Categoria: storia

Böhler Britta

La decisione

Tre giorni. E' in soli tre giorni che si concentra la storia narrata dalla scrittrice esordiente, già avvocatessa internazionale, olandese d'origine tedesca, Britta Böhler nel romanzo "La decisione". Tre giorni in cui la vita e la mente di Thomas Mann vengono messe a dura prova. Venerdì 31 gennaio 1936, il popolare scrittore tedesco, già vincitore del Premio Nobel, già apprezzato in mezzo mondo grazie alle sue opere, ormai costretto all'esilio per colpa di Hitler, consegna la sua lettera di condanna del regime nazista alla redazione del quotidiano svizzero "Neue Zürcher...CONTINUA...

Salvayre Lydie

Non piangere

Un romanzo, un mémoire, un'autobiografia, una saga familiare, una denuncia, un resoconto storico. Dentro "Non piangere" c'è tutto questo. E forse qualcosa in più, per chi sa leggerlo e scovarlo. Lydie Salvayre ha il talento e l'ispirazione delle buone scrittrici, ha l'originalità e la forza di chi è nata per raccontare. In "Non piangere" (premio Goncourt) la scrittrice francese, dalle inequivocabili radici spagnole, ha saputo mescere ed incastrare due grandi storie: quella tutta personale, per questo intima e speciale, di sua madre Montse e quella sicuramente più famosa, ma altrettanto intima e...CONTINUA...

Rovelli Marco

La guerriera dagli occhi verdi

Ho voluto vederli subito gli occhi verdi di Avesta. Appena terminato il libro di Marco Rovelli sono andata alla ricerca del volto di questa donna e, tra i grovigli di internet, l'ho trovato in fretta. Eccola Avesta. Un paio d'occhi che riverberano il colore della divisa da guerriera. Un viso sottile, segnato da quella che definisco l'algebra perfetta delle rughe, linee che raccontano un'esistenza d'azione e pensieri. Mascolina, decisamente. Non sembrano pervenire tracce di debolezza o di smarrimento. Non oso neppure immaginare cosa abbiano visto quegli occhi verdi. Invece Marco Rovelli lo ha fatto...CONTINUA...

Hamadi Shady

La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana

"La felicità araba" è un libro obsoleto. Infatti della rivoluzione siriana raccontata da Shady Hamadi, iniziata nel marzo del 2011 in maniera pacifica, vivace e propositiva soprattutto grazie a tantissimi giovani che scendevano in piazza, oggi, nel 2016, non rimane praticamente nulla. Quando Hamadi ha scritto le pagine de "La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana", probabilmente mettendo insieme testi scritti per ragioni diverse in momenti diversi, la rivoluzione siriana, vista con...CONTINUA...

Scego Igiaba

Adua

Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. Adua - Paternale - Zoppe. L'andamento del romanzo di Igiaba Scego, scrittrice italiana di origini somale, è sempre lo stesso. Un ritmo sinuoso e persistente come quello di una danza africana. Adua si chiama Adua perché suo padre ha voluto imporle il senso di una storica battaglia: "Ti ho dato il nome della prima vittoria africana contro l'imperialismo. Io, tuo padre, stavo dalla parte giusta. E non devi mai credere il contrario". Il tono perentorio ed inflessibile è quello che qualifica tutte le "paternali" del romanzo, inserti che scandiscono...CONTINUA...

Rayfield Donald

Stalin e i suoi boia. Una analisi del regime e della psicologia stalinisti

Sappiamo che Cicerone scrisse della "Historia magistra vitae" ma anche che il suo insegnamento non ha mai avuto molta fortuna. Ne ha preso atto Donald Rayfield che, proprio al termine del suo libro dedicato a Stalin e ai suoi scherani, ci dice quanto ancora sia attuale l'eredità del dittatore sovietico: "Nel 2003 lo stato russo è governato da un uomo che, per scelta e carriera, è un successore di Jagoda e Beria". Ed ancora: "I testi scolastici di storia [ndr: della Russia putiniana], con rare eccezioni, tramandano in silenzio il primato dello stalinismo. Finché la storia non verrà interamente raccontata...CONTINUA...

Sut Adriano Angelini

Jackie

Jacqueline Lee Bouvier Kennedy Onassis. O Jackie, come la chiamavano in molti. Donna ammirata ed adorata ma anche invidiata, vituperata e sbeffeggiata. Personaggio che, ad oggi, continua a mantenere il titolo indiscusso di icona di stile e d'innata eleganza. Figura carismatica del jet set planetario degli anni cinquanta, sessanta e settanta. First lady ma anche vedova del Presidente JFK. Sposa tradita e madre. Presunta amante del fratello del marito morto e poi moglie dell'anziano e ricchissimo armatore greco CONTINUA...

Hirsi Ali Ayaan

Eretica. Cambiare l’Islam si può

Cambiare l'Islam si può? Una domanda a cui, personalmente, non so rispondere. Ayaan Hirsi Ali, invece, crede che cambiare l'Islam, quello più violento, estremista, intollerante ed illiberale sia possibile. E ritiene di non essere né una folle né una utopista. Secondo l'autrice di "Eretica", tradotto e pubblicato da Rizzoli, l'Islam deve sottoporsi ad una mutazione radicale se non addirittura epocale che preveda, prima di tutto, la revisione del Corano, l'immutato ed immutabile testo sacro dei musulmani. La Bibbia, che è pur sempre la Bibbia, ha subito nei secoli diverse mutazioni e varie riletture...CONTINUA...

Pescali Piergiorgio

S-21. Nella prigione di Pol Pot

Se si dovesse dare retta all' Historical Novel Society, secondo cui "per essere ritenuto storico, un romanzo deve essere stato scritto almeno cinquanta anni dopo gli eventi descritti", allora "S-21" di Giorgio Pescali non dovrebbe essere apprezzato come esempio di "narrativa storica". Comunque la si voglia pensare il senso dell'operazione editoriale è piuttosto chiaro: "La storia [ndr: di Vann Nath], combinata con altre decine di testimonianze, sono state trasformate in un romanzo dalle vicende, lucide e dolorose" (dalla quarta di copertina). Vann Nath, morto nel 2011, è stato un pittore cambogiano...CONTINUA...

Gigante Valerio, Kocci Luca, Tanzarella Sergio

La grande menzogna

Sul portale "centenario1914-1918.it", progetto governativo che si dice ispirato al "recupero della memoria storica", possiamo leggere le parole di Napolitano: "ricordare la Grande Guerra, l'eroismo e il sacrificio dei soldati e della cittadinanza, e tutte le vicende - politiche, culturali, civili - ad essa legate come episodio di fondamentale importanza nel processo di costruzione dell'identità europea, della nostra storia nazionale, e di coesione tra gli italiani di ogni regione". E poi a seguire tutta una serie di affermazioni che sanno appunto di celebrazione e poco altro. Proprio quale antidoto...CONTINUA...