buona idea.
Facciamo colazione con quel che resta del riso con pesce secco e avocado della sera prima, le quantità erano veramente esagerate per due persone. Ad aspettarci fuori...CONTINUA...
Martedì 12 settembre 2017
Il risveglio è provocato più dall’acido lattico che da altri fattori.
Le fatiche del giorno prima si fanno sentire, sia io che Jamie abbiamo le gambe rigide, le spalle doloranti ed una probabile carenza di sali minerali. Lei sotto i piedi ha pure due vesciche dalle dimensioni ragguardevoli.
Con una camminata da ottantenni in casa di riposo andiamo verso il ristorante dell’hotel per consumare una...CONTINUA...
Lunedì 11 settembre 2017
Non ci sembra vero di svegliarci e di essere ancora ragionevolmente asciutti. La tenda ha retto e quando usciamo vediamo un cielo terso, le nuvole sono arrivate con il buio e se ne sono andate con l’alba, come un animale notturno.
Per colazione ci spostiamo su una roccia piatta là vicino: apro un pacchetto di Bisko, popolari biscotti senegalesi, tondi, molto piccoli, con il bordo leggermente...CONTINUA...
Domenica 10 settembre 2017
Kedougou è una città tranquilla nella quale svegliarsi e noi lo facciamo abbastanza presto, anche per colpa di un tizio che bussa alla nostra porta e che cerca Aliou, il proprietario del campement.
Rimettiamo i nostri effetti negli zaini, alle otto siamo già fuori e prendiamo un taxi per la regional house dei Peace Corps, dove abbiamo appuntamento con Dustin. Lui ci accoglie...CONTINUA...
Sabato 9 settembre 2017
Kaolack è brutta, sporca, trafficata, puzzolente, torrida, basti pensare che i suoi abitanti sono famosi in Senegal per i denti macchiati a causa della pessima qualità dell’acqua.
La città si trova lungo le sponde del fiume Saloum e a soli otto chilometri dalla sua foce. Da secoli è un crocevia commerciale che unisce il nord e il sud del Senegal. I francesi erano ben consapevoli della sua importanza...CONTINUA...
Durante il mio soggiorno in Senegal capitò una sera in cui fummo invitati a cena a casa della nostra domestica Marie: trentacinque anni, sposata con sei figli e ciononostante un fisico ancora longilineo ed un viso angelico, solo un seno debordante tradisce le numerose gravidanze. Maria abita di fianco a sua madre, Thèrese, la quale ha lavorato presso la stessa ONG per vent’anni prima di andare in pensione e lasciare il posto alla...CONTINUA...
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