Ricapito Francesco

Reportage dal Senegal: Saint-Louis e la Langue de Barbarie – Parte 2

Giorno 2: Ci svegliamo intorno alle otto, freschi come rose. Dormire qui, con solo il rumore dell’acqua, è veramente un piacere. La colazione è a base di pane e marmellate locali: tra queste quella di mango e pain de singe, pane di scimmia, il frutto del baobab, l’albero simbolo del Senegal. Il programma della mattinata prevede come prima attività un giro in piroga fino alla Langue de Barbarie, la striscia di terra che si trova davanti al nostro campement. A guidare la piroga è Abdulaye, un signore...CONTINUA...

MÜLLER Herta

Lo sguardo estraneo

Un vecchio è seduto sulla panca davanti a casa sua e il vicino passa e gli domanda: Beh, che fai, stai seduto lì a pensare? E l'altro risponde: No, sto seduto qui e basta. Questa storiella è la descrizione più sintetica di cosa sia l'ovvietà. La conosco da vent'anni e da allora mi vado a sedere accanto al vecchio sulla panca. Ma ancora non sono riuscita a credergli fino in fondo. Queste le ultime battute del breve saggio di Herta Müller Lo sguardo estraneo, ovvero la vita è un peto in un lampione, uscito in Germania in prima edizione nel 2003 presso Hanser Verlag e proposto da Sellerio nella traduzione del professor Mario Rubino. Il saggio illustra, con precisione ed essenza...CONTINUA...

Giurickovic Dato Anna

La figlia femmina

Maria ha cinque anni. E' italiana ma abita a Rabat coi suoi genitori: Giorgio, un diplomatico che lavora presso l'ambasciata italiana, e Silvia, una donna che vive solo per la famiglia. Maria è sveglia, curiosa, attenta. Ama i suoi genitori e, soprattutto, adora il suo papà. E' bello, il suo papà. E' intelligente ed affascinante. Sa spiegare tutto e capisce ogni cosa: "È l'unica figlia di suo padre. Se un giorno lui la legasse e la stendesse su un altare accanto a legna da ardere, lei non si stupirebbe. Pensa che lui lo farebbe fissandola con gli occhi neri e severi, attraverso le ciglia ramate. Lei gli accarezzerebbe un riccio della criniera arancione che ha sempre voglia e timore di toccare...CONTINUA...

Raimondi Luca, Schittino Joe

Cerniera lampo

“Riletto oggi, a noi è parso che il romanzo avesse più di un pregio e che fosse un interessante e quasi imprescindibile preludio a tutto quello che abbiamo in seguito concepito nei nostri rispettivi ambiti” (pp.233). Così la nota degli autori di “Cerniera lampo”, pubblicato per la prima volta nel 1996 da una piccola casa editrice siciliana. Un esordio letterario che è stato riproposto, con qualche correzione e aggiornamento, dal “Foglio” di Piombino e che, a vent’anni di distanza, possiamo leggere forse con qualche consapevolezza in più in merito alle degenerazioni morali e intellettuali che animano, in quel 1994, i  protagonisti del romanzo. La vicenda, come ancora sottolineano Luca Raimondi...CONTINUA...

Moscariello, Angelo

Black Comedy. Horror e Humor nel cinema

Il nuovo libro di Angelo Moscariello si occupa di un sottogenere cinematografico, quello dell’horror umoristico o film divertente di paura, che da un lato induce lo spettatore a gridare di terrore ma lo sa anche coccolare con qualche risata liberatoria e defaticante. Non che pure il grido di paura non sia liberatorio, come sostiene lo stesso autore del saggio. Infatti pare che il pubblico, che entra in sala allo scopo di provare tale sentimento invasivo e quasi doloroso, viva in realtà un’astratta escissione chirurgica, un’asportazione traumatica ch’è al tempo stesso purificatrice e lenitiva. Ecco quindi, a ben vedere, che questa ricerca di emozioni forti non è poi così distante dalla ricerca...CONTINUA...

Messina Antonio

Laura e il treno per Elintur

Sembra di vederle le bambine – protagoniste di questi racconti di Antonio Messina – bambine dalla faccia pulita, gentili, legate alla famiglia o al solo genitore che la sorte ha lasciato loro, intraprendenti e soprattutto sognatrici, capaci di volare sulle ali della fantasia e di proiettarsi verso nuovi mondi. Con questa raccolta di dodici racconti più uno di Greta Messina – una variopinta e delicata storia di formazione – Antonio Messina esordisce nel mondo della narrativa per ragazzi e lo fa con storie che potremmo definire di...CONTINUA...

Hosoda Mamoru

The Boy and the Beast

Nel mondo delle bestie, una dimensione parallela al mondo degli umani, c’è un torneo per decidere chi sarà il gran maestro, successore del precedente che a sua volta si reincarnerà in un Kami (una divinità del culto shintoista: un’onorificenza per spiriti nobili e sacri). I due contendenti favoriti alla successione sono Iozen, bestia dalle fattezze di cinghiale dall’animo nobile e dai molti discepoli, tra i quali 2 figli, e Kumatetsu, un orso fisicamente più prestante del suo avversario ma assai irritabile, pigro e indolente, senza figli né discepoli. Questo il prologo all’ultimo film di Mamoru Hosoda il quale, a tre anni di distanza dall’intenso e toccante Wolf Children...CONTINUA...

Vecchi Davide

Matteo Renzi. Il prezzo del potere

Esistono dei renziani sfegatati che fino a poco tempo fa si dicevano altrettanto accaniti antiberlusconiani. Cosa poi sia successo non è dato sapere: se in realtà il presunto antiberlusconismo fosse pura malafede, motivato non da etica e valori  ma dall’appartenenza di partito; se invece il virus dello “storytelling”, scambiato per realtà, abbia attecchito anche nei più insospettabili. Certo è che la lettura del libro-inchiesta di Davide Vecchi, “Matteo Renzi. Il prezzo del potere”, malgrado sia scritto bene e con riscontri rigorosi, potrebbe gravemente infastidire questi simpatizzanti dell’ex premier, proprio perché qui viene svelato in maniera impietosa cos’è il renzismo: un sistema fatto di...CONTINUA...

Onoda Hiroo

Dietro le linee

“Rimasi nascosto nella foresta, in attesa che il tempo passasse. Era il 9 marzo 1974, mancava poco a mezzogiorno, e io mi trovavo su un pendio a un paio d'ore da punto Wakayama. Il mio piano era di attendere fino all'imbrunire, quando è ancora possibile riconoscere una faccia, e poi di avvicinarmi rapidamente, in un'unica manovra, a punto Wakayama. Troppa luce avrebbe significato pericolo, ma il buio fitto mi avrebbe impedito di essere sicuro che la persona che stavo per incontrare fosse proprio il maggior Taniguchi. Per di più, la luce del crepuscolo avrebbe favorito una mia eventuale fuga, qualora si fosse resa necessaria.” (pag.7) Comincia con queste frasi lo straordinario e per...CONTINUA...

Valerio Silvia

C’era una volta un presidente – Intervista a Silvia Valerio

Per descrivere il pamphlet di Silvia Valerio “C'era una volta un presidente. Ius primae noctis” (Vallecchi, 2010) che fece tanto discutere tempo fa, con incursioni televisive dell'autrice (finite, a mio parere, quasi sempre in disastro) potrebbe bastare il retro di copertina: “Un libro vigile vero veloce. Versatile velenoso vivace. Visionario vibrante violento. Un libro vergine.” Sulla copertina quasi preraffaellita che ritrae l'autrice senza veli non credo ci sia nulla da ridire o forse sì, se ci si scandalizza di fronte a un nudo. E ho scritto potrebbe bastare perché queste 81 pagine hanno un ché di velenoso che scuote la carne e i sensi. Un torrente di virginale purezza dello spirito...CONTINUA...