Gli studi verdiani sul “Trovatore” sono innumerevoli, le interpretazioni dell’opera altrettante, sintetiche guide all’ascolto per neofiti non mancano: fiumi d’inchiostro sono stati spesi per quella che è stata considerata (anche) un’opera regressiva, più arretrata rispetto Rigoletto e Traviata, una sorta di precipitato dell’immaginario melodrammatico popolare e nel contempo un capolavoro, nonostante gli eccessi fra il sanguinolento ed il melò. L’impeto emozionale del Trovatore non ha fatto velo a discutibili ma non sempre banali disamine di tipo "psico-...CONTINUA...
La Turandot, frutto di un progetto talmente ambizioso che forse frenò lo stesso impeto compositivo di Puccini, proprio in virtù di questa sua complessità, più di altre è stata definita opera ricca di molteplici possibilità espressive. “Possibilità” non significa che concretamente, da quel lontano 1926 ai giorni nostri, teatri e sale d’incisione non ci abbiano offerto molte concertazioni che si distaccassero da una visione interpretativa tradizionale, tutta sfarzo e potenza vocale. Fermo restando che contraddittorietà non è necessariamente sinonimo di negatività ma semmai può essere motivo...CONTINUA...
E' stato definito da autorevoli critici come un disco "importante". Affermazione sicuramente impegnativa ma a cui sentiamo di poterci associare, pur nella nostra modestia di ascoltatori non professionali: ci potranno pure sfuggire particolari raffinatezze poetiche e musicali, ma non tanto da non cogliere quando ci troviamo di fronte ad un'opera tutt'altro che ordinaria. Del resto non potrebbe essere altrimenti: un disco i cui unici protagonisti sono un famoso jazzista, compositore e pianista, Brad Mehldau, e uno dei più celebrati soprani oggi in attività, l'americana Reneè Fleming, per forza di...CONTINUA...
Tradimenti, agnizioni, vendette, rapimenti, assassinii, lo sappiamo bene, sono gli ingredienti più tipici del teatro romantico; almeno nel sentire comune.
A questo schema apparentemente non si sottrae neppure il Simon Boccanegra, tratto, come il più noto Trovatore, da un dramma di Antonio Garcia Gutierrez; ma il nostro Giuseppe Verdi negli anni cinquanta del XIX secolo (la prima edizione del Simone è del 1857) era tutto preso da uno spirito di sperimentatore e di conseguenza l'articolazione tradizionale del melodramma italiano (un soprano ed un tenore che si amano, un baritono antagonista, spesso...CONTINUA...
Follow Us