Sinopoli Giuseppe

I racconti dell’isola

Tempo fa, a chiusura di un articolo su "Parsifal a Venezia", avevamo citato delle parole di Cesare De Michelis sull'opera di Sinopoli: “prima di tutto veniva la ricerca della verità, prima dell’arte e della sua stessa arte, e le strade che ad essa potevano condurre andavano battute tutte, senza risparmio, nessuna esclusa. Il vero e il buono, dunque, venivano prima del bello, anche se quest’ultimo rappresentava un inquietante segnale di allerta, un ineludibile avvertimento di grandezza”. Parole che - difficile pensare il contrario - rimangono valide anche per "I racconti dell'isola", manoscritti...CONTINUA...

Ricapito Francesco

8350,6 Chilometri: Viaggio in Auto da Venezia a Lisbona – 11 – Lisbona, Un Tram Che Sembra Una Giostra, Un Pasticcino Secolare e Il Desolato Cabo Espichel

Camping vicino Sesimbra, Portogallo, 31 agosto 2015 Ci svegliamo con tutta la calma di questo mondo. La colazione la consumiamo in un bar lungo la Rua Augusta e il cappuccino che mi arrischio ad ordinare è sorprendentemente buono. Oggi abbiamo deciso di dedicarlo interamente a Lisbona ed iniziamo quindi con una delle attività quasi obbligatorie per chi visita questa città: un giro sui pittoreschi tram, chiamati carris. La linea più famosa è la 28 perché passa per lo spettacolare quartiere...CONTINUA...

Curzi Pierfrancesco

Nel Caucaso, da Grozny a Beslan

Lo scrive senza mezzi termini Massimo Bonfatti nell'introduzione: "[il libro è] il naturale evolversi e complemento delle testimonianze di Anna, Shakhman, Akhmed, Zarema, Ella e tanti altri" (pp.9). Anna, s'intende, sta per Anna Politkovskaja, e proprio perché reportage nei luoghi che furono al centro delle inchieste della giornalista russa, e causa del suo omicidio, da parte di Pierfrancesco Curzi non possiamo certo aspettarci toni concilianti nei confronti del regime post-sovietico (ma neanche troppo "post"): "Putin non ammetterà mai le sue colpe, seppur evidenti. Aprire il suo armadio darebbe via alla transumanza di scheletri di cui sopra, tenuti sotto chiave...CONTINUA...

Jinan

Schiava dell’Isis

Isis: soggetto che riempie gli scaffali delle librerie. Giustamente, direi. E, fatte le dovute distinzioni, rimane una materia di cui dovremmo conoscere e capire il più possibile. Anche io ho letto alcuni saggi sull'Isis con l'intento di comprendere un po' più approfonditamente una materia che tende a rimanere confusa, distante o raccontata spesso in maniera parziale o vaga. "Schiava dell'Isis" è stato un regalo: chi mi conosce ha associato l'interesse che nutro da sempre per la condizione femminile al mio intento di capire certe dinamiche dello Stato Islamico. Una lettura che, in effetti, contempla entrambi gli argomenti. C'è la storia personale...CONTINUA...

Ricapito Francesco

8350,6 Chilometri: Viaggio in Auto da Venezia a Lisbona – 10 – Cabo da Roca il Punto più ad Ovest del Continente, Sintra, la Città delle Favole e Lisbona

Pensione in Praça dos Restauradores, Lisbona, Portogallo, 29 agosto 2015 Finalmente oggi non ci svegliamo con la pioggia che batte sulle pareti della tenda e possiamo quindi ripiegarla quasi del tutto asciutta. Siamo però ancora bersaglio delle formiche che durante la colazione si fanno piuttosto aggressive. Lasciamo il campeggio e continuiamo verso sud, lungo la bella costa portoghese. La strada spesso ci offre panorami notevoli sulle scogliere e capita anche di vedere piccole nubi che, scontrandosi...CONTINUA...

Kerouac Jack

Il mare è mio fratello

Ho già scritto anni fa per lankelot di questo primo romanzo di Jack Kerouac. Non ricordo quali siano state allora le mie riflessioni in proposito. E solo dopo aver scritto di questo libro che ho appena riletto andrò a vedere la mia vecchia recensione. Come tutti ho da parte romanzi che periodicamente rileggo, sono ad esempio quelli di Kerouac, di Dostoevskij, di Čechov, ma anche di Breton (piccoli ma magnifici). In questa mia rilettura de Il mare è mio fratello mi ha colpito...CONTINUA...

Ernaux Annie

L’altra figlia

L'altra figlia del titolo è, per la Ernaux, una sorella maggiore di cui nulla ha saputo fino ai dieci anni. Ginette, una sorella dal nome che sa d'antico e morta di difterite nel giovedì santo del 1938 a soli sei anni. Una sorella che la scrittrice normanna non ha mai conosciuto se non attraverso alcune sparute foto sbiadite dal tempo. Ed è a lei che Annie Ernaux si rivolge attraverso questo libro più volte definito "lettera" dalla stessa autrice. Scrivere ad una bambina morta, scavando dentro la propria esistenza di sorella vivente (o sopravvissuta), tra i ricordi d'infanzia più semplici e per questo anche più preziosi, è un'esperienza letteraria ed autobiografia estremamente intensa e decisamente...CONTINUA...

Zagrebelsky Gustavo, Pallante Francesco

Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali

A quanto pare gran parte dell'elettorato italiano conosce poco o nulla del "Disegno di legge Renzi - Boschi", ovvero della Riforma Costituzionale che, nelle intenzioni della banda renziana, metterà definitivamente in soffitta il sistema democratico per come lo conosciamo. Un sistema che, di anno in anno, ha visto imporsi un'oligarchia di partito mentre l'elettorato diventava sempre più ininfluente. Adesso, in virtù di un disegno che intende ridurre il pluralismo istituzionale e gli organi di controllo e di garanzia, il sigillo finale: la concreta prospettiva di un'autarchia elettiva legittimata dalla Costituzione e resa potabile agli elettori grazie agli slogan...CONTINUA...

Baldrati Mauro

AVVENTURE DI UN TEPPISTA

Avventure di un teppista è un romanzo di un’ottima penna, Mauro Baldrati, scrittore che in qualche modo ne è anche il protagonista. Non solo perché Toni Rinaldi, il bambino e poi ragazzino di cui seguiamo le vicissitudini, in quel di Mezzaluna, nella Bassa Romagna, nella copertina è idealmente trasposto su di lui, ritratto in una foto d’infanzia. Il fatto più importante, piuttosto, è che Baldrati si è perfettamente trasfuso nel punto di vista, di percezione e di memoria dell’io narrante, facendo di quest’opera un particolarissimo...CONTINUA...

Dolan Xavier

Les Amours imaginaires

Ad un anno di distanza dall’interessantissima opera prima, J’ai tué ma mére, che ha imposto Xavier Dolan, appena diciannovenne, all’attenzione del cinema internazionale, il giovane regista canadese realizza il suo secondo lungometraggio, Les Amours imaginaires, soffermandosi questa volta sul tema dell’amore in gioventù e sulle sue irrazionali, ossessive e controverse dinamiche, sui motivi del cambiamento che questo sentimento produce nelle vite ancora non del tutto strutturate di ragazzi che sono alla ricerca di sé e del loro essere nel mondo. Nel voler portare ad evidenza queste dinamiche, Dolan immagina il classico triangolo...CONTINUA...