Categoria: letteratura americana

Douglas Kirk

Io sono Spartaco!

La domanda sorge spontanea, per dirla alla Lubrano: cosa potrà mai fare una vecchia gloria hollywoodiana una volta lasciato il grande schermo? Con tutti quei quattrini da parte di sicuro potrà sbizzarrirsi ed anche qualcosa che, grazie all’ambiente nel quale si è vissuto, ancora una volta non lascerà indifferente il grande pubblico: scrivere le proprie memorie. Così ha fatto il bielorussso americano Issur Danielovitch, in arte Kirk Douglas, che, nonagenario e dopo un colpo apoplettico che a quanto pare non lo ha affatto rincoglionito, si è scoperto scrittore. Date un occhio ad amazon anglosassone...CONTINUA...

Unger Lisa

Sepolta nel buio

Da quello che abbiamo potuto leggere in rete, e non soltanto nella quarta di “Sepolta nel buio”, il nome dell’americana Lisa Unger risulta tra i più accreditati e stimati nel campo della letteratura di genere mistery. Quindi colpa nostra se fino ad ora ignoravamo la sua esistenza; complice però il fatto che, a quanto pare, soltanto la Giunti aveva avuto la buona idea di proporci in edizione italiana il suo “Devi tacere per sempre” (2012), opera che ha preceduto “Sepolta nel buio” (2013). Probabile che, con alle spalle la lettura di un solo romanzo, sia prematuro azzardare paragoni e fare di Lisa...CONTINUA...

Yalom Irvin David

Le lacrime di Nietzsche

Il dottor Josef Breuer e il filosofo Friedrich Nietzsche non si sono mai incontrati realmente. Almeno: non ci sono prove che un incontro tra i due sia mai avvenuto. Irvin D. Yalom, grazie ad una brillante invenzione letteraria, ha voluto che si conoscessero ne "Le lacrime di Nietzsche", un romanzo corposo e godibile che potrà divertire soprattutto gli appassionati di psicologia e di filosofia. Non perché questo libro sia un trattato psicologico né, tanto meno...CONTINUA...

Seitz Stephen

Sherlock Holmes e il morbo di Dracula

"Pastiche" – leggiamo sullo Zanichelli – vuol dire “opera letteraria o artistica il cui autore ha imitato lo stile di altri autori, o vi si è ispirato”. E difatti proprio la parola “pastiche”, non so quanto a ragione, è stata spesso associata, fin dalle prime recensioni e presentazioni, all’opera prima dello statunitense Stephen Seitz: “Sherlock Holmes e il morbo di Dracula” fin dal titolo svela come l’autore abbia voluto far incontrare i personaggi ideati da Arthur Conan Doyle e Bram Stoker per un romanzo forse poco impegnativo come lettura ma erudito ed ambizioso nei fini. Seitz – lo confessa...CONTINUA...

Martin George R.R.

Armageddon Rag

Tra le tante categorie di lettori che possono decretare o meno il successo di un libro, sono convinto sia capitale la differenza tra i “puristi” e coloro che hanno un approccio più eclettico, meno condizionato dai generi. E’ quindi probabile che nell’ormai lontano 1983, quando negli Stati Uniti fu pubblicata la prima edizione di “Armageddon Rag” senza ricevere il riscontro sperato, malgrado il romanzo fosse stato nominato per il Locus Award e ilWorld Fantasy Awards, abbiano prevalso il lettori “puristi”, poco propensi ad apprezzare un’opera che si divide tra romanzo generazionale e thriller arricchito...CONTINUA...

McCoy Sarah

La figlia dei ricordi

Il romanzo di Sarah McCoy profuma di pane, di zenzero e cannella, di dolci glassati che col loro aroma aiutano ad affrontare anche le tragedie più terribili e i ricordi più dolorosi. Le edizioni Nord ci propongono, come ne “CONTINUA...

Scalzi John

Le brigate fantasma

Non sappiamo se la Paramount abbia già acquistato i diritti di altri libri di Scalzi per poi fare il seguito cinematografico di “Old Man’s War” (in Italia uscito come “Morire per vivere” per i tipi di Gargoylebooks), ma credo che agli occhi del lettore potrà risultare evidente come quella che si annuncia una vera e propria saga si presti particolarmente bene ad essere trasferita dalla pagina stampata al grande schermo. Il motivo è presto detto: gli ingredienti di spettacolarità ci sono tutti, abbinati ad argomenti oggettivamente inquietanti che pure avevamo già conosciuto tra le pagine dei romanzi...CONTINUA...

Patterson James

Il segno del male

Volendo scrivere del “Segno del male”, il romanzo di James Patterson, c’è una parola che rischia di essere ripetuta forse troppo di frequente. Serial. Innanzitutto perché c’è di mezzo un “serial” killer; e non potrebbe essere altrimenti in considerazione dell’autore e degli annunciati protagonisti dell’opera. Serial anche perché il romanzo è l’ultimo di una serie che vede protagonista l’ispettore Alex Cross; tanto per intenderci lo stesso interpretato sul grande schermo da Morgan Freeman e poi da Tyler Perry. Ed infine perché il romanzo, almeno per chi l’ha voluto leggere con occhio critico ma...CONTINUA...

Baker Nicholson

L’antologista

Al centro della candida copertina de "L'antologista", dello scrittore statunitense Nicholson Baker, c'è una prugna. A primo impatto ho pensato fosse un dettaglio divertente, poi mi sono chiesta che senso avesse. La risposta l'ho trovata a pagina 67: "Così chiamo una poesia che non rima: una prugna. Noi che scriviamo e pubblichiamo le nostre prugne senza rime non siamo poeti, siamo pruni. O prugnai. E alcune prugne possono essere ottime - migliori di qualsiasi cosa vi possa capitare di leggere, ovunque. La poesia di James Wright disteso sull'amaca nella fattoria Duffy è una prugna, e lui è un...CONTINUA...

Mara Wil

The Gemini Virus

E’ probabile che la lettura di “The Gemini Virus” non abbia aggiunto molto al mio bagaglio di conoscenze in letteratura. Ho però scoperto che il “thriller apocalittico”, da sottogenere poco frequentato, negli anni, soprattutto negli Stati Uniti, ha conosciuto un crescente successo. A quanto pare anche grazie al contributo di Wil Mara che appunto, a cominciare dal suo “Wawe” (ancora inedito in Italia), si è specializzato in “disaster fiction. Ora la Gargoyle, ben intenzionata a diversificare l’offerta (e i generi) della sua collana “Extra”, ha scelto Mara, qui al suo primo libro in lingua italiana...CONTINUA...