Risultati della Ricerca: Vinci Anna

Fulci Lucio

Non si sevizia un paperino

Federico Magi

Nel 1969, con Una sull’altra, Lucio Fulci, fino ad allora dedito alla commedia (prima come sceneggiatore, poi come regista), dà vita al suo primo lungometraggio thriller, sia pur mescolandolo a un velato erotismo. A questa pellicola ne seguiranno un altro paio davvero interessanti, Una lucertola dalla pelle di donna e il più noto Non si sevizia un paperino, che rivelarono il regista romano come autore di genere non convenzionale. Soprattutto Non si sevizia un paperino, datato 1972 e bersagliato dalla censura (per...CONTINUA...
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bambiniBarbara BouchetCinemacinema italianoFlorinda BolkanIrene PapasLucio FulciMarc PorelNon si sevizia un paperinosuperstizionethrillerTomas Milian

Telese Luca

Cuori Neri. Dal rogo di Primavalle alla morte di Ramelli, 21 delitti dimenticati degli anni di piombo

Federico Magi

Io non so dimenticare / la mia rabbia e la vergogna / nel vedere un ragazzino / che era già messo alla gogna / per aver voluto dire / "Io non posso dimenticare / un passato dignitoso / per il quale provo onore" / E veniva trascinato / per i corridoi di scuola / col cartello appeso al collo / con su scritta una parola / che per noi voleva dire / uno con un ideale / ma per tutto quanto il mondo / era il simbolo del male / E noi siamo ancora qui / per ricordare / e noi siamo ancora qui per chi vuol dimenticare / Io non posso più scordarmi / del suo corpo sul selciato / e del fiore che...CONTINUA...
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Alberto GiaquintoAngelo ManciaAngelo PistolesiAnni di Piombocampi HobbitCarlo Falvellacase editriciCuori NeriEmanuele ZilliEnrico PedenoviF.U.A.N.Francesco CecchinFrancesco CiavattaFranco BigonzettiFronte della gioventùGraziano GiralucciLetteraturaletteratura italianaLuca TeleseMario ZicchieriMikis MantakasMovimento Sociale ItalianoMSINanni De AngelisPaolo Di Nellasaggistica-trattatisticaSergio RamelliSperling & KupferStefano CecchettiStefano MatteiTerza PosizioneUgo VenturiniVirgilio Mattei

Travaglio Marco

La scomparsa dei fatti

Luca Menichetti

"I fatti separati dalle opinioni. Era il motto del mitico Panorama di Lamberto Sechi, inventore di grandi giornali e grandi giornalisti. Poi, col tempo, quel motto è caduto in prescrizione, soppiantato da un altro decisamente più pratico: "Niente fatti, solo opinioni". I primi non devono disturbare le seconde. Senza fatti, si può sostenere tutto e il contrario di tutto. Con i fatti, no" (pag. 1). "Oggi sono spesso le opinioni a trasformarsi in fatti". Già l'incipit dalla premessa al libro ci fa capire dove Travaglio andrà a parare: "La scomparsa dei fatti" è un'ampia parafrasi di queste prime...CONTINUA...
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Il SaggiatoreLa scomparsa dei fattilankelot.euLetteraturaletteratura italianaMarco Travagliopoliticasaggistica-trattatisticaTravaglio

Pansa Giampaolo

La grande bugia

Luca Menichetti

Potrà sembrare strano, giusto a qualche anima semplice, ma in questo Paese capita che dei casi editoriali su argomenti sicuramente controversi trovino ampio foraggio grazie agli accesi scontri ideali-ideologici tra lettori virtuali. In altra sede avevo parlato di lettori paragnosti, ma il concetto è lo stesso e, spero, anche intuibile. Quanti di voi hanno sentito queste frasi: "Io mi sono rifiutato di leggerlo perché…", "Io non l'ho letto però…"? Interpretazioni autentiche, scaturite da notizie di seconda, terza, quarta mano che - mi permetto - all'atto della lettura del libro incriminato (azione...CONTINUA...
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case editricicomunismofalso mito della resistenzalankelot.euLetteraturaletteratura italianaPansapartigianiResistenzasaggistica-trattatisticaSperling & Kupferstoriastoria della Resistenza

Giavazzi Francesco

Lobby d’Italia

Luca Menichetti

Non è mai stato facile in Italia prendere una posizione chiara su certi temi, di fatto considerati "tabù", oltretutto con la schiettezza stilistica, quasi brutale, che è propria di Francesco Gavazzi: è sempre stato più premiante (per alcuni) rimandare, fare finta di nulla, addossare le responsabilità a chi aveva preceduto, non inimicarsi ceti sociali, forse minoritari, ma utilissimi per mantenersi ben salda la poltroncina. Qualcuno di voi avrà sentito parlare della cosiddetta "Agenda Giavazzi": in soldoni (proprio il caso di dirlo quando si parla di economia) le tesi, inizialmente inascoltate ed...CONTINUA...
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case editricieconomiaGiavazzilankelot.euLetteraturaletteratura italianalobby d'italiapoliticaRizzoli saggistica trattatistica

Rudolph Alan

La colazione dei campioni

Luca Menichetti

La delirante vicenda si apre a Midland City, ben poco ridente cittadina della provincia americana, dove vive Dwayne Hoover (Bruce Willis), proprietario di un grande autosalone: è un uomo d’affari, ricchissimo, famosissimo per i numerosi spot televisivi di cui è protagonista; ma non tutto pare andare per il verso giusto. Al suo primo apparire, all’interno della sua lussuosa dimora, lo vediamo ficcarsi una pistola in gola in procinto di farsi un gargarismo di piombo se non lo interrompesse la cameriera nell’annunciare "la Colazione dei Campioni”, il “breakfast dei vincenti”. In preda ad allucinazioni...CONTINUA...
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Alan RudolphBruce WillisCinemacinema americanoLa colazione dei campionilankelotNick NolteRudolphVonnegut Jr.

James Henry

Il carteggio Aspern

marina monego

Nello splendido scenario di Venezia, uno studioso specializzato sul poeta americano Jeffrey Aspern affitta alcune stanze nel vasto e decadente palazzo in cui vivono le signorine Bordereau, zia e nipote, ormai anziane. Egli spera in questo modo d’intrufolarsi nella loro vita, di carpire la loro fiducia e confida di mettere le mani su un prezioso carteggio – che ritiene in loro possesso – tra Aspern e Juliana, la decrepita zia in gioventù amata dal poeta. CONTINUA...
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ambiguitàcase editricicollezionismoGarzantiHenry JamesIl carteggio AspernLa Biblioteca di RepubblicaLetteraturaletteratura americanaNarrativaVenezia

Dostoevskij Fëdor Michajlovic

Memorie dal sottosuolo

marina monego

IL SOTTOSUOLO CHE È IN NOI Mosca, 1864. La moglie di Dostoevskij sta morendo di tisi, peggiora giorno dopo giorno e lui, forsennatamente, forse con disperazione, scrive, scrive un racconto che gli lievita tra le mani e che non sa neppure lui fin dove lo condurrà. Il suo matrimonio non era stato felice, tuttavia egli era assai...CONTINUA...
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case editriciDostoevskij Fëdor Michajlovic. Memorie dal sottosuoloGarzantiinettitudineLetteraturaletteratura russamalattia della volontàNarrativa

Messina Antonio

La memoria dell’acqua

marina monego

Antonio Messina è un inventore di mondi, nei quali ci trasporta con una prosa ricercatissima e densa, accortamente limata e lucidata come un oggetto d’argento, che nitido e brillante arrichisce una stanza. Messina ci conduce non attraverso stanze, ma pianeti – Egretus, Silent, Sinfonia – sperduti negli angoli della galassia, ibridando l’ambientazione fantasy con il racconto filosofico e con un ragguardevole substrato di cultura classica. Sono viaggi immaginari in luoghi popolati da creature...CONTINUA...
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armoniacase editricifantasyil foglio letterarioLa memoria dell'acquaLetteraturaletteratura italianaMessina AntonioNarrativapresocraticiracconto filosoficosogno

Roth Joseph

La marcia di Radetzky

Luca Menichetti

È difficile, di fronte ad un’opera come "La Marcia di Radetzky", evitare di pensare all’uomo Joseph Roth, prima che allo scrittore: una biografia di sradicato - mi si conceda il termine abusato e poco felice - che pare l’identikit più coerente per colui che, a ragione, è stato considerato il più grande cantore della dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico; o meglio, per parlare forbito, della "finis Austriae". Roth, di famiglia ebraica, era nato in Volinia, nella parte orientale della Polonia: la periferia di una Monarchia, che, pur alle soglie del XX secolo, fondava le sue radici nel Sacro...CONTINUA...
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Adelphicase editriciJoseph RothLa marcia di RadetzkylankelotLetteraturaletteratura austriacaLetteratura TedescaNarrativaRoth