Categoria: letteratura italiana

Lupi Gordiano

Yoani Sánchez. In attesa della primavera

Appena terminato di leggere “In attesa della primavera” mi son subito chiesto come potevo definire il libro di Gordiano Lupi. Biografia, antologia oppure opera di storia contemporanea? Probabilmente un libro che riunisce tutti questi aspetti, ovvero la biografia di una dissidente cubana, l’ormai celebre Yoani Sánchez, raccontata grazie ad ampia selezione di scritti tratti dal suo blog Generación Y; ma anche la storia di una nazione, Cuba, sotto il giogo di una ultradecennale dittatura, e, di riflesso, la storia della cattiva coscienza di una sinistra, ormai minoritaria (in Italia quella maggioritaria...CONTINUA...

Eco Umberto

Scritti sul pensiero medievale

Ricordiamo tutti che il più grande successo editoriale di Umberto Eco è stato “Il nome della rosa”, ambientato in un medioevo cupo e inquietante, dove peraltro le digressioni storico-filosofiche abbondano. Una scelta quella del medioevo e del piano di lettura semiologico che non aveva niente di improvvisato, ma frutto di studi accademici decennali. Prova evidente di questo profondo interesse da parte di Umberto Eco è proprio la sua ultima pubblicazione per Bompiani: un volume di dimensioni importanti (oltre milletrecento pagine arricchite da bellissime illustrazioni) che presenta una raccolta di...CONTINUA...

Balzoni Piero

Animali migratori

Ci sono libri che, dopo un po' di tempo che li hai letti, ti accorgi che sono ancora lì. Magari non ti ossessionano con la loro presenza, non sono di quelli cui non fai altro che pensarci e ripensarci e ripensarci, ma ci sono. Se ne stanno in disparte, in un cantuccio forse, forse persino rannicchiati per non occupare troppo spazio, in silenzio per non dare fastidio, ma se ti capita di volgerci lo sguardo li vedi, e sorridi. Se ti capita di parlarne, non puoi farne a meno di enumerarne le qualità, e i difetti, certo, ma più le qualità. Tu li hai letti e li hai trovati...CONTINUA...

Marani Matteo

Dallo scudetto ad Auschwitz. Vita e morte di Arpad Weisz, allenatore ebreo

Neppure gli amanti del calcio autentico, quello che ha fatto storia e che non si scolla da trionfi e nomi memorabili, possono esimersi dalla colpa di aver dimenticato Arpad Weisz. Il suo nome, che pure ha fatto brillare per alcuni campionati l'Inter e il Bologna, sembra essere stato rimosso senza troppi sforzi. Chi è Arpad Weisz? Ce lo racconta, in maniera appassionata e con dovizia di dettagli, il giornalista Matteo Marani. Mi sono avvicinata a questo libro, nascosto sotto una pila di altri, perché ho notato che il titolo conteneva la parola Auschwitz e, come sempre, i miei occhi si incollano...CONTINUA...

Carbonaro Mauro

Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento 5 Stelle

Anche poco prima delle elezioni del febbraio 2013, quelle che hanno ufficializzato l’ingovernabilità dell’Italia e il successo oltre ogni previsione del Movimento 5 Stelle, erano state pubblicate diverse inchieste su Grillo e sulla sua creatura. Libri per lo più molto critici, salvo forse quello di Andrea Scanzi, e che non nascondevano pregiudizi e l’orientamento politico ostile del loro autore. Approccio tale da confortare l’idea che, vuoi per le malizie dei partiti e dei loro supporter, vuoi per l’incapacità di distinguere le magagne di Grillo dal programma del Movimento, queste inchieste siano...CONTINUA...

Vergnani Claudio

I Vivi, i Morti e gli Altri

Dopo la trilogia vampirica di “Il 18° vampiro”, “Il 36° Giusto” e “L’ora più buia”, Claudio Vergnani, rimanendo nei confini dell’horror ed anzi rilanciando con un argomento se possibile ancor più tenebroso, è tornato a pubblicare sempre per la Gargoyle, la casa editrice romana che lo ha scoperto e fatto conoscere al grande pubblico. E’ la volta di “I Vivi, i Morti e gli Altri”, dove gli “altri” – facile intuirlo – sono gli zombi, ma, come scopriremo alla fine del romanzo, forse non soltanto loro. L’horror di Vergnani vive di atmosfere vicine a noi ed anche questa storia è ambientata in un’Italia...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

La storia della mafia

Leonardo Sciascia ha scritto "La storia della mafia" nel 1972. Nello stesso anno il breve saggio fu pubblicato nella rivista "Storia illustrata". E' stato ripresentato nel 1976 su "Libération" e, più tardi, nel 1986, è stato incluso nel libro di Fabrizio Calvi "La vita quotidiana della mafia dal 1950 ad oggi". Da quel momento de "La storia della mafia" non si hanno più notizie. Fino al 2013, almeno: la rediviva casa editrice Barion, marchio editoriale nato tra le due Guerre e rilevato, negli anni sessanta, da Ugo Mursia, ha recuperato l'interessante scritto di Sciascia e lo ha riportato alla luce...CONTINUA...

Banti Anna

Artemisia

Il mio primo contatto con Artemisia Gentileschi è avvenuto poco tempo fa con "Artemisia" di Alexandra Lapierre. Ed "Artemisia" si intitola anche il romanzo di Anna Banti. Un libro che ha avuto un destino difficile, considerando che la prima stesura è andata distrutta nel 1944 durante un bombardamento su Firenze. La Banti recupera la memoria della sua Artemisia nell'estate del 1944 e ci lavora fino all'estate del 1947. Poi il libro viene finalmente pubblicato. L'Artemisia della Banti ha poco in comune con l'Artemisia della Lapierre. Forse perché gli occhi della Banti hanno voluto soffermarsi sugli...CONTINUA...

Bertorelli Toni

L’effetto del jazz

Se ci fate caso non sono pochi i libri presenti nei cataloghi dove l’autore è un noto artista o attore. Facile che, con occhio attento al business, queste pubblicazioni risultino spesso specchietti per le allodole, soprattutto se si tratta di guide pratiche o autobiografie che di fatto sono biografie approvate. Ma non possiamo nemmeno generalizzare e può davvero capitare di imbatterci in qualcosa che si coglie essere frutto di un’autentica passione per la letteratura e non mero strumento pubblicitario e commerciale. E’ probabilmente il caso di Toni Bertorelli, abile attore cinematografico e teatrale...CONTINUA...

Hack Margherita

Hack! Come io vedo il mondo

Leggere questo libro è proprio come sentir parlare la Hack. Scorrendo le righe si ha quasi la sensazione di percepire il suo spiccato accento toscano, l'incedere della sua voce e persino l'accenno a qualche sorriso. Perché "Hack! Come io vedo il mondo" non ha alcuna velleità letteraria e sembra scritto di getto, mescolando appunti ed interviste, riflessioni e note personali. Qualcuno lo definisce un saggio, a me è sembrato più una sorta di zibaldone personale in cui Margherita Hack, nota in tutto il mondo per i suoi studi di astronomia, racconta di sé, della sua giovinezza, dei suoi studi, delle...CONTINUA...